Volvo potrebbe acquisire l’intero capitale di Novo Energy, la joint-venture che la casa automobilistica svedese ha creato nel 2021 in società con Northvolt. La decisione è legata alle difficoltà economiche di quest’ultima, che negli ultimi tempi sta pagando il rallentamento delle vendite di auto elettriche che si è tradotto in un calo della domanda delle relative batterie, una situazione in cui si inserisce anche il caso dell’ordine cancellato da Bmw.
Proprio a causa del momento di difficoltà che sta attraversando, Northvolt è alle prese con dei tagli alla produzione e al personale, per cui non sembra al momento in grado di contribuire all’investimento di ulteriori capitali in Novo, anche in considerazione del fatto che il gruppo sta trattando con le banche per l’ottenimento di fondi necessari al proprio rifinanziamento. Per questa ragione si pensa che possa entrare in trattative con Volvo in vista di un’uscita dalla joint-venture.
Secondo alcuni analisti di mercato, la decisione di defilarsi potrebbe essere per Northvolt una mossa utile per uscire dal momento di crisi. Se l’affare andasse in porto Volvo prenderebbe il controllo totale di Novo Energy, ma sarebbe costretta ad affrontare da sola gli investimenti necessari allo sviluppo dell’azienda.
Ricordiamo infatti che l’obiettivo di Novo Energy è diventare un polo di riferimento per la produzione di batterie per auto elettriche in Europa. Il progetto prevede infatti la nascita di una gigafactory a Goteborg, nel sud-ovest della Svezia, che dovrebbe entrare in funzione nel 2026.
L’investimento previsto nel 2021 era di 30 miliardi di corone svedesi, ovvero poco meno di 2,6 miliardi di euro. Volvo ha contribuito finora alla joint-venture con un investimento di circa 258 milioni di euro (3 miliardi di corone svedesi), ma se dovesse diventare azionista unica di Novo Energy sarebbe chiamata ad affrontare da sola l’intero investimento. Anche per questo motivo l’impressione è che dalla Svezia si guardi comunque all’arrivo di nuovi partner.
VERSO L’INDIPENDENZA DALLA CINA PER LE BATTERIE
Al momento Volvo non ha commentato le indiscrezioni riguardanti l’uscita di scena di Northvolt, né un di un eventuale interesse a rilevare l’altra metà della joint-venture. Ogni strada resta però aperta e la sensazione diffusa è che alla fine il costruttore svedese deciderà di subentrare al partner in difficoltà.
La vicenda che interessa Novo Energy è l’ennesimo capitolo di un percorso ad ostacoli che dovrebbe portare nei prossimi anni all’autosufficienza nella produzione di batterie per auto elettriche da parte dell’industria europea, in modo che questa si possa rendere indipendente dai produttori cinesi.
A tal proposito ricordiamo che Volvo, marchio controllato dai cinesi di Geely, utilizza per i propri modelli elettrici batterie fornite da LG, CATL e dalla stessa Northvolt.