
Xiaomi sta intensificando i propri sforzi nello sviluppo di SoC per smartphone proprietari: secondo il noto leaker Jukanlosreve, la società avrebbe istituito una nuova divisione chiamata Xring e le avrebbe assegnato addirittura oltre 1.000 dipendenti. L’iniziativa potrebbe essere annunciata pubblicamente già nel corso di questo mese, ma è possibile che la società opti per configurarla come un’azienda più o meno indipendente, per evitare di fare la stessa fine di Huawei.
La fonte dice di aver visto un prototipo di chip Xring funzionante già un paio di mesi fa, e che tale prototipo sarebbe pressoché identico al modello finale. Il chip sarebbe realizzato su processo produttivo di classe 3 nm, e qui il mistero si intensifica un po’ – pare che Xiaomi abbia una fonderia propria. Benché non si sappia nel dettaglio con quali tecnologie e macchinari operi, proprio questo fatto potrebbe essere la ragione per cui Xring opererà in modo indipendente da Xiaomi – sostanzialmente per attirare il meno possibile le attenzioni esterne, in particolare gli USA.
Forwarded message:
——————————These days, a lot of people online are expressing skepticism about Xring. [Just observing for now.]
Let me share something I know: I actually saw a prototype around the end of March. The system was basically identical to the final version — the…
— Jukanlosreve (@Jukanlosreve) May 4, 2025
Se è vero che allo stato attuale la fonderia leader del mercato è la taiwanese TSMC, questa fa affidamento su tecnologie americane (e macchinari costruiti in Europa, l’olandese ASML, che è l’unica al mondo a realizzare quelli per la cosiddetta tecnologia EUV, o Extreme Ultraviolet). Ciò pone sostanzialmente gli USA in controllo dei processi produttivi di semiconduttori più avanzati al mondo. Xiaomi ha tutto l’interesse a evitare di trovarsi nella stessa posizione di Huawei, che è sostanzialmente stata costretta a rinunciare al mercato smartphone globale.