L’ha ideato uno studente dell’Università di Bolzano.
Manuel Immler è uno studente della Libera Università di Bolzano preoccupato per «le conseguenze eco-sociali» di un’economia modellata sull’idea di una crescita infinita e, pertanto, estremamente vorace di risorse.
Per la tesi di laurea magistrale ha deciso di guardarsi attorno partendo dalla propria casa, individuando quegli oggetti che sono prodotti in maniera dispendiosa – ossia causando un elevato consumo di risorse – e provando a pensare «come progettare prodotti e merci in modo tale che i loro effetti dannosi possano essere minimizzati», riducendo il consumo di energia, il trasporto e i rifiuti.
È nato così Pinomixer da cucina multifunzione che non richiede elettricità, è prodotto con l’uso di materiali locali (il corpo è in legno, la base e l’interno sono in acciaio) ed è progettato per durare a lungo.
Si aziona a manovella e dispone di tre diverse marce per ottenere comodamente diverse velocità (da 50 a 1000 giri al minuto), in modo da adattarsi ai diversi compiti una volta che vengono montati i diversi accessori: una velocità sarà più adatta a montare a neve gli albumi, un’altra a impastare e via di seguito.
Nel progettare Pino, Immler ha pensato anche a curare l’estetica: ha quindi ideato un design che vuol essere «senza tempo», ma ha anche pensato di rendere intercambiabili le parti in legno per adattarsi al mutamento dei gusti che avviene negli anni.
Per la presentazione della tesi, di Pino è stato prodotto un prototipo perfettamente funzionante, costruito nelle officine dell’Università. Non si sa ancora se da tutto ciò nascerà un progetto commerciale.
Di seguito, il video di presentazione e alcune immagini.
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