Una sfida ai colossi internazionali
della ricerca che parte da tre giovani under 18 napoletani. C’è un team di studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di Napoli, composto da Mauro D’Alò, Davide Di Pierro Luigi Picarella e guidato dai docenti di Matematica ed Informatica Salvatore Pelella e Ciro Melcarne, che è attualmente al secondo posto dell’High School Tournament della “Zero Robotics”, una competizione internazionale di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal Mit, il Massachusetts Institute of Technology, in collaborazione con la Nasa.
Una storia che rischia, però, di non essere a lieto fine. “Non è facile per le scuole italiane e del Mezzogiorno in particolare competere con le scuole dei grandi colossi economici mondiali nel settore della ricerca aerospaziale senza strutture adeguate e senza nemmeno i soldi per andare a Boston per la finale internazionale di una competizione”.
Davide Di Pierro ha approfittato della platea del Sabato delle Idee, che ha radunato oggi a Napoli alcuni dei rappresentanti dei più importanti
centri di ricerca italiani nel settore della robotica, per lanciare un appello alle istituzioni e alle aziende regionali e nazionali sul tema dei finanziamenti all’istruzione e alla ricerca. Quest’anno per Zero Robotics ci sono in gara quasi 200 team di tutte le scuole del mondo, dall’Australia alla Germania, dalla Russia agli Stati Uniti (molte delle quali in gara con il sostegno di sponsor del calibro di Apple e Microsoft).
Una competizione che, come ha raccontato, il professor Melcarne, “vede il Righi in finale ormai da cinque anni”. Una finale, quella di Boston, a cui però gli studenti del Righi lo scorso anno per mancanza di fondi non hanno potuto partecipare. E allora ecco l’appello di Davide, Mauro e Luigi che il prossimo gennaio vorrebbero essere a Boston a giocarsi il primato con gli altri tredici team che entreranno in finale.
“Accendere i riflettori sulle tante eccellenze che ci sono nelle scuole e nelle Università del Mezzogiorno è stato uno degli obiettivi fondanti del Sabato delle Idee e anche oggi i giovani studenti del Righi rappresentano la testimonianza concreta di quanto sarebbe importante investire di più sulla ricerca e sulla formazione per rendere sempre più competitivi i giovani del nostro Paese invece di ‘costringerli’ a emigrare all’estero”. Così Marco Salvatore, fondatore del Sabato delle Idee, il pensatoio progettuale che ha messo in rete negli ultimi dieci anni alcune delle migliori eccellenze scientifiche, accademiche e culturali della città di Napoli, ha voluto sostenere, insieme con i rettori del Suor Orsola e della
Federico II, Lucio d’Alessandro e Gaetano Manfredi, l’appello del team di programmatori del Righi.