Oltre ai prodotti hardware come smartphone top di gamma e smartwatch, Xiaomi nelle scorse ore ha presentato anche HyperOS, il nuovo “sistema operativo” (termine un po’ improprio, visto che la base è sempre Android, nello specifico in versione 14) che sarà alla base di tutti i dispositivi Android futuri – e alcuni di quelli già sul mercato, come vedremo a breve – e che manderà in pensione la storica MIUI. La società cinese dice che si tratta del più grosso balzo evolutivo mai compiuto dal suo software: molte delle sue parti sono state riscritte da zero portando a significativi benefici in molteplici aree, a partire dalle dimensioni del firmware, che con 8,75 GB viene definito il più compatto del settore, e passando per le prestazioni.
Xiaomi dice addirittura che il suo kernel ottimizzato dovrebbe essere più veloce di quello originale di Google, specialmente sui dispositivi ad alte prestazioni. La società promette miglioramenti chiave in varie aree, tra cui lo stack del networking, che dovrebbe essere più stabile e reattivo, la gestione della memoria, con tempi di avvio più rapidi e permanenza prolungata delle app in background, file system, con una maggior costanza prestazionale nel tempo (combattendo il classico feeling da “smartphone rallentato” dopo pochi mesi d’uso), e il sottosistema grafico, con l’introduzione di un effetto di sfocatura in tempo reale per effetti di transizione più fluidi e veloci.
HyperOS è pensato per un’esperienza d’uso in cui l’utente è al centro di un ecosistema composto da molteplici dispositivi di ogni classe e tipo. Con HyperConnect, Xiaomi ha predisposto alla condivisione e alla “collaborazione” molte risorse hardware, come per esempio il modulo fotocamera posteriore, che potrà essere usato nelle videoconferenze da PC, il modem, che potrà fornire accesso internet a tablet e altri dispositivi nelle vicinanze, e il sistema di notifiche, che potranno essere recapitate sul dispositivo attualmente in uso. Doveroso osservare che sono tutte funzioni che più o meno conosciamo e usiamo già da qualche tempo, ma Xiaomi lascia intendere che la sua implementazione sarà particolarmente efficiente e facile da usare/integrare per i partner di terze parti.
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Naturalmente, e guai se non fosse così al giorno d’oggi, Xiaomi ha implementato anche un’ampia gamma di funzionalità AI, generativa e non raccolte nel monicker HyperMind. Ci saranno la creazione di testi e di immagini, il riconoscimento di testo nelle immagini, la ricerca di immagini usando linguaggio naturale, e la trasformazione di schizzi in disegni più completi e rifiniti.
XIAOMI HYPEROS: DISPOSITIVI COMPATIBILI E TEMPISTICHE
Xiaomi ha detto che in Cina le prime versioni stabili del software arriveranno dal mese di dicembre, mentre per i modelli internazionali bisognerà aspettare il primo trimestre del 2024. Tra i primi modelli coinvolti ci saranno Redmi K60 Ultra e Redmi Pad 6 Max 14 – oltre naturalmente a Xiaomi 14 e 14 Pro che già usciranno con HyperOS preinstallato.