
Se ne parla già da qualche anno e finalmente sembra che ci siamo: il prossimo mese, il primo datacenter sulla Luna diventerà operativo.
Battezzato Freedom Data Center, è opera del lavoro della startup americana Lonestar Data Holdings, che ha sede in Florida; raggiungerà il nostro satellite trasportato da un razzo Falcon 9 di SpaceX, all’interno di una missione ideata e condotta da Intuitive Machines.
Costruire un datacenter sulla Luna – sostiene Lonestar Data Holdings – offre diversi vantaggi, tra cui una sicurezza assoluta dagli intrusi e protezione dai disastri naturali e dai conflitti geopolitici che possono avere luogo sulla Terra.
Il Freedom Data Center, alimentato a energia solare, inizierà inoltre le proprie attività grazie a clienti di alto profilo, come lo Stato della Florida, il governo dell’Isola di Man, l’azienda specializzata in IA Valkyrie e il noto gruppo musicale Imagine Dragons.
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Ovviamente impiantare una struttura – di qualunque tipo – sulla Luna non è un’operazione priva di pericoli.
Innanzitutto il lancio può non avere successo e, in quel caso, non c’è modo di recuperare il carico; Lonestar Data Holdings ha messo in conto questa possibilità, e per tutti i dati è disponibile un backup presso la sede di Tampa, in Florida.
Anche ammettendo che tutto vada secondo i piani, però, occorre ricordare che la Luna non è certo un ambiente paradisiaco con condizioni ambientali idilliache, che la manutenzione sarà decisamente complicata, e che l’intera operazione ha costi che si possono correttamente definire astronomici.
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Nei prossimi giorni l’azienda fornirà ulteriori dettagli sul progetto, come le specifiche tecniche del datacenter e le modalità di comunicazione tra il datacenter e la Terra.