Un breve sondaggio all’interno della redazione di Focus.it ha portato a galla una verità ineluttabile: nessuno di noi carica il cellulare in maniera corretta. Eppure sarebbe bastato leggere le istruzioni che vengono fornite al momento dell’acquisto del nostro nuovo smartphone su come preservare il più a lungo possibile le capacità della batteria. E invece no, solitamente siamo abituati a metterlo sotto carica la notte prima di andare a dormire, senza toglierlo dalla custodia, per poi scollegarlo al mattino con la batteria in alto a destra colorata di verde e magari con un bel 100% impresso sopra. Niente di più sbagliato.
1. NOn farlo surriscaldare. Il primo grosso errore che molti commettono è proprio quello di non togliere la custodia. Per pigrizia o per ignoranza, tendiamo a caricare il telefonino senza estrarlo dal suo “case”, d’altra parte questi presentano sempre un buchetto all’altezza della porta della ricarica, quindi perché mai dovremmo pensare di non usufruire di tale comodità? E invece, specialmente d’estate, o se la presa che utilizziamo è posta vicino a fonti di calore, sarebbe bene estrarre lo smartphone dalla custodia. Il motivo è molto semplice: evitare che si surriscaldi, la condizione peggiore per ogni batteria agli ioni di litio, in quanto ne accelera il degrado.
2. Non caricarlo fino al 100%. Un’altra pessima abitudine è quella di lasciare scaricare il telefonino fino allo 0% oppure, viceversa, caricarlo fino al 100%; andrebbe invece sempre tenuto tra il 30% e il 70%. Questo perché le batterie agli ioni di litio funzionano con lo spostamento continuo, tra gli elettrodi, di minuscole particelle mobili chiamate “portatori di carica”. Facendo ciò, le parti costitutive vengono poste sotto stress, e con il tempo l’efficienza cala inevitabilmente. Caricare il telefono per troppo tempo oppure farlo andare a zero sono due ottimi modi per sollecitare gli elettrodi a ridurre la durata della batteria e accelerare tale processo.
3. NOn caricarlo di notte. E qui torniamo all’errore più comune: caricare i dispositivi di notte. Il problema non è tanto che così facendo si raggiungerebbe la carica massima, ma piuttosto che per ore e ore il caricatore continuerebbe a fornire energia inutile alla batteria, in primis surriscaldandola, ma soprattutto danneggiandone gli elettrodi. Come spiega Kevin Purdy sul New York Times: “È abbastanza facile riempire d’acqua una spugna secca, ma cercare di forzare una spugna quasi satura ad assorbire le ultime gocce di liquido richiede una pressione maggiore, e lascia più fluido accumulato sulla superficie.
Quell’accumulo, in una batteria è chiamato SEI (Interfaccia Elettrolitica Solida) e ne riduce le capacità complessive”.
Insomma, se volete che la batteria del vostro cellulare mantenga standard ottimali il più a lungo possibile, non fatelo scaricare del tutto, togliete la custodia al momento della ricarica e collegatelo alla corrente magari la sera dopo cena (staccandolo prima di andare a dormire), o al mattino appena svegli. In questo modo nessuno vi dirà grazie, tranne, forse, il vostro telefonino.
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