Gli asteroidi sono ricchi di acqua: lo testimoniano le caratteristiche dei loro minerali. A scoprire in questi sassi cosmici le impronte del prezioso elemento alla base della vita, un gruppo di astronomi giapponesi dell’Università di Kobe, dell’Università di Tokyo e dell’Agenzia spaziale nipponica Jaxa. I risultati dello studio sono illustrati sulla rivista Publications of the Astronomical Society of Japan.
Gli astronomi sono andati a caccia di acqua in 66 diversi asteroidi, grazie al satellite giapponese Akari, lanciato nel 2006 ed equipaggiato con una camera ad infrarossi capace di sondare tra le pieghe dei minerali rocciosi di questi corpi celesti. Secondo gli autori, questa scoperta aiuterà a capire “la distribuzione dell’acqua nel Sistema Solare, l’evoluzione degli asteroidi e l’origine dell’acqua sulla Terra”, hanno spiegato. Per gli astronomi giapponesi, infatti, questo risultato rappresenta un’ulteriore elemento a conferma dell’ipotesi che parte dell’acqua sulla Terra possa essere piovuta letteralmente dallo spazio, portata da asteroidi e comete.
Lo studio conferma inoltre, secondo gli autori, la teoria in base alla quale molti asteroidi si sarebbero formati dall’unione di rocce e acqua ghiacciata. Quest’ultima si sarebbe poi legata ai minerali rocciosi, dove il satellite giapponese l’ha alla fine osservata. Per approfondire la ricerca di acqua negli asteroidi, gli astronomi attendono adesso i dati della missione giapponese Hayabusa2 sull’asteroide Ryugu e dell’americana Osiris-Rex su Bennu. In futuro, maggiori informazioni potranno, inoltre, arrivare dal successore di Hubble, il telescopio spaziale James Webb, il cui lancio è in programma nel 2021.