Per diffondere la consapevolezza del rischio sismico e la cultura della prevenzione, a partire dalle scuole, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha istituito la prima Giornata nazionale dei terremoti: la celebra il 20 gennaio, aprendo le porte della sua sede centrale, a Roma.
“Abbiamo voluto questa giornata perché ci sia un momento di riflessione e informazione ogni anno, per non dimenticare i terremoti ed essere consapevoli che torneranno” ha detto all’ANSA il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni. “L’Italia – ha aggiunto – ha una alta pericolosità sismica molto diffusa, ma mancano la memoria storica e una cultura dei rischi naturali, compresi quelli relativi ai vulcani”. E’ necessario conoscere i rischi e ricordare gli eventi che hanno colpito il territorio, per imparare a conviverci e a mettere in atto un percorso culturale di prevenzione.
Al tal fine l’Ingv “mostrerà ai cittadini le attività scientifiche dell’Istituto, soprattutto quelle che hanno ricadute sociali” e sono previsti anche laboratori destinati a bambini e ragazzi. Lo scopo, ha proseguito il presidente dell’Ingv, è “sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di studiare i rischi naturali, in modo che il singolo cittadino si chieda se casa, luogo di lavoro, scuole ed edifici pubblici siano antisismici e costruiti in un luogo sicuro”. In pratica si punta a “far crescere nella popolazione la consapevolezza del rischio sismico e quali sono gli strumenti per mitigarlo e prevenirlo”.