Prende il via la fase operativa di InfnOpen, il progetto per il trasferimento tecnologico finanziato con circa 1,7 milioni di euro nell’ambito del Programma di azione coesione complementare al Pon ‘Governance e Capacita’ Istituzionale’, promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Presentato nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, il progetto intende mettere a disposizione della societa’ , in particolare del mondo produttivo, il patrimonio di tecnologie messe a punto dall’Infn.
“Il trasferimento di tecnologia e know-how dagli enti di ricerca a vari soggetti espressione del mondo dell’economia e’ fondamentale per aumentare l’innovazione e la competitivita’ della comunita’ economica sul mercato nazionale ed internazionale”, ha detto Mariangela Cestelli Guidi, coordinatrice del comitato nazionale dell’Infn per il trasferimento tecnologico. “In quest’ottica – ha aggiunto – l’avvio del progetto Infn.Open rappresenta un’importante opportunita’ per potenziare la capacita’ dell’Infn di produrre innovazione attraverso strumenti specifici per ottimizzare la gestione dei processi di trasferimento tecnologico verso il sistema delle imprese”.
Per il direttore generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, Riccardo Monaco, il progetto Open (Open INnovation from Fundamental Nuclear research) “rappresenta una grande occasione di collaborazione istituzionale tra la politica di coesione e la ricerca scientifica, capace di diffondere al mondo delle imprese le potenzialita’ contenute nell’attivita’ dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e sostenere lo sviluppo di tecnologie all’avanguardia che avranno un impatto altissimo sulla crescita, la competitivita’ e l’innovazione del tessuto industriale del Paese”.
Soddisfatto anche il direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, Ezio Previtali, per il quale “la ricerca fondamentale e’ per i Laboratori del Gran Sasso una sfida continua alla scoperta dei segreti della natura. Le attivita’ di trasferimento tecnologico che il progetto InfnOpen andra’ a supportare consentiranno ai Laboratori di confrontarsi meglio con le realta’ imprenditoriali che sono spesso destinatarie della tecnologia di frontiera che quotidianamente sviluppiamo”.
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