Durante il Mobile World Congress 2025, svoltosi a Barcellona, abbiamo avuto la fortuna di provare in anteprima il nuovo Samsung Galaxy A56 5G. Circa quattro ore nelle quali lo abbiamo sfruttato per scattare un bel po’ di foto per i nostri social, testare il display sotto la luce diretta del sole, provare le nuove funzioni di intelligenza artificiale e più che altro valutare il nuovo design e materiali.
Samsung Galaxy A56 arriverà in commercio per un prezzo di 499€ nella variante 8/128GB e 549€ per la 8/256GB. Durante i primi giorni di commercializzazione si potrà acquistare la versione 256GB allo stesso prezzo della 128GB. Ci sarà poi un ulteriore sconto del 5% con il coupon GALAXY4U ed ancora un extra sconto del 5% se si paga con Samsung Pay.
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Considerando quindi tutti gli sconti si arriva a circa 450€ per la 8/256GB. Un buon prezzo ma nulla di eclatante, in linea con i competitor e a volte poco superiore se pensiamo al recente Nothing (3a).
Galaxy A56 ha infatti l’arduo compito di rivaleggiare in una fascia media che è sempre più competitiva e ricca di prodotti che fra fotocamere, batterie e display strizzano l’occhio ai top di gamma. Samsung si gioca la carta dei sei anni di aggiornamenti garantiti, con praticamente sei major update inclusi.
Ben sappiamo che Samsung aggiorna bene e regolarmente (escluso il clamoroso ritardo di Android 15 e OneUI 7 su tutta la gamma ad esclusione degli S25), ma ormai anche la competizione si sta avvicinando. Nothing aggiornerà per sei anni (ma solo tre major) mentre Realme aggiornerà per cinque anni sia includendo i major che le patch varie.
ESTETICAMENTE UN PASSO AVANTI
Galaxy A56 è finalmente uno smartphone “snello” e gradevole da impugnare, toccare ed utilizzare. Sia A54 che A55 davano l’idea di essere tozzi, pesanti, goffi, con delle cornici attorno al display troppo presenti ed uno spessore dello smartphone non indifferente.
Il nuovo modello migliora su tutta la linea: il vetro posteriore trattiene meno sporco, il frame continua ad offrire un ottimo grip, le cornici attorno al display si sono ancor più ridotte ma ciò non significa rinunciare ad uno smartphone resistente, ben costruito e pensato per resistere nel tempo. Come certificazione ci fermiamo all’IP67.
Anche in questo caso c’è chi fa meglio, basti pensare a tutti i medio gamma cinesi con certificazioni IP69 e standard militari MIL-STD-810H.
Resta l’estrusione sul frame che incorpora il tasto di accensione ed il bilanciere del volume, tratto ormai caratteristico di questa linea di prodotti. Il display aumenta di dimensioni, andando a sfruttare lo spazio risparmiato dalla riduzione delle cornici, passando ora ad un quasi 6.8 pollici e ovviamente sempre di tipologia superAMOLED.
Sparisce il cerchietto argentato, poco gradevole, attorno alla selfie camera, mentre le tre fotocamere posteriori ora sono annegate all’interno di una protezione in plastica posta sopra di esse. Ad un primo sguardo sembra essere una soluzione identica a quella osservata con i “ring” di Galaxy S25 che tanto hanno fatto discutere.
IL DISPLAY PIU’ GRANDE E LUMINOSO
Il display di Galaxy A56 non solo diventa più grande (e con delle cornici ridotte) ma anche decisamente più luminoso. Passiamo dai 1000 Nit della precedente generazione ai 1200 Nit di quella attuale. Può sembrare un dato indifferente ma nella realtà dei fatti potremmo dire che i 1200 Nit sono il compromesso migliore tra buona visibilità sotto la luce diretta del sole ed un consumo energetico non eccessivo. I Galaxy S25 si assestano attorno ai 1400 Nit effettivi.
Questi dati in Nit appena citati non sono quelli riguardanti l’HDR sfruttabile tramite i nuovi pannelli AMOLED di Samsung. In quei casi, in piccoli spot del display, potrete raggiungere luminosità ben più ampie. Il display è protetto da un vetro Gorilla Glass Victus+, lo stesso che troviamo anche sul retro di questo Galaxy A56. Il refresh rate è massimo a 120Hz ma probabilmente non ci troviamo di fronte ad un pannello LTPO.
EXYNOS VS SNAPDRAGON
Il nuovo Galaxy A56 ha a bordo un nuovo Exynos 1580 con GPU Xclipse 540. Parliamo di una soluzione simile nella CPU allo Snapdragon 7S Gen 3, ma poco più potente. Anche la GPU è preferibile all’Adreno 810.
L’unico aspetto critico, che possiamo evidenziare per ora, è come questo A56 con Exynos ha un Bluetooth 5.3 mentre l’A36 più economico ma con Snapdragon ha un Bluetooth 5.4. Perché? Il Wi-Fi è in entrambi di tipo 6 e dual-band.
Dai primi test abbiamo in ogni caso notato una buona reattività ed uno smartphone non molto prono a scaldare. Ovviamente dovremo fare test più approfonditi e che possano mettere sotto stress anche il modem Samsung, spesso vero tallone d’achille delle soluzioni Exynos.
Attenzione alle memorie: sui nuovi Galaxy A56 troviamo delle UFS 3.1 mentre sull’A36 delle 2.2. Insomma ci sono pro e contro nell’uno e nell’altro, ma ci saremmo aspettati un A56 migliore in tutto! In ogni caso l’Exynos 1580 è molto più potente dello Snapdragon 6 Gen 3 che troviamo a bordo dell’A36.
BATTERIA E RICARICA
Potrebbe far storcere il naso ad alcune persone ma anche i nuovi medio di gamma Galaxy montano una “classica” batteria da 5000mAh agli ioni di litio. Niente nuove tecnologie al silicio-carbonio che avrebbero potuto far lievitare le capacità a 5500/6000mAh.
Attenzione però perché un netto miglioramento c’è e potrebbe addirittura stupirvi: Galaxy A56 ha una nuova ricarica rapida a 45W. Neanche i Galaxy S25 hanno una ricarica così rapida! L’autonomia ci è sembrata buona, in linea con la precedente generazione, ma andrà testata in modo più approfondito! Ricarica wireless ovviamente assente.
SEI ANNI DI AGGIORNAMENTI
Samsung Galaxy A56 supporterà sei anni di aggiornamento. Non solo patch di sicurezza ma anche major update, a differenza dei Nothing (3a) dove i major garantiti sono soltanto per tre anni. Se uniamo questa politica di aggiornamento alle tante chicche software a disposizione sulla nuova OneUI 7 ed Android 15 otteniamo uno dei migliori medio gamma da questo punto di vista.
La OneUI 7 non sembra avere problemi a girare, grazie alle buone prestazioni dell’Exynos 1580. L’unica cosa che perdiamo rispetto ai top di gamma è la DeX mode desktop, una funzione piuttosto marginale per questa tipologia di prodotti e fascia di prezzo.
L’intelligenza artificiale è ovviamente la protagonista con le solite funzioni di Gomma Magica, Best Face, Custom Filters, Smart Suggestion, Auto Trim e AI Select. Le funzioni a disposizione sembrano quindi ridotte rispetto a quelle degli S25 ma a conti fatti c’è tutto quello che serve e potrebbe ricercare l’utente interessato ad uno smartphone di fascia media.
LE FOTOCAMERE, IL PREZZO E LA CONCORRENZA
Samsung Galaxy A56 non mostra particolari migliorie sul comparto fotografico. La fotocamera principale, la macro e la ultrawide sono le stesse della precedente generazione. Quello che cambia è la selfie camera, ora da 12 megapixel e più ottimizzata per foto definite. I video rimangono in 4K/30fps sia con la principale che per la selfie camera.
Le foto sembrano convincenti, la fotocamera principale d’altronde è sullo stesso livello di quella di Galaxy S25. Anche gli scenari con alte luci da una parte e basse ombre dall’altra sono gestite molto bene dal software di scatto. Chiaramente questo ha anche un prezzo: i colori ogni tanto risultano evidentemente vividi e i dettagli, quando si zooma, si perdono a favore di un bilanciamento generale (che però alla fine della fiera non soddisfa molti utenti).
I selfie invece hanno avuto un bel miglioramento. Son quasi da smartphone top di gamma, quasi inconfondibili da un S25. Manca la modalità Cinema creativa avanzata nel caso dei video. La fotocamera macro è pressoché inutile, sarebbe stato bene vedere un teleobiettivo 2X o 3X al posto di questa fotocamera secondaria.
D’altronde anche competitor come Realme 14 Pro+ e Nothing (3a), gli ultimi due che abbiamo provato e con un costo inferiore ai 400€, montano fotocamere secondarie di alto livello. Certo, parliamo di brand emergenti che hanno ancora la necessità di puntare tutto sull’hardware, ma tutto sommato anche il software è sempre più competitivo.
IL PREZZO E’ GIUSTO?
Non molto, se parliamo del listino. Molto più a fuoco se analizziamo già tutte le offerte iniziali. Per 450€ il 256GB è un buon acquisto per chi cerca uno smartphone equilibrato, con una delle migliori assistenze, un software curato ed aggiornato e tutto sommato anche un bel display e autonomia convincente.
Da menzione il futuro street price: questo A56 diventerà sicuramente un acquisto ottimale appena avremo degli sconti attorno ai 350/400 euro come accaduto con l’A55!
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(aggiornamento del 06 marzo 2025, ore 03:57)