Ogni volta che Nothing decide di lanciare un nuovo smartphone la curiosità è sempre tanta con la speranza che sia finalmente un top di gamma o uno smartphone compatto. Speranze purtroppo ancora rimandate anche se per poco e oggi vi parlo del nuovo Nothing (3a) e parzialmente del nuovo Nothing (3a) Pro, due smartphone medio gamma con la variante PRO che porta qualcosa in più a livello fotografico.
Con la variante PRO del suo medio gamma, Nothing ha posto una grande attenzione alla parte fotografica. La differenza fra i due modelli è tutta lì: il PRO ha una fotocamera principale migliore, un teleobiettivo periscopico 3X con OIS e capacità di telemacro ed infine ha anche una selfie camera più definita.
Le novità e migliorie che si hanno passando dal Nothing (2a) al (3a) non sono comunque poche: sei anni di aggiornamenti, una fotocamera 2X in più, una ricarica più veloce, la eSIM, il display più luminoso, dei materiali migliori per il frame e la struttura interna, un vetro posteriore che permette anche di arrivare ad una certificazione IP64, prestazioni migliori, un nuovo tasto per l’IA “proprietaria” ed una vibrazione ancor più convincente. Questo a partire da 349€ per la versione 8/128GB e 399€ per quella 12/256GB.
Il prezzo, al netto di tutte queste migliorie, è addirittura drasticamente calato! Il modello PRO, che oltre tutte queste novità porta una selfie cam, sensore principale e tele decisamente migliorati, arriva a costare 479€ nella variante unica 12/256GB, giusto 30€ in più del precedente (2a) Plus. Il modello base costa 100€ in meno.
Se quindi non avete la necessità di fotocamere di altissimo livello questo (3a) potrebbe essere la soluzione migliore, decisamente invitante per un prezzo di ingresso non esagerato. Anche il design della back cover potrebbe risultare più piacevole, o perlomeno sobrio, soprattutto con questa nuova colorazione blu davvero intrigante!
I rivali di questo Nothing (3a) sono i vari Realme 14 Pro+, Redmi Note 14 Pro+, POCO X7 Pro, Galaxy A36, Honor 200 o un futuro ed eventuale Motorola Edge 60 Fusion. Scopriamo assieme i suoi punti di forza e se vale davvero la pena!
NOTA BENE: Per il Nothing (3a) Pro faremo una mini-recensione a parte con un gran focus sulla parte fotografica. Non avrebbe senso fare due recensioni doppione e dal momento che il vero e proprio cambiamento è sulle fotocamere reputiamo giusto mettere l’attenzione su quell’aspetto. Valutate in ogni caso quanto per voi questo aspetto sia centrale e se quel “plus” vale i soldi in più richiesti.
INDICE
DESIGN E QUALITÀ COSTRUTTIVA
Nothing (3a) è davvero molto simile alla variante (2a) Plus analizzata qualche mese fa ma con una differenza sostanziale: il pannello in plastica trasparente della back cover ora diventa in vetro. L’hardware migliore ed il vetro comportano però un compromesso: 10 grammi di peso in più. Arriviamo ora a ben 201 grammi totali, addirittura 211 nella variante Pro!
Le dimensioni sono le stesse per entrambe le varianti (escludendo il camera bump): 163,5mm di altezza, 77,5mm di larghezza e 8,35mm di spessore. Il peso nella variante base è più bilanciato mentre il pro è squilibrato verso l’alto, risultando quindi molto più scomodo da utilizzare in verticale.
La nuova colorazione blu è molto originale e apprezzata. Sul posteriore rimangono i tre LED Glyphs e le viti “a vista”. Essendo il blocco fotografico più sporgente si è messa una ulteriore protezione in plastica attorno ad esse, così da rialzarle leggermente. Da questi piccoli particolari si capisce la cura che c’è nei prodotti Nothing.
Bene anche il frame che resta sì in plastica ma di elevata fattura e resistenza. Uno dei frame più piacevoli da impugnare che ci sia, seppur ad un primo sguardo possa sembrare “tagliente”. Attenzione perché ora il pannello in vetro posteriore è “annegato” all’interno del frame, così da essere più protetto, mentre la plastica di precedente generazione “fuoriusciva” da esso, era incollata sopra in pratica.
Ultime due parole sul fattore “pulizia”: Nothing 3(a) trattiene meno sporco sul retro della precedente versione che risultava essere davvero troppo “elettrostatica” e che quindi attraeva più sporcizia. Purtroppo rimangono invece le ditate a vista che rovinano un poco il design, un trattamento migliore avrebbe sicuramente giovato al design.
Sul frame comunque spiccano una type-c 2.0 (senza uscita video), i due microfoni, lo speaker principale, il nuovo tasto Essential per l’IA posto poco sotto il tasto di accesione ed infine abbiamo il carrellino per le due SIM (ma c’è anche il supporto alla eSIM).
NOTA: Nothing dichiara il supporto alla eSIM per entrambi i Nothing (3a) e (3a) Pro. Ad oggi noi abbiamo potuto sfruttare la eSIM soltanto con la variante PRO, non c’è traccia dell’impostazione sul modello base, seppur all’interno dei documenti ufficiali sia menzionata (ad esclusione del Giappone, poveri amici del Sol Levante). Abbiamo chiesto dettagli all’azienda, se magari sia un bug software di pre-rilascio o un errore nei documenti ufficiali, vi faremo sapere al più presto.
IL DISPLAY AMOLED E LO SBLOCCO
Il nuovo Nothing (3a) integra anche un nuovo display flexible AMOLED, sempre da 6.77″, con risoluzione 2392 x 1080 pixel, profondità colore 10-bit, refresh rate massimo di 120Hz, touch sampling rate di 480Hz (1000Hz in gaming mode), 2160Hz di PWM dimming e da ben 3000 Nit di picco in piccoli spot HDR.
Nel quotidiano la luminosità scopriamo essere di poco inferiore ai 1300 Nit, un valore comunque nettamente migliore dei 1000 Nit, spesso insufficienti, di precedente generazione! Finalmente ora il display è sempre godibile anche sotto la luce diretta del sole di queste giornate romane quasi primaverili. In manuale arriviamo massimo a 800 Nit.
Il display è protetto da un vetro Panda Glass, un vetro alluminosilicato esattamente come il Gorilla Glass. Produttore diverso ma protezione simile! Sotto a questo vetro e al display troviamo un sensore di impronte di tipo ottico, un po’ scomodo nella posizione ma molto preciso e rapido nello sblocco e nel riconoscimento dell’impronta. Ovviamente possiamo sfruttare anche il riconoscimento del volto 2D per lo sblocco, seppur non sia perfettamente sicuro.
Occhio ad un fattore che sono sicuro è a cuore di molti: il display supporta l’HDR, nella nuova app Galleria c’è il supporto all’UltraHDR di Google ma in app terze come Netflix manca il supporto totale all’HDR10, HEVC ed eventuale Dolby Vision. Problema solito degli smartphone Nothing, peccato!
IL COMPARTO FOTOGRAFICO SPIEGATO
Tornando però sul retro del Nothing (3a) e sul principale aspetto che lo differenzia dalla variante PRO ecco che ci tocca parlare delle fotocamere: l’unica in comune è la ultrawide che passa dai 50 megapixel di precedente generazione agli 8 megapixel di quelle attuali.
La differenza sembra molta ma a conti fatti è soltanto di 4 megapixel effettivi, più o meno. Quello che è da notare è il sensore che passa da un Isocell JN1 di dimensioni 1/2.76″ ad un Sony IMX355 per entrambi i modelli da 1/4″.
So che molti di voi criticano spesso queste fotocamere ultrawide ma, a questo prezzo, era l’unico compromesso accettabile per integrare un teleobiettivo di qualità. La fotocamera ultragrandangolare è poco utilizzata e la qualità maggiore o peggiore non preclude poi molto il suo utilizzo.
Quasi tutti gli smartphone top di gamma montano comunque ultragrandangolari mediocri e con lenti in plastica di dubbia qualità. Un teleobiettivo è più costoso, con lenti più difficili da produrre ed infine è molto più ingombrante. Per meno di 400€ insomma non si sarebbe potuto avere sia una che l’altra cosa. Se utilizzate tantissimo la ultrawide prendete in considerazione il precedente Nothing (2a) Plus, viceversa se amate più i teleobiettivi preferirete i nuovi Nothing (3a).
Io sono del secondo partito, trovo i telobiettivi molto più divertenti da utilizzare e qui ne troviamo uno con zoom 2X basato sul recente Isocell JN5 di dimensioni 1/2.76″. L’apertura focale è di f/2.0 e abbiamo capacità di messa a fuoco ravvicinata fino a 25cm. Manca purtroppo una stabilizzazione ottica.
Il livello delle foto è simile a quello osservato sui vari OPPO Reno 12 Pro, Honor 200, Realme GT 6 di precedente generazione. Ho trovato in realtà le foto leggermente migliori degli smartphone appena citati ma per un mero discorso di software “migliore”.
Il punta e scatta di Nothing in effetti è affidabile, i colori sono veritieri e non sparati, i contrasti sono marcati ma non esagerati e c’è un buon bilanciamento tra luci ed ombre.
L’interfaccia grafica è stata ottimizzata e arricchita di nuove funzioni, come i “Preset” richiamabili con uno swipe verso l’alto e che possono anche essere creati dall’utente e condivisi con altri utenti Nothing, molto carina questa funzione sociale!
Tornano però all’hardware dobbiamo menzionarvi anche la fotocamera principale 1X che rimane esattamente la stessa della precedente generazione: Isocell GN9 da 50 megapixel e dimensioni 1/1.57″, apertura focale f/1.88 e OIS a disposizione. Le foto sono sovrapponibili 1:1 a quelle del Nothing (2a) Plus, nulla più nulla meno.
Questa fotocamera è peggiore di quella della variante PRO che invece ha un Isocell GNJ di ultimissima generazione, migliore sotto ogni punto di vista e che è supportato da lenti migliori (e con messa a fuoco più ravvicinata).
Anche il teleobiettivo nella variante PRO è ampiamente preferibile, sia per un discorso di zoom che arriva al 3X (il 2X è davvero poco utile) che per un discorso di messa a fuoco (si arriva a 15cm minimi) che di sensore e lenti (LYT-600 più grande e lenti flottanti).
Infine la selfie camera: Nothing (3a) ha una 32 megapixel (Isocell KDD1) come il (2a) Plus ma perde la registrazione dei video 4K che invece troviamo nella variante Pro, grazie ad un Isocell JN1 da 50 megapixel.
I video con le fotocamere posteriori sono invece disponibili in 4K/30fps con entrambe le versioni ma soltanto con le fotocamere principali: sia la 0.6X che la 2X/3X non entrano in azione se non si scende al 1080P. Una brutta caduta di stile, soprattutto per la più costosa variante PRO che dovrebbe puntare tutto su questo comparto.
RICEZIONE, MICROFONI E CONNETTIVITÀ
I Nothing (3a) sono prima di tutto un telefono ed è quindi giusto analizzare gli aspetti chiave di esso: La ricezione è ottima, poco inferiore di uno Xiaomi 15 usato in contemporanea a questi nuovi smartphone e simile al Realme 14 Pro+ che ormai utilizzo da tre mesi. I due microfoni svolgono un ottimo lavoro sia in chiamata che durante la registrazione dei video e la connettività è comunque di buon livello. Abbiamo un Wi-Fi 6 ed un Bluetooth 5.4, oltre che all’NFC.
Nothing dichiara anche la presenza del Hybrid Coexistence 2.0 che ci ha un po’ stupito essendo una tecnologia presente in genere all’interno dei SoC Mediatek ma che ora vediamo anche sopra a soluzioni con base Snapdragon.
Vi menzioniamo anche i sensori a bordo: sensore di prossimità fisico, luminosità, accelerometro, bussola elettronica e giroscopio.
SCHEDA TECNICA
-
- display: AMOLED, 6,77”, 120 Hz, risoluzione FHD+, touch sampling rate 480Hz, luminosità picco 1.300 nit, 3.000 in HDR, rivestimento Panda Glass, scanner di impronte digitali integrato
- SoC: Qualcomm Snapdragon 7s Gen 3 (4 nm, octa-core 1+3+4 max 2,5 GHz, Adreno 810)
- fotocamere:
- posteriore wide principale: 50 MP, sensore Samsung da 1/1,56″, apertura f/1,88, OIS, zoom in-sensor 2X
- posteriore teleobiettivo: 50 MP, sensore Samsung da 1/2,74”, apertura f/2,0, EIS, zoom 2x, zoom in-sensor 4x, zoom ibrido 30x
- posteriore ultra wide: 8 MP, sensore Sony, apertura f/2,2
- frontale: 32 MP, sensore Samsung da 1/3,44″, apertura f/2,2
- resistenza IP64
- batteria: 5.000 mAh
- ricarica: 50 W cablata
- dimensioni: 163,52 x 77,50 x 8,39 mm
- peso: 211 g
- OS: Nothing OS 3.1 basato su Android 15
- Supporto software: 3 anni di major update e 6 anni di patch di sicurezza
PRESTAZIONI, BATTERIA E RICARICA
A bordo dei nuovi Nothing (3a) si trova uno Snapdragon 7S Gen 3, lo stesso SoC analizzato ieri sul Realme 14 Pro+. Come accennavo in quella recensione, a parità di Soc, quello smartphone dava la sensazione di essere gommoso. Lo stesso si può dire per il Redmi Note 14 Pro+ testato qualche settimana fa.
Ricordo di aver visto proprio quel Redmi a Las Vegas in mano ad Emanuele Cisotti di SmartWorld ed era estremamente “laggoso”, seppur sopra ci fosse installata pochissima roba. Mi sembra assurdo pensare che lo stesso SoC sia montato a bordo di questo Nothing (3a) e che qui sembri quasi una soluzione di fascia medio-alta.
Ok, qui abbiamo delle memorie UFS 3.1 più rapide del Redmi (ma identiche al Realme), la RAM è LPDDR4x ma non sono aspetti che fanno tutta questa differenza. Qui entra in gioco infatti l’ottimizzazione di Nothing che come sempre “fa miracoli”.
Potete chiedere conferma ai possessori dei Nothing (1) o dei CMF Phone 1 che vi garantiranno di come, seppur quegli smartphone montino SoC vecchiotti e non prestanti, vadano ancora alla grande rispetto ai loro competitor.
Citando Nothing stessa “Life isn’t about numbers, it’s about experiences” e trovo questa frase perfettamente azzeccata (in mezzo ad un mare di citazioni spesso buttate lì per puro marketing). Sulla carta lo Snapdragon 7S Gen 3 non è niente di che, ma grazie alle ottimizzazioni va da dio!
Nothing dichiara che questa versione è “turbo-caricata” di ottimizzazioni dedicate per più di 440 task quotidiani testate più volte in laboratorio. Scindendo il marketing dalla realtà quello che possiamo toccare con mano è uno smartphone sempre reattivo, fluido, con delle animazioni chirurgiche per quanto precise e con quindi la sensazione di avere un top di gamma tra le mani, ma ad un terzo del prezzo.
All’interno della riprova di CMF Phone 1 di due settimane fa vi raccontavo proprio di questa sensazione e qui è ancor più amplificata. Davvero bravi anche perché come vedremo in seguito gli aggiornamenti costanti e repentini che vengono rilasciati puntano a mantenere questa soluzione di fluidità, dove spesso su altri brand pian piano si va a peggiorare.
BATTERIA E RICARICA
Purtroppo lato batteria non abbiamo quel passo in avanti sperato che potevano essere delle batterie al carbonio-silicio, una ricarica più rapida o una ricarica wireless. La batteria dei Nothing (3a) è sempre da 5000mAh ed ha una ricarica da 50W via cavo con supporto PD 3.0.
Anche qui però le specifiche tecniche non ci raccontano tutto: i 5000mAh di questo Nothing (3a) sono divinamente ottimizzati. Nel mio uso quotidiano ho sempre concluso i quasi due giorni di autonomia senza intoppi, nelle giornate più stress sono arrivato a sera con il 30%. Ho provato svariati test estremi, uno di questi è stato un test di streaming su chrome in 4K con flusso dati 4:2:2 10-bit 150mbps intervallato nell’arco di 24h (per evitare surriscaldamenti eccessivi e dannosi), raggiungendo comunque le 5h40min di display attivo con circa 70 GB di dati consumati.
Facendo svariati test con (3a) e (3a) Plus affiancati abbiamo notato lo stesso identico consumo, ovviamente. L’unica discriminante fra le due varianti può essere la fotocamera: quella del Pro consuma ovviamente di più, quindi se usata a lungo può portare a drain maggiori.
Nothing dichiara comunque che dopo 1200 cicli di ricarica la batteria mantenga ancora una capacità del 90%. Dato difficile da verificare ma che sarebbe sorprendente. Significherebbe avere una batteria ancora performante dopo 3/4 anni di utilizzo. Stentiamo a crederci ma sarebbe tantissima roba.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE ED AGGIORNAMENTI
Nothing (3a) sancisce l’ingresso dell’azienda londinese nel mondo dell’Intelligenza Artificiale. Fino ad oggi avevamo visto timidi tentativi come ChatGPT al posto di Google Assistant, come feature accessoria, ma poco di più. Qui invece viene inserito un tasto sulla scocca dedicato ad una nuova funzione e IA “proprietaria”: Essential Key & Essential App.
Ma come funziona questa nuova chicca software ed il tasto dedicato? Facile: con un click “catturiamo” uno screenshot, al quale possiamo allegare un vocale o meno. Lo screenshot catturato tramite l’Essential Key verrà mandato nell’Essential Space.
Con un click prolungato dell’Essential Key possiamo registrare una nota vocale, associata o meno a quello che stiamo osservando. Ciò ovviamente può essere fatto anche mentre siamo all’interno dell’app fotocamera, nel caso ad esempio stessimo inquadrando un paio di scarpe che vogliamo acquistare e volessimo salvare un reminder su dove le abbiamo viste, il colore o simili.
Con un doppio click del tasto entriamo invece all’interno dell’Essential Space, dove vengono immagazzinati questi screenshot e note vocali, o entrambe le cose assieme. Qui dentro c’è una intelligenza artificiale che elabora il contenuto che abbiamo inviato e crea dei riassunti, riepiloghi e nel caso ci fosse qualche appuntamento viene automaticamente creato un promemoria.
Ho fatto in questo caso due simulazioni: in una nota vocale ho detto che l’8 Maggio avrei voluto acquistare dei biglietti per il circo ed è stato correttamente creato un promemoria “Acquistare biglietti del circo” per le 09:00 dell’8 Maggio.
Ho poi fatto uno screenshot ad un manifesto (finto) dove c’erano a vista le date del circo e l’orario di apertura. Nell’audio collegato ho solo chiesto se mi fosse ricordato l’acquisto. L’evento era riportato tra il 20 ed il 25 Giugno, lui mi ha impostato un promemoria per il 18 giugno, qualche giorno prima, per acquistare i biglietti. Ha anche salvato l’evento con il nome mostrato nello screenshot con orario e date corretti.
Non parliamo di una funzione rivoluzionaria e vorremmo vedere un funzionamento così fluido e semplice anche su Google Gemini, al momento un po’ più impostato, ma in ogni caso è una aggiunta gradevole. Per chi come me è solito fare una miriade di screenshot è un buon modo per organizzarli e ricordarsi anche il perché si era fatto un determinato screenshot.
Per il resto la NothingOS integra anche il Cerchia & Cerca che però ad onor del vero era già arrivata anche sui precedenti Nothing (2a). Già perché Nothing aggiorna, molto e bene, anche i device non più attualissimi, ma di questo ne abbiamo ampiamente parlato nella riprova del CMF Phone 1.
Vi accenno soltanto alla politica di aggiornamento: 3 Major garantiti e 6 anni di patch e migliorie varie. Già perché fino ad oggi Nothing ha aggiornato quasi una volta al mese i propri device, ha portato i major update in tempo e ha migliorato mese dopo mese tutti i propri device, mantenendo le ottime prestazioni e migliorando le fotocamere.
Si può sempre scegliere tra il tema Bianco & Nero della NothingOS o quello classico di Android. Ci sono sempre più widget, come quello che ci permette di videogiocare a Snake o quello nuovo per i Podcast News. Ora la sezione dei toggle rapidi e la lock screen è totalmente personalizzabile. Insomma è un telefono che si può personalizzare tantissimo ma senza inficiare sulle prestazioni!
CONCLUSIONI E PREZZO
Cosa dire in conclusione di questo Nothing (3a)? Per 349€, l’esatto stesso prezzo del Nothing (2a) e 100€ in meno del (2a) Plus direi che è un ottimo affare! La cosa che apprezzo è che questo è il listino ed è già un buon prezzo. Non ci sono bundle con cianfrusaglie tecnologiche buttate dentro, non ci sono listini gonfiati per far sembrare le offerte appetibili. Nothing seppur piccola si dimostra una azienda seria e di “posizionamento elevato”.
I 399€ per la variante 12/256GB sono ottimi, forse ancor di più preferibili (per la RAM). Ad oggi vi anticipo che i 479€ della variante Pro sono più difficili da digerire. Ok le foto strizzano l’occhio ai top di gamma.. ma ne avete davvero bisogno? Io vi risponderò nel video di prossima settimana!
Resta il dubbio della eSIM che speriamo di svelare al più presto. Bellissime le nuove colorazioni mentre i Glyph ormai son finiti un po’ nel dimenticatoio. Con ben sei anni di aggiornamenti questi Nothing (3a) rischiano di far fuori gran parte della competizione su questa fascia di prezzo, anche Samsung e Google che in genere svettavano proprio per quel discorso.
E voi, come li avete trovati? Vi piacciono? Cosa avreste migliorato? Io per la prossima generazione mi auspico delle dimensioni più contenute, una batteria silicio carbonio, una fotocamera principale rinnovata ed una selfie alla pari della variante Plus e Pro. Bene comunque Nothing.. ora manca un top di gamma!


<!–
–>
VOTO: 9
Se la eSIM verrà confermata, come scritto sui documenti ufficiali Nothing, ci troviamo di fronte ad uno smartphone eccezionale per il prezzo richiesto. I suoi competitor partono da listini decisamente più alti. Certo, alcuni di essi poi vanno in super sconto, ma anche a pari prezzo questo Nothing ha una ottimizzazione unica, delle fotocamere ottimizzate e performanti, un bel display, tanti aggiornamenti e di buon livello e una funzione AI unica e ben studiata, non il solito copia e incolla di Google Gemini! In un mondo di smartphone tutti uguali va premiata l’originalità.
VIDEO
[embedded content]