Cassandra Crossing/ Cosa mai potrebbe andare storto, ma davvero storto, nell’immediato futuro? Musk potrebbe avere ragione? Un aiutino: non parleremo né di Trump né di asteroidi.
Cassandra si è spesso svincolata dalla sua fama di profetessa di sventure bibliche, essendosi riciclata su questioni più moderne e attuali. Talvolta, però, non ha potuto esimersi dal suo gravoso compito. Questa è una di quelle volte. E per fortuna il fatto che si parli di una catastrofe di proporzioni bibliche non impedisce che si parlerà anche di cose attuali e moderne.
Questa esternazione di Cassandra è stata in gestazione per molto tempo; da ultimo, l’ascesa al potere di un noto palazzinaro di New York, e del suo famulo costruttore di fuochi di artificio molto grossi, l’ha sbloccata.
Infatti il costruttore di fuochi di artificio molto grossi ha a più riprese dichiarato che l’umanità si debba al più presto trasformare in una specie multiplanetaria, ovviamente utilizzando i suoi fuochi di artificio king size, per evitare che una singola catastrofe possa estinguere la nostra specie. Insomma una preoccupazione che si inserisce nel quadro tratteggiato dal Lungoterminismo e dall’Altruismo Efficace (Wikipedia è vostra amica).
Potrebbe però essere già tardi. O potrebbe non essere abbastanza. Vediamo perché. Quando prendiamo un po’ di sole, sia da vacanzieri sdraiati e unti di olio solare, sia da pensionati che cercano il tepore di un raggio di sole invernale, ci aspettiamo che chi ci illumina, una stella di classe G molto vicina a noi e che da tempo abbiamo deciso di chiamare “Sole“, si comporti sempre nello stesso modo tranquillo a cui ci ha abituati.
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Le cose non stanno esattamente così. Chi studia le stelle sa perfettamente che queste sono oggetti alla lunga instabili, e che possono manifestare fenomeni catastrofici anche senza esplodere come una supernova e far arrivare i Re Magi a Betlemme.
Anche se il Sole è oggi una tranquillissima stella di mezza età, questo non gli impedisce di manifestare momentanee arrabbiature. Molti hanno sentito parlare di macchie solari, di campi magnetici, di plasma e di eruzioni solari, ma li considerano fenomeni estetici come gli anelli di Saturno o le aurore boreali.
Considerarli fenomeni estetici o remoti è certamente un errore, ma in effetti proprio dalle aurore boreali dobbiamo partire. Questi affascinanti fenomeni luminosi sono dovuti al fatto che il Sole emette in tutte le direzioni un flusso di particelle elettricamente cariche, poeticamente chiamato vento solare.
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Sulla Terra queste particelle sono provvidenzialmente schermate dal campo magnetico terrestre, che normalmente impedisce che raggiungano la superficie terrestre, e rende quindi possibile la vita come la conosciamo. Anche se naturali, le radiazioni in alte dosi non fanno bene al DNA.
Saltuariamente questo vento può rafforzarsi e penetrare in maniera limitata il campo magnetico terrestre. Fenomeni fisici che non approfondiremo qui fanno sì che emetta una luce diffusa e mobilissima, nota appunto come aurora boreale. È un fenomeno normale verso i poli, che si manifesta talvolta anche alle nostre latitudini, quando il vento solare soffia un pochino più forte.
Per inciso, può bastare questo a provocare problemi alle comunicazioni radio e ai circuiti elettronici e digitali.
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