
Samsung e i ricercatori del reparto APL (Applied Physics Laboratory) dell’università del Maryland Johns Hopkins hanno annunciato negli scorsi giorni di aver scoperto una nuova tecnologia di raffreddamento che potrebbe avere un impatto significativo su moltissime tipologie di prodotto, dai frigoriferi ai condizionatori.
Questa tecnologia definita termoelettrica a stato solido è quantomeno un’alternativa valida a quella tradizionale basata sulla compressione dei fluidi come il freon, e viene paragonata, come potenziale di scalabilità, all’impatto che hanno avuto le batterie agli ioni di litio, che al giorno d’oggi alimentano dai piccoli dispositivi di elettronica di consumo (smartphone, smartwatch) alle batterie dei veicoli elettrici, addirittura.
La tecnologia viene definita con l’acronimo CHESS (Controlled Hierarchically Engineered Superlattice Structures); con la nuova iterazione, i ricercatori sono riusciti a ottenere un +100% di efficienza rispetto ai materiali termoelettrici tradizionali, quantomeno a temperatura ambiente. Questo è valutando solo e soltanto i materiali; una volta integrato tutto quanto in un sistema di refrigerazione completo, i guadagni calano un po’ ma rimangono significativi – più o meno un +75% a livello di dispositivo e un +70% a livello di sistema completo.
Queste sottilissime pellicole richiedono peraltro pochissimo materiale per funzionare, rappresentando un passo avanti significativo anche a livello ecologico. È interessante osservare che il materiale è stato prodotto con gli stessi metodi e macchinari (MOCVD, ovvero metal-organic chemical vapor deposition) che vengono impiegati anche per la fabbricazione di LED e pannelli solari.
Purtroppo siamo ancora a livelli di ricerca accademica; ci vorrà diverso tempo, prevediamo, prima che sistemi del genere arrivino sul mercato.