Mancano ancora tre mesi prima che il 2019 volga al termine ma tanto è stato detto e fatto nel fantastico mondo degli smartphone. Non vogliamo di certo tirare le somme proprio adesso, tuttavia, dopo questa seconda accelerazione vissuta da metà agosto è destinata a finire e a dimostrarlo sono i 18 top di gamma Android e iOS che abbiamo raccolto e messo accanto sulla nostra scrivania.
Nessuna gara, competizione o classifica, i giudizi specifici li abbiamo sempre dati nei rispettivi focus dedicati ai vari dispositivi e in quest’occasione abbiamo voluto raccontarvi le nostre sensazioni, idee e valutazioni su quanto visto fino adesso. Una vera e propria chiacchierata “off the record” per parlare delle luci ed ombre del settore, consapevoli di non avere ancora in mano l’ultimo importante tassello che Google sta per svelare. Parliamo ovviamente dei Pixel 4, attesi fra un paio di settimane e ormai svelati in tutto e per tutto.
CHI SONO I PROTAGONISTI
Sono tantissimi, ne manca di certo qualcuno ma abbiamo almeno un rappresentante per ogni brand più importante, con qualche outsider aggiunto all’ultimo secondo. Penso ai due P30 Pro mostrati in video, identici all’interno ma diversi fuori, sia per colorazione (abbiamo la nuova Mystic Blue) sia per software con la beta della EMUI 10 installata. Per distinguerli abbiamo così deciso di suddividerli per fascia di prezzo, raggruppandoli in pochi macro gruppi più facili da contestualizzare.
FASCIA PREMIUM SOPRA I 1000 EURO
Chi di voi è disposto a spendere tantissimo per avere l’ultimo smartphone alla moda alzi la mano. Chi non vuole compromessi e cerca il meglio del meglio sa già che dovrà sborsare più della media e le soluzioni di certo non mancano, ma ha senso? Dipende cosa si cerca, dalle reali esigenze e, soprattutto, dalla pazienza a disposizione; basta infatti attendere qualche settimana o mese per veder crollare il costo di certi smartphone, una speranza piuttosto vana per gli amanti degli iPhone.
Tra questi abbiamo scelto iPhone 11 Pro Max (Recensione) nella sua configurazione più costosa, con 512GB di memoria interna, che si trova online sotto i 1500 euro. In alternativa ci sono le altre due varianti con 64GB e 256GB di storage, noi sconsigliamo la prima avendo constatato che si tratta di un taglio “sfortunato”. Apple dovrebbe lasciarselo definitivamente alle spalle nell’era del 4K.
Rientra di diritto anche il Galaxy Note 10+ (Recensione), seppur qualche store minore lo ponga sotto il muro dei 1000 euro lo si trova generalmente sopra questa soglia. Samsung esigente per il suo gioiello di punta con S Pen, per la prima volta in grado di offuscare esteticamente la serie “Galaxy S” e contare sul favore del popolo tech (inconsapevole) nel nostro confronto foto.
Chiude il cerchio dei più costosi il Mate 30 Pro, unico tra questi a non essere ancora acquistabile, arriverà presto anche sui mercati internazionali ed è uno dei più chiacchierati dell’ultimo periodo; oltre ad esser un concentrato di tecnologia è anche la prima vittima eccellente del ban imposto da metà maggio su Huawei e per questo non può contare nativamente dei cosiddetti GMS (Google Mobile Services) tra cui Play Store e servizi annessi.
Condizione ovviabile in pochi passaggi (la nostra prova) ma una brutta tegola in testa che rimane per la casa di Shenzhen, forte di un consenso crescente e prodotti sempre più convincente. Mate 30 Pro non passa di certo inosservato, al momento sappiamo che verrà commercializzato nel mese di novembre a 1099 euro ma qualcosa potrebbe ancora cambiare.
FASCIA TOP FINO A 999 EURO
Difficile trovare differenze macroscopiche tra i modelli che sto per elencare e quelli appena citati sopra, almeno in termini di prestazioni pure e dotazione. Anzi, se proprio dovessimo andare a guardare la potenza di calcolo dovremmo mettere in cima a tutti l’esuberante Rog Phone 2 di Asus (Recensione), tra i nostri preferiti di sempre grazie all’autonomia “infinita”, display fino a 120Hz ed ampio display OLED.
Se dovessimo trovare un paio di aggettivi che invece descrivano al meglio il Galaxy Note 10 (Recensione) opteremmo per “bello e impossibile”: bello perché le sue linee estreme, dimensioni contenute e dotazione farebbero quasi gridare al miracolo, impossibile per gli evidenti limiti dimostrati sul fronte autonomia. Non è una questione di batteria, Samsung deve ancora lavorare molto sull’ottimizzazione del sistema e sui consumi, oppure abdicare agli Exynos e portare anche dalle nostre parti i top di gamma con le ultime soluzioni Snapdragon (vana speranza?).
LG è stata invece tra i primissimi a portare sul mercato uno smartphone 5G con il V50 ThinQ (Recensione), naturale e forse precoce evoluzione del suo predecessore, capace di coniugare massime prestazioni, eccellente comparto multimediale e reti di quinta generazione, seppur in via di sviluppo. Si tratta come ovvio di un precursore e come tale necessita dei miglioramenti, pensiamo ai consumi quando connesso in 5G, ma è anche la prima risposta che la casa coreana ha dato ai diretti concorrenti impegnati sui pieghevoli grazie al doppio display accessorio.
Infine c’è l’iPhone 11, alternativa credibile al precedente iPhone XR che in Italia e nel mondo ha riscosso un successo inatteso, grazie ovviamente al prezzo più accessibile. Gran bella autonomia già dimostrata nel nostro live batteria, peccato solo per lo sgarbo del caricabatterie da soli 5W ancora incluso in confezione.
FASCIA TOP “MEDIA” FINO A 799 EURO
L’ultimo arrivato in ordine cronologico rientra a pelo in questa categoria, il listino del Sony Xperia 5 (Recensione) parla proprio di 799 euro ma lui è un vero e proprio flagship con Snapdragon 855 e tutte, o quasi, le soluzioni tecnologiche viste su Xperia 1. Piccoli compromessi come il display 21:9 “solo” Full HD+ anziché 4K ma alcuni vantaggi oggettivi: dalla miglior ergonomia al prezzo più basso ed eccellente autonomia (nonostante l’unità da 3.140 mAh). Guai a sottovalutarlo.
Doppietta OnePlus sulla nostra scrivania, abbiamo infatti mostrato più o meno la loro line-up aggiornata con l’ultimo OP 7T (Recensione) e OP 7 Pro (Recensione), praticamente identico al suo presunto fratello in arrivo. Secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe variare il SoC (da Snapdragon 855 a 855+) e poco altro. Entrambi più che appetibili, con display OLED a 90Hz e OxygenOS aggiornata ad Android 10 che dimostra una prontezza da record nell’aggiornare i propri terminali.
Sono passati già sei mesi dalla commercializzazione del P30 Pro (Recensione) e il tempo ha dato ragione alle nostre impressioni a caldo, il top di gamma Huawei ha dimostrato infatti tutta la sua concretezza ed il suo nuovo posizionamento sul mercato non fa che renderlo più interessante. Lo si trova già intorno ai 600 euro negli store più aggressivi e a tale prezzo è una delle migliori soluzioni: eccellente batteria, ottime fotocamere e bel display OLED. Lo stiamo provando con la beta EMUI 10 (Android 10) da alcune settimane e l’esperienza risulta adesso più appagante. Prestissimo un articolo dedicato su tutte le novità.
A chiudere la prima generazione di Oppo Reno c’è il modello 5G, identico alla punta di diamante chiamato Reno 10x Zoom (Recensione) ma con supporto alle reti di 5a gen. Completo, rapido, integra una fotocamera con ottica periscopica che si spinge dove pochissimi arrivano su mobile ed una ColorOS 6.1 che limita a nostro avviso il suo successo. La casa cinese è già pronta a rinnovare la gamma ed è agguerritissima.
FASCIA TOP “ECONOMICI” FINO A 599 EURO
Qualche anno fa questo era il limite accettabile per la spesa di uno smartphone, tutti hanno però alzato le pretese, migliorato i materiali, integrato componenti sempre più complessi e polverizzato il vecchio muro. Ma le regole sono fatte per essere infrante e alcuni brand hanno deciso di puntare su smartphone potenti, completi ma alla portata di “tutti”.
Asus è la perfetta rappresentante del gruppo con Zenfone 6 (Recensione), piazzato sin dal primo giorno a 499 euro con la variante base e capace di ingolosire tutti con la sua enorme batteria da 5.000mAh e display full screen: via il notch, largo alla Flip Camera. A chiudere il cerchio una Zen UI completamente rivista, adesso molto vicina all’esperienza che si ha con i Pixel di Google e svalutazione praticamente inesistente da maggio ad oggi.
Diverso il discorso per Galaxy S10e (Recensione), partito da 779€ lo si trova adesso sotto quota 500€ senza troppe difficoltà, con un taglio di oltre il 30% e utenti che hanno apprezzato questo “taglio mini”. Si tratta di uno dei più piccoli top di gamma attualmente disponibili sul mercato, soltanto Google Pixel 3 lo impensierisce con la sua piccola scocca ma quest’ultimo vanta un display da soli 5,5 pollici. Quest’ultimo è anche il più anziano del gruppo, nonostante l’età resta uno dei migliori sul fronte fotografico ed è anche stato il nostro preferito nella modalità notte (il confronto).
Honor ha alzato il tiro nel 2019 e sdoppiato la sua offerta, peccato che l’uragano del ban si sia abbattuto sulla testa del gruppo Huawei proprio nei giorni del loro debutto e siano finiti un po’ in sordina. Honor 20 Pro (Recensione) è stato forse posizionato un po’ più in alto di quanto ci aspettassimo, resta comunque un’ottima soluzione che può contare su Kirin 980, lettore d’impronte laterale e piccolo foro sul display che impaccia pochissimo.
Nota: Pixel 3 è stato inserito nonostante siano in arrivo i nuovi Pixel 4 che saranno presentati il 15 ottobre. Piuttosto che non avere un device Google, abbiamo voluto inserire il 3 come esponente della gamma Google.
FASCIA TOP “ULTRA ECONOMICI” FINO A 399 EURO
Parlare di top di gamma e definirlo ultra economico risulta anacronistico ma così è per il Mi 9T Pro (Recensione), ufficialmente sopra la soglia dei 400 euro ma facilmente reperibile online a prezzi ben più concorrenziali (ma con garanzia Europa). Ha praticamente tutto quello che si può desiderare su uno smartphone, compreso un display full screen con fotocamera pop-up e il potentissimo Snapdragon 855. Ci sono ovviamente dei compromessi come la mancanza della ricarica wireless e della certificazione IPxx, ma a questo prezzo sarebbe strano il contrario.
Nota: il Mi 9 non è presente nel confronto ma lo abbiamo messo come paragone al Mi 9T Pro ed è comunque un top gamma economico 2019 che però non avevamo sulla scrivania.
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