Le installazioni degli impianti fotovoltaici sono aumentati significativamente negli ultimi anni. Questo fenomeno, necessario alla transizione energetica del nostro Paese e del mondo, può essere attribuito a diversi fattori, come gli incentivi governativi, la riduzione dei costi e la crescente attenzione verso la sostenibilità ambientale.
Una delle principali forme di incentivazione per chi ha installato impianti fotovoltaici è stato per anni lo Scambio sul Posto, un meccanismo che consente ai produttori di energia elettrica di immettere nella rete nazionale l’energia prodotta in eccesso rispetto al proprio consumo e di “prelevarla” in seguito.
In altre parole, quando l’impianto fotovoltaico produce maggiori quantità di energia di quella che si consuma, l’eccesso viene immesso nella rete elettrica nazionale. Nei momenti in cui l’impianto non produce energia sufficiente, è possibile prelevarla dalla rete. Infine, la convenzione garantisce un ritorno economico calcolato sulla quantità di energia minore tra quella immessa nella rete e quella prelevata.
Dal 31 dicembre 2024 però, è previsto un cambio di normativa: l’uscita dello Scambio sul Posto con il passaggio a meccanismi di incentivazione alternativi tra cui il Ritiro Dedicato, Autoconsumo, Comunità Energetiche e sistemi di accumulo.
COSA PREVEDE LA NORMATIVA
La Legge Energia, 11/2024, stabilisce che 90 giorni dopo l’entrata in vigore dei decreti attuativi, non si potranno più attivare contratti di Scambio sul Posto. Gli impianti già attivi in questa modalità dovranno passare gradualmente a nuove tipologie di incentivi. Le priorità di uscita dal servizio avverrà per:
- Impianti con maggiore potenza e con data di entrata in esercizio più recente
- Impianti incentivati in conto servizio dal GSE
Come anticipato, con l’uscita dallo Scambio sul Posto sono previste incentivazioni alternative come il Ritiro Dedicato. L’applicazione di questo servizio è prevista per almeno cinque anni, salvo diverse indicazioni su altri modi per valorizzare l’energia immessa in rete, come le Comunità Energetiche. Chi possiede un impianto fotovoltaico può comunque continuare ad avere accesso al servizio di Scambio sul Posto, finché non ci saranno istruzioni specifiche e pubblicazioni dei decreti attuativi.
RITIRO DEDICATO
Il Ritiro Dedicato prevede la vendita di tutta la produzione di energia elettrica in eccesso al GSE a un prezzo variabile. Questo prezzo, chiamato anche Prezzo Zonale Orario, indica il costo dell’energia elettrica sul mercato e tiene in considerazione due fattori:
- L’ora nella quale l’energia viene immessa in rete
- La zona di mercato in cui si trova l’impianto
Uno dei vantaggi del Ritiro Dedicato risiede nell’offrire una remunerazione diretta per l’energia immessa in rete a prescindere dal consumo. Ciononostante può essere più complesso da stipulare rispetto allo Scambio sul Posto, che invece ottimizza l’autoconsumo e riduce le bollette elettriche.
Non è ancora del tutto chiaro cosa accadrà nei prossimi mesi, nonostante la normativa abbia tracciato il percorso di uscita dallo Scambio sul Posto. L’uscita sarà effettiva solo quando verranno emanati i decreti attuativi, fino a quel momento, gli impianti esistenti continueranno ad usufruire del servizio, come anche per i nuovi impianti.