Sono passati ben più di sei mesi dalla commercializzazione di Samsung Galaxy S24 Ultra. Con molto preavviso lo avevamo giudicato ai tempi come “il miglior top di gamma sul mercato”, grazie al suo equilibrio e alla sua completezza. A distanza di tanti mesi, sarà per caso variato il nostro giudizio? Siamo qui a scoprirlo nella nostra riprova ufficiale.
Ho utilizzato intensamente Galaxy S24 Ultra da inizio giugno fino ad oggi, praticamente per tutta l’estate, portandomelo dietro come smartphone principale durante tutti i viaggi importanti di lavoro, come l’evento a New York di Motorola o l‘evento a Shenzhen di Realme. Passare da Galaxy S23 ed S24 ad un top di gamma così grande e grosso non è stato facile, ma dopo tre mesi di uso intenso sono pronto a raccontarvi la mia seconda esperienza con lui!
Il prezzo è sicuramente ciò che in primis ci ha portato ad affrontare questa riprova: il telefono a grandi linee è lo stesso, certo abbiamo avuto modo di provarlo molto più a fondo e aggiungere alcuni dettagli importanti alla già fatta recensione, ma non aspettatevi grandi stravolgimenti.
Lo street price di ormai 900€ stabili è un qualcosa che va considerato, poiché nel breve potrebbe scendere ancor di più appena i leak di Galaxy S25 Ultra si faranno più frequenti.
LE QUATTRO FOTOCAMERE DOPO 3000 SCATTI
Prima di parlarvi della mia esperienza fotografica con Samsung Galaxy S24 Ultra vorrei invitarvi a recuperare l’articolo dedicato alla non importanza di avere tra le mani un cameraphone, dove abbiamo viaggiato con in tasca un vecchio Pixel 1 del 2016. Per ottenere bei ricordi non vi serve un telefono o fotocamera in particolare, ma un occhio di riguardo magari ad una bella composizione e ad uno scatto che per voi possa significare qualcosa.
Lo smartphone è un mezzo tramite il quale catturiamo quei ricordi: può avere un hardware migliore o peggiore, può avere un software migliore o peggiore, ma a conti fatti poi siamo noi a dare valore a queste cose tramite la nostra bravura, fortuna nel visitare bei luoghi ed un occhio a qualche regola base della fotografia.
Tra gli USA e la Cina ho avuto modo di spremere la fotocamera di Samsung Galaxy S24 Ultra a dovere. Metto le mani avanti e vi dico che sono il primo a desiderare un Samsung Galaxy S25 Ultra con delle fotocamere rinnovate e che abbiano tutte un livello simile di qualità. Ad oggi, infatti, il difetto maggiore del comparto fotografico di S24 Ultra è la sua disomogeneità. 200MP la principale, 12MP la ultrawide, 50MP il tele 5X, 12MP il tele 3X, 12MP la selfie camera e tutte queste fotocamere hanno sensori differenti.
La fotocamera principale e la selfie camera sono due ISOCELL, mentre le altre fotocamere secondarie sono firmate SONY. Può sembrarvi un dettaglio inutile ma quando si scatta con una fotocamera rispetto all’altra si nota sempre una differenza di colori, di grana, gamma dinamica e via dicendo. Xiaomi 14 Ultra ad esempio monta lo stesso sensore su tutte le fotocamere secondarie posteriori, così da avere la stessa esatta esperienza passando da una fotocamera all’altra.
La fotocamera principale di S24 Ultra, con sensore ISOCELL HP2 da 1/3″, non ci dispiace affatto, seppur i 200 megapixel siano abbastanza inutili. Avere così tanti megapixel abbiamo visto è buono su smartphone come Redmi Note 13 Pro+ poiché in assenza di una lente zoom possiamo compensare un ottimo zoom digitale con i megapixel.
Avendo su questo Samsung due teleobiettivi, non ha senso avere un sensore con così tanti megapixel, poiché rispetto ai competitor che ne hanno massimo 50MP si nota come il Samsung pasticci un po’ di più nella gestione del rumore e nel creare un effetto più digitale alla foto nel tentativo di ridurre ciò. Inoltre passare ad un sensore “più leggero” potrebbe aiutare anche con lo shutter lag, problema latente da S22 Ultra.
La fotocamera che più di tutte le altre ci ha impressionato è invece il teleobiettivo periscopico 5X, basato sul sensore Sony IMX854 da 1/2.52″. L’apertura focale è ferma a f/3.4, abbiamo l’OIS come anche per la fotocamera principale e l’autofocus è PDAF. Le specifiche non sono tra le migliori se pensiamo al fatto che quasi tutti i competitor facciano meglio ma a conti fatti i risultati ottenuti tramite questa fotocamera sono ottimi, quasi eccellenti. Le foto allo skyline di Manhattan al tramonto sono suggestive.
La fotocamera che ci ha impressionato di meno e che vorremmo veder aggiornata subito è invece quella dedicata allo zoom 3X, il teleobiettivo basato sul sensore Sony IMX754 da 1/3.52″, OIS e apertura focale f/2.4. Questa fotocamera soffre enormemente in condizioni di scarsa illuminazione e anche al suo meglio non restituisce foto all’altezza del tele 5X o della wide 1X.
Tra le quattro fotocamere questa è la principale da aggiornare, la differenza dalle altre è più che notevole. Può sembrare inutile una 3X quando si ha a disposizione una 5X ma non è così. In tante situazioni siamo impossibilitati da scattare a 120MM, mentre 70mm è una lunghezza focale perfetta da mezze misure, da ritratti e da usare in contesti conviviali. Fortunatamente comunque anche qui c’è l’autofocus PADF che funziona molto bene.
L’ultrawide da 12MP basata sul sensore Sony IMX563 da 1/2.55″ è nella media, abbiamo una apertura focale di f/2.2, una messa a fuoco per effetto macro dual pixel e ovviamente niente OIS. La qualità di questa fotocamera non è al pari della 1X o 5X ma essendo una fotocamera situazionale, da usare quando necessitiamo di quel punto di vista ultragrandangolare, svolge il suo lavoro più che egregiamente. Troverete varie foto da questa fotocamera, tra le vie di New York, e non credo le sue foto in RAW elaborate vi dispiaceranno.
Già perché per massimizzare i risultati ho sempre scattato in RAW con l’applicazione ufficiale di Samsung “Expert RAW”. Trovo questa app una delle migliori di quelle dedicate alla fotografia “professionale” da smartphone. Ci sono tantissime impostazioni e genialate, come la simulazione dei filtri ND, la possibilità di zoomare forzando un sensore anziché l’altro e creare dei preset delle varie impostazioni usate. I risultati sono infinitamente migliori dei JPEG elaborati dal telefono. Su Lightroom Mobile poi c’è il profilo “Samsung Expert Raw” per tirare fuori il meglio dai nostri scatti.
Due parole anche per i video: quello dedicato al full self driving registrato per HDMotori o quello dedicato al mese in compagnia dello Zenbook S13, sono in gran parte registrati da questo Samsung Galaxy S24 Ultra. L’ho sfruttato anche per svariati reel, ottenendo una qualità video che onestamente non metterei sotto al mio iPhone 14 Pro. Se vi state chiedendo il perché vi do una mia, personalissima, breve spiegazione.
Con iPhone 14 Pro (o 15 Pro) sarei costretto ad una distanza minima di messa a fuoco folle, che spesso mi fa allontanare tantissimo dai soggetti e ciò unito all’ampio crop digitale che già effettua l’iPhone (è attivo di default) fa sì che perdo molta dell’esperienza video. Il teleobiettivo 3X segue spesso lo stesso discorso. Portarsi a casa un video “tecnico” con S24 Ultra mi è quindi molto più rapido ed è anche più semplice gestire il trasferimento dei vari file, poiché Airdrop è spesso inaffidabile per grandi trasferimenti.
iPhone continua ad avere il miglior software per la registrazione dei video, ma con quell’hardware a disposizione non è sempre la miglior scelta per i video, soprattutto se tecnici come nel nostro caso (prodotti da inquadrare, macro per messe a fuoco ecc).
TITANIO CHE VINCE NON SI CAMBIA
Che il titanio scelto per la socca di Galaxy S24 Ultra sia il migliore o meno poco ci interessa, nella teoria, mentre in pratica ciò che può interessare è la sua resistenza. Più volte questo Galaxy S24 Ultra si è fatto qualche caduta su svariati pavimenti e ad oggi la scocca è ancora come il primo giorno: perfetta.
Difficilmente mi sono trovato di fronte ad uno smartphone così resistente. La sensazione di avere un mini mattoncino in mano, anche considerando il suo form factor, è più che veritiera. Il peso dello smartphone è sicuramente da considerare, soprattutto per chi come me è abituato e ama usare device come Galaxy S23 e Galaxy S24, ma dopo due mesi ho trovato qualche compromesso di utilizzo.
Al tatto lo strato di titanio esterno è decisamente piacevole e quel trattamento opaco permette allo smartphone di non sporcarsi mai. Anche la back cover in vetro ha resistito molto bene, senza la minima presenza di micro graffi. Eccellente anche il trattamento del vetro frontale Corning Gorilla Armor, in grado di ridurre i riflessi del 75% rispetto la precedente generazione. Questa soluzione permette una visibilità nettamente migliore in ogni condizione di utilizzo ed è una vera feature game changing. Bene anche la resistenza ai micro graffi, non ne abbiamo da segnalare.
IL DISPLAY SAMSUNG: PRO E CONTRO
Che il display di Galaxy S24 Ultra sia uno dei più apprezzati dagli utenti non c’è ombra di dubbio. Parliamo di un pannello AMOLED da 6.8″ in 19.5:9, 3120×1440 pixel di risoluzione, e 2600 Nit di picco (1450 nel quotidiano). Le specifiche sono da top assoluto, poiché anche chi professa fino a 6000 Nit di picco a conti fatti non supera mai i 1600 Nit, escluso ROG 8 Pro e iPhone 15 Pro Max che sfiorano i 1800.
Rispetto a ciò e alle tante analisi già fatte in fase di recensione però aggiungiamo ad oggi qualche dettaglio che abbiamo potuto notificare soltanto grazie a questo uso prolungato.
In questi mesi di utilizzo, la nostra unità come molte altre sul web ha mostrato un effetto “grainy”. Parliamo poi di un 8Bit+RFC e non 10bit nativo e il display sotto al sole di giugno a New York e sotto il cielo annuvolato di Shenzhen ad agosto è andato spesso in protezione energetica, abbassando drasticamente la luminosità.
Se per quanto riguarda il discorso 10bit nativo parliamo di dettagli non essenziali, seppur ormai troviamo questa specifica anche su smartphone con display OLED da 300€, l’effetto grana e il risparmio energetico sono decisamente più noiosi. Ad oggi tra i top di gamma del 2024 provati soltanto Honor Magic 6 Pro, OnePlus 12 e Pixel 8 Pro non hanno subito un risparmio energetico del display così netto.
Se nel caso del sole diretto di New York mi sarei aspettato un comportamento tale, lo stesso non l’avrei detto durante il nostro viaggio in Cina, dove è bastato semplicemente che il telefono salisse di temperatura per entrare in questa situazione. Il nostro utilizzo in viaggio è il seguente: smartphone in 5G con una eSIM, mappe occasionali, tanto utilizzo social con Instagram, foto RAW ed editing con Lightroom, nulla più nulla meno.
Il risparmio energetico è meno frequente di un iPhone 15 Pro Max, esposto alle medesime condizioni, ma rimane comunque un fastidio occasionale. L’effetto “grana” invece è un qualcosa che nel nostro caso abbiamo notato ampiamente con una protezione applicata sul vetro Corning Armor, mentre eliminando questa protezione riusciamo a notare “il difetto” soltanto su alcune colorazioni come il grigio o a basse luminosità. In ogni caso è qualcosa che non vorremmo vedere su un top di gamma.
L’AUTONOMIA E LE PERFORMANCE
L’autonomia di Samsung Galaxy S24 Ultra in questi mesi di viaggi è stata convincente. Durante le nostre giornate lavorative in esterna siamo costantemente sotto rete 5G, mai WiFi, e passando l’80% del tempo in esterna potete immaginare che il display è quasi sempre al massimo della luminosità disponibile. L’uso generico ve l’ho descritto sopra, non è pesantissimo, c’è decisamente di peggio, ma è comunque intenso soprattutto nella mole di dati scambiati (spesso anche oltre i 10GB al giorno, meno da quando Quick Share funziona così bene!)
Con quanto descritto riesco ad arrivare a sera consumando il 120-140% di batteria, iniziando la giornata circa alle 08:00 e spesso finendo la giornata ben oltre la 00:00. In questi scenari è lecito aspettarsi per l’appunto quella ricarica extra al giorno del 20-40%, ma ogni tanto quando la giornata è più normalizzata, o magari scatto meno fotografie o evito di post produrle sul momento, riesca io tranquillamente a chiudere la giornata di utilizzo senza ricariche.
I 5000mAh di questo Galaxy S24 Ultra si comportano in ogni caso decisamente bene, coadiuvati dal potentissimo Snapdragon 8 Gen 3. Ho personalmente sempre tenuto attivo il profilo perfomance “light”, poiché ho notato di come non cambi assolutamente nulla nel mio utilizzo ma riesco a risparmiare qualche punto % di batteria. La ricarica la trovo sempre troppo lenta, in viaggio mi è capitato spesso di aspettare 44 minuti per il 23% di ricarica, senza ottimizzazioni attive, un’infinità quando si hanno i minuti contati. Spero di vedere i 67W sulla prossima generazione!
VI SIETE DIMENTICATI DELLA S-PEN E DELL’IA?
Galaxy S24 Ultra fa perno su due feature importanti: l’integrazione della S-Pen e le svariate funzioni IA a disposizione. Il pennino smart è sicuramente un qualcosa di situazionale e che può essere essenziale o meno in base al nostro quotidiano. L’ho trovata molto comoda per firmare NDA, documenti fiscali e simili, meno per prendere appunti o disegnare. Il display non è così grande per disegnare in piena libertà e la presa non ottimale ad esempio in spazi ristretti come in aereo, mentre per gli appunti si fa molto prima a digitare con la tastiera o a parlare e far sbobinare poi l’IA.
Parlando proprio di intelligenza artificiale sarò schietto con voi: l’ho utilizzata poco. Il mio problema forse è l’abitudine, come quella di aprire Google Translate per scrivere un messaggio e averlo tradotto in cinese al volo, o anziché chiamare un ristorante contattarlo via messaggio su WeChat con una traduzione già applicata dall’app. Avrei potuto provare la chiamata con traduzione in tempo reale, avrei potuto usare la modalità interprete, ma non sono cose immediate come un singolo tap in una applicazione e scrivere al volo un messaggio con la tastiera.
Non sto dicendo che siano funzioni inutili, assolutamente, soltanto che non sono ancora così smart ed interattive da sostituire la rapidità e velocità di una azione manuale. Paradossalmente la funzione che ci è risultata più utile in viaggio è il “Cerchia e Cerca”. Sì, è un Google Lens con la grafica più carina, ma al contrario delle altre feature questa è immediata.
In Cina bastava inquadrare una scritta con la fotocamera, senza neanche scattare la foto, fare un tap sulla barra, cliccare il pulsante della traduzione et voilà, in due secondi avevamo il nostro messaggio tradotto. Così devono essere le “funzioni smart”, rapide ed immediate, dedite a sostituire quelle precedenti (in questo caso google lens).
Per quanto riguarda l’editor di immagini, dopo qualche tentativo, abbiamo sempre optato per l’IA generativa a bordo di Lightroom Mobile. La differenza è netta e, avendo la possibilità di sfruttare l’IA generativa di Adobe, perde di senso quella integrata all’interno dello smartphone.
Ma ciò è anche scontato e banale: Lightroom ha un costo di 150€ all’anno, l’IA all’interno della galleria Samsung è GRATIS. Per i non professonisti, quindi un pubblico consumer, è già eccellente avere un tool così ottimizzato in modo gratuito! Brava quindi Samsung, ma c’è da fare un passo avanti ora: aggiungere un chatbot come sui Pixel 9 per richiedere con cosa vogliamo riempire lo “spazio vuoto”.
RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVITA’
Non ho ancora avuto modo di provare il Wifi 7, da quando è a bordo dei nuovi smartphone top di gamma del 2024. Anche in Cina che risulta essere super all’avanguardia da questo punto di vista, nella sempre più nuova Shenzhen, non abbiamo trovato il minimo straccio di connessione che sfruttasse questo nuovo Wi-Fi 7, al più il Wi-Fi 6E.
In ogni caso durante questi mesi di riprova non ho nulla da segnalare lato ricezione e connettività. Uscendo dall’Italia è chiaro come svaniscano molto più facilmente quei limiti di ricezione che si possono avere in molte zone italiane, anche cittadine.
Il segnale del 5G sia in America che in Cina è stato sempre stabile e reattivo nei cambi celle e ciò unito ai microfoni eccezionali fa di S24 Ultra un ottimo telefono. Rientrando in Italia, in periferia a Roma, sono invece tornati gli sporadici problemi come il segnale ogni tanto debole ad esempio mentre effettuo qualche percorso autostradale. Mi sono trovato comunque meglio rispetto ad iPhone e Pixel, per fare un paragone con i suoi due concorrenti diretti.
CONCLUSIONI E PREZZI
Come avrete notato non vi ho parlato di anni di aggiornamenti e software, poiché non è cambiato assolutamente nulla riguardo a ciò. Sette anni sono stati promessi all’uscita e sette anni di aggiornamento (ora quasi sei) ne avremo. Siamo sicuramente di fronte a qualcosa di lodevole, anche perché questo smartphone si è aggiornato praticamente una volta al mese, ma non credo sia un punto chiave per la vendita di questo smartphone.
Non acquisterei Galaxy S24 Ultra per la sua longevità negli aggiornamenti, poiché già 5 anni di supporto sono abbastanza e molti per me (ma se sono 7 ben venga, meglio qualcosa in più che in meno!). Piuttosto porrei l’attenzione sulla ricchezza dell’interfaccia grafica che integra molte funzioni, risultando una delle più ricche sul panorama Android. Se la grafica fosse meno “cartoon” sarebbe da 10/10, ma questa è una opinione personale!
Ciò che invece reputo oggettivo è l’affare nell’acquistare questo smartphone quando capita una offerta come quella di maggio: pagare 850€ la versione 12/512GB con anche un Galaxy Watch 6 in omaggio è letteralmente un acquistone. Vi portate a casa un top di gamma completo, senza mancanze, e che vi offrirà una completezza software e hardware a lungo.
Rispetto alla recensione iniziale abbiamo osservato qualche contro in più, come ad esempio quello legato al display “grainy”, ma nel mondo dei compromessi dei vari top di gamma forse questo è uno di quelli che pesa poi meno. Ha senso acquistare oggi Galaxy S24 Ultra con Galaxy S25 Ultra ormai a ridosso, tra circa cinque mesi? Per noi sì, anche perché le differenze non saranno come sempre spaziali mentre la distanza di prezzo sarà importante.
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(aggiornamento del 30 agosto 2024, ore 01:20)