La genetica dell’invecchiamento e delle malattie rare, la diagnosi prece dei tumori per mezzo delle biopsie liquide: sono alcuni dei campi di frontiera per una medicina di precisione sempre più disegnata sul singolo individuo e sui quali punta la rete italiana Bbmri.it (Biobanking and Biomolecular Resources Research Infrasctucture of Italy), che riunisce le biobanche, ossia collezioni di campioni biologici, come tessuti, cellule, Dna e mmagini per la diagnosi cui sono associati dati epidemiologici, clinici e di ricerca.
Un compito che la rete si propone di affrontare anche grazie a 5 nuovi gruppi di ricerca, come è emerso nel convegno dedicato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) al nodo nazionale della infrastruttura di ricerca europea delle biobanche e delle risorse biomolecolari (Bbmri-Eric).
Per il presidente del Cnr, Massimo Inguscio, “a 5 anni dalla creazione di questa infrastruttura il bilancio è positivo e dimostra come il Cnr sia un luogo di intersezione dei saperi”. Sono 91 le biobanche italiane distribuite su tutto il territorio nazionale, utilizzate da oltre 290 gruppi di ricerca di Cnr, università e istituti di ricerca e cura a carattere scientifico.
“Le biobanche sono essenziali nella sfida della medicina di precisione”, ha spiegato la coordinatrice dell’infrastruttura, Marialuisa Lavitrano. “Per realizzare appieno le promesse della medicina personalizzata, il cui obiettivo è offrire a ciascun malato la migliore cura possibile, è, infatti, necessario – ha concluso – avere accesso a grandi numeri di campioni e dati di qualità”.