Al giorno d’oggi, le offerte per quel che riguarda il mondo dell’intrattenimento audiovisivo sono numerosissime, e c’è letteralmente l’imbarazzo della scelta.
Da una decina d’anni a questa parte (circa 7 per il territorio italiano, per la precisione) si sono poi fatte largo le celebri piattaforme di streaming online, tra cui in particolare risaltano Netflix, Amazon Prime Video, Disney Plus, Apple TV+, Paramount+ e chi ne ha più ne metta, proponendo continuamente un’offerta esorbitante in termini di serie TV e film.
Uno dei colossi dei primi anni 2000 in tal senso era rappresentato da Sky, il grande colosso della TV via cavo, che tra le altre cose ha recentemente lanciato la sua smart TV proprietaria, Sky Glass. Purtroppo arrivano brutte notizie per quanto riguarda i clienti Sky, dal momento che sono previsti diversi aumenti per tutte le tariffe a partire dai prossimi mesi, subendo un rialzo mensile non da poco rispetto che al passato: scopriamo insieme di cosa si tratta.
Nella fattispecie Sky ha annunciato che il costo degli abbonamenti subirà un aumento a partire dal mese di dicembre, con un rialzo pari indicativamente a 2.90 euro. Non tutti i clienti però saranno interessati da questo aumento dei costi degli abbonamenti, ma solo chi ha sottoscritto un abbonamento a Sky prima del 3 febbraio 2021.
A prender parola è stata chiaramente la stessa compagnia, che ha giustificato questi aumenti a causa degli investimenti attuati da Sky per aumentare la produzione in termini di serie TV e investimento sulle sue infrastrutture.
Le conseguenze per i clienti
Chiaramente in questi casi si tratta di una vera e propria modifica unilaterale del contratto: pertanto, qualsiasi cliente abbonato a Sky ha la piena facoltà di recidere dal contratto senza nessun pagamento di penale che dir si voglia. In questo caso è possibile procedere per mezzo di due alternative: chiamando il numero di assistenza di Sky per disdire l’abbonamento, o inviando una PEC inserendo all’interno la casuale “Recesso per modifica delle condizioni contrattuali”.
Ricordiamo che anche i servizi di alcune piattaforme di streaming, come per esempio Amazon Prime Video o Netflix, hanno subito anch’essi dei rincari non da poco, superando nel caso di Netflix una decina di euro per l’abbonamento mensile a risoluzione 4K.
Non ci resta dunque che attendere i prossimi mesi, per confidare in futuri aggiornamenti, resi noti eventualmente con il rilascio di un comunicato stampa ufficiale da parte della compagnia, che siamo certi non tarderà ad arrivare nel corso delle prossime settimane o mesi.