
“Difendere la scienza e gli scienziati di tutto il mondo di fronte alle crescenti sfide che la scienza deve affrontare”: è questa la dichiarazione che la Royal Society ha pubblicato sul suo sito al termine della lunga riunione che aveva fra i suoi temi l’eventuale espulsione di Elon Musk, chiesta con forza da numerosi membri della società scientifica britannica, una delle più antiche e prestigiose del mondo. Il miliardario americano non è mai citato nella dichiarazione. Alla domanda se Musk facesse ancora parte dei loro membri, la Royal Society ha risposto all’ANSA rimandando alla lista dei suoi membri, che comprende ancora Elon Musk.
Durante la riunione, alla quale hanno partecipato oltre 150 membri della Royal Society, “è stata espressa preoccupazione, in particolare, per la sorte dei colleghi statunitensi che, secondo quanto riferito, rischiano di perdere il posto di lavoro a causa della minaccia di tagli radicali ai finanziamenti per la ricerca”, rileva l’istituzione scientifica in una nota.
Nella dichiarazione si sottolinea inoltre la necessità che la Royal Society “intensifichi i suoi sforzi per difendere la scienza e gli scienziati in un momento in cui questi sono minacciati come mai prima d’ora, ma allo stesso tempo non sono mai stati così necessari per l’umanità in generale”. L’istituzione scientifica ha quindi “deciso di esaminare ulteriori azioni che possano contribuire a difendere la scienza e la ricerca scientifica e a contrastare la disinformazione e gli attacchi ideologici alla scienza e agli scienziati”.
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