Il paziente riesce a muovere il puntatore di un mouse usando soltanto il pensiero.
A quanto pare le promesse di Neuralink non erano campate per aria: Elon Musk stesso ha annunciato che il primo essere umano ad aver ricevuto l’impianto s’è ripreso benissimo dall’intervento e già iniziato a sfruttare il chip.
«I progressi sono buoni e sembra che il paziente si sia ripreso completamente, senza mostrare alcuna conseguenza negativa» ha dichiarato Musk durante un evento ospitato su X.
Non solo: «Il paziente è in grado di muovere il cursore di un mouse sullo schermo con il solo pensiero».
Ciò significa, in altre parole, che a quanto pare questa prima incarnazione della tecnologia di Neuralink funziona, e che la possibilità di restituire una forma di comunicazione con l’ambiente esterno alle persone che non sono più in grado di usare i propri arti si avvicina.
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Questa prima fase ha come obiettivo consentire al paziente di controllare col pensiero un telefono, un computer, e in generale un dispositivo elettrico; per verificare che il primo impianto continui a funzionare correttamente, ora Neuralink sta cercando di «ottenere il maggior numero possibile di clic del pulsante del mouse».
L’interfaccia tra il cervello del paziente e il computer è posizionata – spiega l’azienda – nella sezione di cervello che gestisce la volontà di muoversi; 1.024 elettrodi hanno il compito di captare l’attività elettrica e rimandarla al sistema che lo traduce nelle istruzioni da impartire al puntatore del moouse.
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L’unico elemento oscuro in questa apparente storia di completo successo è che le informazioni disponibili sono soltanto quelle rivelate da Elon Musk, che è decisamente una “parte interessata” nel mostrare l’attività di Neuralink in una luce positiva.
Prima di esultare, insomma, sarà bene aspettare conferme e dimostrazioni pubbliche.
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