Raramente mi trovo nella situazione di parlare di accessori smart economici, prodotti spesso carini esteticamente ma che nel giro di qualche settimana finiscono abbandonati nel cassetto. Proporre un bel prodotto è tutt’altra storia dal proporne uno funzionale, con un software curato ed aggiornato ed una idea dietro. CMF questo lo sa e sfruttando il know-how acquisito tramite Nothing e le sue esperienze del passato è riuscita a tirar fuori due prodotti niente male: Il CMF Watch Pro 2 e le CMF Buds Pro 2.
Con poco più di 100 euro ci portiamo a casa entrambi gli accessori: l’orologio costa 69 euro di listino, le cuffiette 59 euro. Il prezzo è decisamente invitante ed i prodotti sono estremamente consigliabili sia a chi utilizza iOS che Android, essendo le applicazioni ottimizzate per entrambi i sistemi operativi. Anche le funzioni più esclusive, come le chiamate sul watch o l’audio spaziale sulle cuffiette, sono disponibili e sfruttabili con entrambi i sistemi operativi. Alcune aziende come ad esempio Samsung, Apple o Huawei nel passato hanno reso esclusive alcune funzioni per i propri ecosistemi. Non perdiamo tempo ed iniziamo a parlare quindi di questi due accessorini smart decisamente intriganti.
CMF Watch Pro 2
Il Watch Pro 2 è una naturale evoluzione del precedente Watch Pro, che avevamo provato brevemente ma non recensito. Il prodotto infatti si scontrava con una miriade di soluzioni simili e di ispirazione all’Apple Watch con quel tipico design squadrato. Qui cambiano quasi tutte le carte in tavola:
- L’orologio ha una classica forma circolare ed ha una ghiera intercambiabile
- Il tasto cliccabile ora è anche una corona effettivamente utilizzabile
- Il display è più luminoso e ha un sensore di luminosità automatico
- Il feedback di vibrazione è migliorato, il processore è più veloce
- Il rilevamento automatico dell’allenamento ora è presente
- Ora è possibile sincronizzare i dati con app di terze parti
Insomma le migliorie sono molte e tutte convergono verso una esperienza d’uso decisamente più gradevole. Ho il CMF Watch Pro 2 al polso da ormai più di due settimane e durante gli ultimi giorni, seppur non lo stia più usando assiduamente, quasi mi scordo di averlo su per quanto è comodo rispetto al modello precedente. Il peso di 48g non è uno dei più bassi misurati ma risulta comunque bilanciato. Il cinturino in dotazione è in silicone morbido, più piacevole ad esempio rispetto a quello della mia Fitbit Charge 6. Per chi gradisce uno stile differente si può ovviamente cambiare facilmente come su ogni classico orologio. C’è ovviamente la certificazione IP68
La ghiera intercambiabile è un qualcosa di carino ma non credo qualcuno spenda ulteriori soldi, neanche pochi, per un pezzo sostitutivo di questo tipo, la vedo più come un gimmik. Io sto provando la versione con ghiera piatta, seppur quella arrotondata ai miei occhi risulti più gradevole e rende anche lo smartwatch più snello. Bene comunque che tutto il frame sia in metallo opaco con soltanto ovviamente la parte inferiore in plastica.
Qui troviamo collocati i sensori per il calcolo dei battiti e dell’ossigenazione del sangue, oltre che i due pin magnetici per la ricarica, un foro per il microfono e due per lo speaker. L’unica critica che posso fare è quella sulla ricarica: i pin come il connettore sono esattamente gli stessi della scorsa generazione e proprio come essa il contatto è molto flebile. Basterà una piccola scossa a disallineare i pin col caricatore e a rendere nulla la ricarica, occhio.
IL DISPLAY E LE FUNZIONI
Il display circolare da 1.32″ AMOLED è posto all’interno della cassa da 45mm. Ha un bordo nero evidente attorno ma non comunque esagerato. Avrei in ogni caso gradito che il display fosse leggermente più ampio e che arrivasse perfettamente sotto la ghiera ma capisco che parliamo comunque di un prodotto da 69 euro di listino. La risoluzione è di 466 x 466 pixel e la luminosità di picco ora è di 620 Nit. Il sensore di luminosità funziona bene ed è abbastanza reattivo anche a scenari complicati come locali tendenzialmente bui ma con sprazzi di luce.
L’interazione avviene principalmente tramite il touch, abbastanza reattivo, ma la corona ci permette un controllo anche fisico che ho decisamente apprezzato. Pensate che prodotti decisamente più costosi, come il OnePlus Watch 2, hanno una finta corona, mentre questo prodotto economico ne ha una funzionante e anche piuttosto bene. Occhio però perché ad esempio nella Home non permette di scorrere i widget, soltanto nel menù e nei vari sottomenù la corona entra in funzione.
Belle le 100 e più watchfaces a disposizione ma a conti fatti vi ritroverete ad usare quelle 5-10 classiche ben fatte e ricche di informazioni. Nel caso di quella scelta da me abbiamo ad esempio: il battito cardiaco, la percentuale di batteria, la data, l’ossigenazione del sangue, l’orario di tramonto ed alba con anche il posizionamento del sole, l’orario, il giorno, il meteo, le kcal bruciate e quante ore abbiamo dormito.
Trovare tutte queste informazioni su una watchface senza avere una grafica confusionaria è un qualcosa di difficile anche per il mio Apple Watch SE, assolutamente non male come lavoro. Possiamo sfruttare ovviamente anche l’AOD grazie a 10 stili grafici differenti ma essendo la grafica differente rispetto alla watch face il risultato non è dei migliori. Possiamo invece sfruttare il doppio tap per accendere il display, anche questa una feature non presente su tutti gli smartwatch.
ALLENAMENTO, FEATURE E INTERFACCIA
Il CMF Watch Pro 2 supporta oltre 120 sport, ma soltanto la camminata, corsa, ciclismo, ellittica e vogatore vengono rilevati in automatico. In questi due cicli di ricarica tra l’altro due volte mi è capitato che alla guida della mia automobile venisse notificata l’attività come ciclismo, non benissimo. Da non sportivo ho testato solo quattro attività: corsa all’aperto, camminata al chiuso, camminata all’aperto ed ellittica. C’è anche una opzione per l’allenamento libero che tiene traccia ad esempio del nostro allenamento in palestra ma è molto generico ed esclusa una volta non l’ho mai più utilizzata.
Il track del GPS in mobilità è lentissimo, dovrete fermarvi ed in circa 10 secondi in città si avrà il fix. Una cosa che ho gradito invece è la ricchezza di informazioni sia durante l’allenamento che in post. A paragone anche dell’Apple Watch abbiamo decisamente più dati a schermo: ben 17 fra carico di allenamento, tempo di riposo, resistenza aerobica e anaerobica, zone di allenamento, battiti, la falcata media e la frequenza dei passi, la velocità media, l’andatura massima e tanto altro. Il calcolo dell’allenamento è buono con i dati molto simili a quelli raccolti dal mio Apple Watch SE che però soffre di meno di “falsi passi” calcolati.
Riguardo alle feature ne abbiamo di diverse tra le quali la possibilità di comporre numeri di telefono e quindi chiamare direttamente dall’orologio, semplicemente sfruttando la connessione bluetooth con il nostro smartphone. Lo smartwatch non ha infatti né il WiFi né il 4G/5G. Tramite i widget ed i vari menù possiamo controllare pressoché ogni parametro recente, anche il sonno ad esempio. C’è la possibilità anche di usare lo smartwatch come tasto di scatto remoto della fotocamera del nostro smartphone.
Ciò che personalmente trovo non di mio gradimento è la grafica, a volte decisamente troppo spartana. Sono un grandissimo fan del design della NothingOS ma la UI di questo smartwatch è fin troppo scarna con dei font sottilissimi e un po’ banali. Per carità parliamo di un prodotto economico e tenere una grafica così base sicuramente aiuta a mantenere delle prestazioni decenti, difatti non abbiamo mai il minimo microlag, ma avrei gradito qualche sforzo in più.
APPLICAZIONE E AUTONOMIA
Al contrario l’applicazione è ben fatta, sia per iPhone che Android. Il log in avviene tramite email, account google o account apple. Il mio consiglio è sfruttare l’account Google poiché potrete sfruttarlo su tutti gli altri dispositivi tramite accesso rapido. Un aspetto da non sottovalutare è che i dati non vengono persi cambiando lo smartphone essendo collegati all’account. Tramite l’applicazione possiamo consultare in maniera fine tutti i dati calcolati, scegliere ulteriori watchface, modificare tutti i parametri che già troviamo sullo smartwatch ed infine effettuare aggiornamenti.
La batteria infine da 305mAh infine garantisce un risultato sovrapponibile al precedente Watch Pro. Ho totalizzato in uso molto blando oltre 12 giorni di autonomia, con uso misto 10 giorni ed uso intenso 7 giorni. Tutto ciò senza AOD attivato che si porta via circa 2 giorni di autonomia ai risultati citati. Durante questi test abbiamo inserito 3 massimo 4 allenamenti, per simulare circa un allenamento ogni due giorni.
CMF BUDS PRO 2
Parlando dei nuovi auricolari invece l’azienda cinese riprende in toto il design delle più recenti CMF Buds, la versione non pro, migliorando tutto ciò che si potesse migliorare come l’audio, i microfoni, la cancellazione attiva del rumore, l’autonomia e più che altro rendendo il case utile. Già perché la Smart Dial, la rotella, posta sul case ora ha una effettiva utilità. Tramite l’applicazione Nothing X infatti possiamo configurare varie gesture come il play/pausa con un click o abbassare ed alzare il volume scorrendo la rotella.
Questa feature sulla carta banale in realtà è forse la genialata che più ho apprezzato. Spesso quando cammino o corro rapidamente andando a cercare le gesture sui gambi delle cuffiette rischio di farle cadere. Con questo case mi basta fare un click, un doppio click o ruotare la Smart Dial che sto semplicemente tenendo in mano o in tasca. Non nego che poi anche l’effetto antistress in alcuni casi ha un suo valore nel mettersi a “giocare” con questa parte mobile del case.
ERGONOMIA E PRIMA CONFIGURAZIONE
Il case che incorpora una batteria da 460mAh, permettendo fino a 43 ore di utilizzo senza ANC. Il case è abbastanza compatto e facilmente si può trasportare in tasca senza alcuna noia. Gli auricolari si estraggono molto semplicemente, non essendo completamente incastonati all’interno del case e si indossano altrettanto semplicemente. Il peso degli auricolari è nella media, circa 4,9 grammi ciascuno con una batteria all’interno pari a 55mAh. Gli auricolari sono IP55 e hanno delle zone soft touch dove poter azionare le nostre gesture.
Senza avviare la configurazione tramite app non potremo sfruttare ad esempio la Smart Dial o alcune delle gesture, poiché esse vanno indicate a nostro piacimento. L’app è Nothing X fortunatamente, poiché è ben fatta e funziona egregiamente. A disposizione non abbiamo un equalizzatore custom come gli auricolari Nothing ma fortunatamente è disponibile un preset ottimizzato da Dirac “Opteo” che garantisce un buon livello di ascolto con pressoché ogni genere musicale. A disposizione c’è anche l’audio spaziale e l’eventuale supporto all’LDAC e la doppia connessione.
QUALITA’ DI ASCOLTO
Grazie ai due nuovi driver, uno da 11mm ed un secondo tweeter da 6mm, abbiamo una qualità di ascolto complessiva che non è male. Entrando più nel dettaglio abbiamo dei bassi decisamente presenti, seppur un po’ troppo immersivi ed in alcuni casi invasivi. Personalmente ho limitato questo problema disattivando la Bass Technology 2.0, feature che nell’app troviamo sotto forma di slider a tre livelli.
Gli auricolari suonano comunque bene e l’audio spaziale è ben fatto. Con il profilo Dirac Opteo ho preferito il suono di questi auricolari a molti più costosi di circa il doppio del prezzo richiesto per queste CMF Buds Pro 2. Anche la cancellazione del rumore da -50dB è paragonabile a molti auricolari più costosi.
I MICROFONI E L’AUTONOMIA
Tre microfoni sono posti su ogni auricolare per offrirci un audio in chiamata di ottimo livello. Durante le 7-8 ore di chiamata, classica e whatsapp, i miei interlocutori hanno riferito un audio spesso preferibile anche a soluzioni più costose come le Pixel Buds Pro. Non aspettatevi risultati eclatanti ma lo spendere circa 50€ ed avere prestazioni paragonabili a soluzioni anche tre o quattro volte più costose è un qualcosa di inaspettato.
Bene anche l’autonomia poiché ci portiamo a casa circa 5h di ascolto con ANC adattivo e musica oltre il 50% del volume. Sottolineo il “circa” poiché molto dipende dall’ambiente frequentato e da cosa si ascolta. Con un uso più blando e un ANC poco aggressivo ho ottenuto anche 8h di utilizzo, non male!
REGISTRAZIONE EFFETTUATA NELLA STESSA SITUAZIONE DELLA VIDEORECENSIONE
RISPARMIARE CONVIENE?
Assolutamente sì, almeno in questo caso. Non ha senso spendere più dei 69€ richiesti per l’orologio e i 59€ richiesti per le cuffiette, a meno che voi non abbiate qualche richiesta specifica o abbiate un budget illimitato. Se ad oggi dovessi consigliare una tipologia di questi accessori a qualche amico sicuramente questi prodotti CMF sarebbero tra i primi a balenarmi tra i pensieri e questo, oltre al prezzo, grazie anche ad una estetica curata, un software ben fatto ed aggiornato ed un supporto nel tempo che non è scontato. Se avete acquistato un CMF Phone 1 sicuramente l’acquisto di tali prodotti sarà già nella vostra testa ma in realtà anche chi è in possesso di altri smartphone potrà portarsi a casa qualcosa di ottimo al giusto prezzo.
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