Privacy Sandbox è l’iniziativa con cui Google vuole minimizzare, fino a eliminarli, l’uso di cookie di terze parti nel suo programma di navigazione Chrome. I cookie di terze parti sono i dati, privi di informazioni sensibili, che ogni utente lascia online durante l’suo del web e che permettono, ad agenzie e organizzazioni, di conoscere preferenze e abitudini delle persone, per costruire categorie di profili a cui mostrare annunci pubblicitari. Un esempio sono le ricerche effettuate sui siti di e-commerce, che possono essere ripresentate anche mentre si visitano altri portali, grazie alla condivisione dei cookie.
Google, nel primo trimestre del 2024, comincerà a ridurre la raccolta di tali elementi, così che l’1% degli utenti di Chrome lascerà meno tracce online. Già dalla fine del 2023, Big G permetterà agli sviluppatori di capire come cambierà l’uso di Chrome con tale mossa, per capire gli effetti sul traffico web a seguito della decisione. Si tratta di un lavoro che l’azienda non eseguirà in totale autonomia. “Non vediamo l’ora di continuare a collaborare con i partecipanti di tutto il settore, mentre ci addentriamo nelle fasi finali del nostro viaggio per eliminare i cookie di terze parti in Chrome e migliorare la privacy sul web per tutti” le parole di Rowan Merewood e Alexandra White, rispettivamente ingegnere e tecnico di Chrome. A luglio di quest’anno, Google dovrebbe rilasciare la nuova versione del suo browser, un primo passo verso la novità attesa per il 2024. In questa, saranno presenti maggiori controlli riferiti a Privacy Sandbox, per personalizzare le impostazioni sulla raccolta dei dati a fini pubblicitari.