Anche il mondo della magia si adatta ai tempi che corrono. Se per portare a compimento i loro trucchi, i vari Harry Houdini e David Copperfield potevano contare solo sulla destrezza e su alcuni marchingegni meccanici, i “maghi” di oggi possono fare affidamento anche sull’aiutino fornito dalla tecnologia informatica. C’è chi, però, si è fatto un po’ prendere la mano. È il caso di Anastasia Synn, illusionista canadese che nell’arco di appena sei anni ha subito numerosi interventi allo scopo di impiantare nel suo corpo ben 52 tra microchip, mini-computer e dispositivi NFC (Near Field Communication), al punto da essere recentemente entrata nel Guinness dei Primati con il soprannome di donna-cyborg.
Biografia di una biohacker. Tutto è iniziato nel 2017, quando l’allora 42enne Anastasia decise di farsi inserire un piccolo chip magnetico, sottopelle, nel mignolo della mano sinistra. Sin dall’età di 10 anni, la giovane dell’Ontario si divertiva apprendendo i rudimenti della “magia”, poi dopo gli studi si era trasferita dalla nativa Richmond alle montagne della California, negli Stati Uniti, dove aveva messo su famiglia con il collega John Edward Szeles, noto come The Amazing Johnathan.
Ispirata dalla figlia. È stata sua figlia 15enne a introdurre la madre nel mondo del “biohacking”, ovvero dell’integrazione tra biologia e hi-tech, descrivendole l’impianto che una sua amica si era fatta inserire sottopelle per avviare il computer e chiedendole il permesso di poter fare altrettanto.
Il primo chip. La Synn non acconsentì, ma intuì come questa tecnologia avrebbe potuto facilitare la sua attività, decidendo così di sottoporsi all’introduzione dell’impianto. Dopo aver preso informazioni sui pionieri come l’ingegnere britannico Kevin Warwick, “padrino” del biohacking, o come Tim Cannon, fondatore dell’azienda Grindhouse Wetware (produttrice di dispositivi progettati per “aumentare le capacità dei sensi umani”), Anastasia si è sottoposta all’intervento a domicilio. «Con gli occhi bendati potevo avvicinare la mano agli oggetti posti su un tavolo e riconoscerli dal tipo di vibrazione attivata dai sensori di prossimità», ha spiegato l’illusionista in una recente intervista al Daily Mail. Tutto ciò ha costituito una bella spinta a realizzare nuovi trucchi e illusioni.
Utilità e limiti. Da quel giorno sono arrivati altri 51 impianti, tutti impercettibili alla vista, dei quali gli ultimi 11 inseriti in una sola seduta. Non tutti, però, hanno una diretta connessione con la sua attività, anzi. Per esempio, una piccola parte delle ceneri del marito (deceduto per problemi cardiaci nel 2022) è contenuto in una medaglietta a forma di cuore che la Synn si è fatta inserire in un braccio.
Un altro chip è in grado di riprodurre la voce registrata dello stesso che racconta la sua barzelletta preferita, mentre il più utile – giura la diretta interessata – è quello che avvia le chiamate sul suo telefono.
Il più utilizzato, invece, è il sensore collegato ad alcune carte di un mazzo che la aiuta nei giochi di prestigio. Il solo limite che si è posta è di non farsi “installare” alcun dispositivo che richieda l’uso di una batteria. «Molti dei miei conoscenti li hanno, e ancora non sono né esplosi né sono rimasti avvelenati, ma non sono disposta a correre questo rischio», ha dichiarato la donna-cyborg.