Ormai non è più nuovissimo ma l’Asus ROG Swift PG42UQ è senza dubbio un prodotto che ha fatto segnare un capitolo importante nella storia dei monitor da gaming. Parliamo di un display che si è posizionato come l’alternativa pensata per i videogiocatori della TV LG C2 OLED con cui, per altro, condivide proprio l’elemento principale, ovvero il pannello.
INDICE
PG42UQ VS LG C2, COSA CAMBIA?
Le specifiche base del PG42UQ sono molto simili a quelle dell’LG C2 nel suo taglio più piccolo da 42 pollici. Come appena detto, infatti, entrambi montano lo stesso pannello LG WRGB OLED con la principale differenza che risiede nel refresh rate overclockato fino a 138Hz del prodotto Asus. Una specifica che ovviamente strizza l’occhio ai videogiocatori più esigenti.
Ma no solo, il monitor Asus offre anche il supporto alla DisplayPort nello standard 1.4, in aggiunta alle HDMI 2.1 presenti anche su LG C2, che lo rendono senza dubbio un prodotto più flessibile quando parliamo di collegamento a PC da gaming che utilizzano diversi modelli di GPU. Oltre a questo rimane intatta la compatibilità con le più comuni tecnologie di adaptive sync, che permettono una migliore sincronia dei frame.
Oltre al maggiore refresh rate e alla presenza della DysplayPort, la principale differenze tra il monitor Asus e la TV LG è la finitura dello schermo. In sostanza il PG42UQ utilizza una finitura anti-riflesso opaca, mentre l’LG ha una finitura anti-riflesso lucida. Quale tra le due soluzioni è la migliore? Diciamo che non c’è una risposta assoluta, ma dipende tutto dall’ambiente in cui viene inserito il monitor, dalla sua luminosità e dalla presenza di fonti di luce diretta come lampade o finestre.
In sostanza la finitura lucida del C2 di LG consente di avere dei colori all’apparenza più brillanti, un nero che sembra più profondo e dettagli un pochino più nitidi. Di contro avremo riflessi più definiti e molto visibili, simili a quelli di uno specchio, che in alcune circostante possono essere molto fastidiosi. Il modello Asus, invece, tende a dissipare meglio questi riflessi rendendoli molto meno visibili e fastidiosi ma, dall’altro lato, la finitura opaca non fa sparire del tutto la luce proveniente dalla stanza ma la dissipa e la rifrange su una superficie più ampia andando un pochino a limitare la profondità dei neri percepita in ambienti molto luminosi.
In una stanza buia non ci sono differenze visibili tra il PG43UQ e il C2. Entrambi producono ottimi neri profondi come da caratteristica tipica dei pannelli OLED. In stanze poco illuminate o in situazioni controllate senza fonti di luce diretta, il C2 può sembrare un pochino migliore; in caso, invece, di ambienti molto luminosi o con fonti di luce dirette, la gestione dei riflessi del monitor Asus è certamente migliore.
DESIGN
Sviscerato il tema “LG C2” concentriamoci ora sul nostro monitor Asus. Inutile nasconderlo, questo schermo è una bella bestiolina da tenere sulla scrivania ma, nonostante tutto, rimane comunque una dimensione gestibile, specialmente se abbiamo un piano di appoggio abbastanza profondo. Dalla sua questo PG42UQ ha sicuramente un piedistallo estremamente solido e regolabile per quello che riguarda l’angolazione. Non si può invece regolare in altezza ma, data la dimensione del pannello non credo sia un grosso problema, anzi.
Per questo suo monitor di punta Asus ha infatti scelto elementi angolari e linee spigolose e aggressive, con prese d’aria visibili, un logo RGB sul fronte e, in generale, uno stile molto “da gamer” per tutti i dettagli della scocca. Certo, uno stile più pulito si sarebbe meglio adattato a diversi contesti, e sarebbe stato ottimo anche per un posizionamento più da ufficio; ma si tratta di un prodotto ROG e i fan del brand cercano esattamente questo tipo di stile.
La cornice del TV e la sua struttura interna sono in materiale metallico, mentre tutto il pannello posteriore che ricopre l’elettronica è in plastica. Si tratta però di una plastica rigida i cui elementi sono ben assemblati e non presentano scricchiolii o cedimenti degni di nota. Osservando il monitor da dietro, nella parte sinistra della scocca troviamo un pannello rimovibile che serve per nascondere le varie connessioni disponibili. Nel dettaglio parliamo di una Display Port, due HDMI 2.1 con larghezza di banda di 48 Gbps, una HDMI 2.0 e due porte USB.
Parliamo di una dotazione che ovviamente strizza l’occhio ai PC gamer grazie all’adozione di una Display Port 1.4 con DSC, ma che, dall’altro lato, non disdegna nemmeno le console, viste le due HDMI 2.1 che sono compatibili con refresh rate elevati e risoluzione oltre il 4K.
SOFTWARE E IMPRESSIONI D’USO
Come tutti i monitor da gaming, e non solo, anche questo PG42UQ offre un menu OSD che è ovviamente costellato di una serie di funzioni specifiche per i videogiocatori. Questo menu OSD è raggiungibile azionando il piccolo joystick posizionato al centro, sotto il logo ROG, che è anche lo strumento da utilizzare per muoversi all’interno dello stesso. Il menu è diviso in 7 sezioni ma quella più interessante è quella dedicata al gaming.
Qui è possibile attivare alcuni strumenti che facilitano la vita dei videogiocatori come, ad esempio, il conteggio degli FPS oppure il mirino posizionato in automatico al centro dello schermo. In tutti e due i casi valutate molto bene se utilizzare questi strumenti e soprattutto per quanto tempo. Uno dei possibili problemi legati all’utilizzo di un pannello OLED è infatti quello del burn-in, per il quale gli elementi statici dell’interfaccia rischiano di rimanere impressi sul pannello se visualizzati per troppo tempo.
Da questo punto di vista Asus dovrebbe aver lavorato molto bene per limitare i rischi legati a questa problematica. Nello specifico abbiamo un sistema di dissipazione molto buono, oltre ad una serie di funzionalità software che limitano la luminosità del pannello in quelle porzioni di schermo interessati dagli elementi statici o che spostano questi elementi in continuazione per evitare che vengano utilizzati sempre gli stessi pixel.
Ovviamente, rispetto a LG C2 manca tutta la parte di tuner per la visualizzazione dei canali TV e le applicazioni della smart TV; d’altra parte stiamo parlando di un monitor gaming e chi acquista questo prodotto sa bene cosa sta acquistando e non va certo cercando un sintonizzatore TV o delle applicazioni da installare sul monitor stesso.
E se state acquistando questo Asus PG42UQ per quello che è il suo scopo, fidatevi, non rimarrete assolutamente delusi. La qualità dell’immagine è davvero elevata e l’immersività vista anche la dimensione del pannello, è assicurata. Per tutto il tempo nel quale questo monitor ha campeggiato sulla mia scrivania ho pensato a una sola cosa: quanto sarebbe stato difficile tornare al mio 27 pollici IPS. Le caratteristiche tipiche dei monitor OLED, ovvero neri profondissimi e colori brillanti, sono in grado di fare la differenza per quello che è l’utilizzo per cui questo prodotto è stato pensato e realizzato: il gaming.
A giovare di questa enorme qualità è qualsiasi gioco che andiamo a riprodurre sullo schermo. Il contrato è infinito ed è in grado di far emergere i dettagli di qualsiasi scenario, garantendo una tridimensionalità invidiabile in tutte le situazioni. La luminanza massima di oltre 800 nit consente poi anche, nei giochi che lo supportano, di sfruttare a pieno l’HDR con risultati assolutamente soddisfacenti.
Ma il PG42UQ è un monitor che si presta anche ad un utilizzo lavorativo e qui a dare un valore aggiunto alla soluzione sono sicuramente le dimensioni. I 42 pollici uniti alla risoluzione 4K permettono di posizionare su questo schermo un numero davvero elevato di finestre anche utilizzando una percentuale di ingrandimento che permette di mantenere una leggibilità più che adeguata. E non dobbiamo poi dimenticare la creazione di contenuti. Come vedremo tra poco, infatti, anche al calibrazione di fabbrica è di ottimo livello e questo ci dà l’opportunità di lavorare a contenuti che necessitano una buona precisione nella riproduzione dei colori.
LE MISURE
Ovviamente per poter giungere. a certe considerazioni abbiamo sottoposto il PG42UQ ad una analisi approfondita tramite colorimetro X-Rite i1 PRO e software Calman. Un processo che ha portato a dei risultati sicuramente interessanti, con un andamento che è comunque molto simile a quello del TV LG con cui condivide il pannello.
Le misure SDR mostrano un’ottima qualità del pannello e della calibrazione di fabbrica applicata da Asus. A partire dalla scala di grigi abbiamo un bilanciamento del bianco molto buono, con una leggera tendenza verso le tonalità più calde data da una piccolissima prevalenza delle componenti rossa e verde. Si tratta comunque di una tendenza molto complicata da individuare a occhio nudo, anche perchè il delta E medio è di solo 1.7 con l’errore massimo di poco superiore a 2, comunque ampiamente sotto quello che viene considerato come il limite di tolleranza, ovvero 3. Il gamma è di 2.2 ed è tutto sommato lineare, si tratta di un’impostazione tipica dei prodotti ad utilizzo PC.
MISURE SDR
Bene anche l’analisi riguardante la riproduzione dei colori con il gamut sRGB che è coperto per il 100% e il ColorCheker che mostra un andamento ottimo anche in termini di precisione delle diverse tonalità. In questo caso abbiamo un delta E medio di solo 1.3 con un errore massimo di 2.7. Una accuratezza che viene confermata anche quando parliamo di saturazioni, con uno scostamento rispetto ai valori standard sempre entro valori più che accettabili.
E infine due parole sulla luminanza. Il valore massimo è di 188 cd/mq con modalità Uniform Brightness attiva, e di circa 350 cd/mq con questa stessa modalità disattivata.
Anche le misure in HDR sono poi assolutamente di ottimo livello. In questo caso assume particolare valore la misura della luminanza massima che tocca un picco di oltre 750 cd/mq su una porzione dell’1% dello schermo e mantiene questo valore fino ad una finestra grande come il 10% della superficie. Si scende poi a circa 400 nit con una finestra al 25% e a 200 nit con finestra al 50, 75 e 100%. La misura più interessante è però, in questo caso, quella della stabilità del picco di luminosità che, in questo PG42UQ viene mantenuto a circa 800 nit per oltre 1 minuto.
MISURE HDR
Come per le misure in modalità SDR, anche qui abbiamo poi un bilanciamento del bianco praticamente perfetto, soprattutto nelle modalità d’uso Gaming e Cinema. Ottima anche la copertura del Gamut BT2020 che raggiunge il 70% e si alza al 95% per lo spazio colore DCI P3.
Insomma, l’analisi di questo pannello dimostra come Asus sia stata in grado di far rendere al meglio un display già ottimo in partenza. L’elemento distintivo è sicuramente il sistema di dissipazione, che permette al monitor di massimizzare le prestazioni in termini di uniformità e stabilità della luminanza.
CONSIDERAZIONI
Bene, eccoci al momento di tirare le conclusioni e credo di poter tranquillamente affermare che questo Asus ROG Swift PG42UQ sia uno dei migliori monitor che io abbia mai provato, sia per un utilizzo gaming che per un uso più legato alla produttività. Se avete sufficiente spazio a disposizione sulla scrivania, la dimensione del pannello unita alla risoluzione 4K permettono di avere a disposizione una superficie davvero ampia su cui posizionare le proprie finestre.
A queste caratteristiche dobbiamo poi aggiungere la qualità generale della costruzione e, soprattutto, della calibrazione. I neri profondissimi sono certamente la caratteristica più rilevante e portano ad un contrasto elevatissimo che contribuisce a rendere tutta l’esperienza d’uso molto più immersiva e qualitativamente elevata.
Ok, ma quanto costa? Beh, diciamo che non è certamente una soluzione economica. Questo PG42UQ è attualmente reperibile online ad un prezzo di circa 1500 euro. Non sono pochi, assolutamente, ma con questo esborso portiamo a casa un prodotto ottimo per giocare ma anche per godere di contenuti multimediali e per la produttività. Insomma, anche se non si direbbe, specialmente guardando il suo design, non è un monitor riservato ai videogiocatori, e questo è certamente un punto a suo favore. Lo consiglierei? Se avete questa cifra da spendere per un monitor e sufficiente spazio a disposizione sulla scrivania, assolutamente sì.