Tra le proposte per alleggerire l’atmosfera di una parte almeno dell’anidride carbonica – la CO2 – che disperdiamo in aria ce n’è una che vorrebbe aspirare l’anidride carbonica dall’atmosfera, senza spendere troppa energia, e trasformarla in un polimero per imballaggi e abbigliamento.
Il trucco è la molecola ad elica di un polimero di coordinazione (PCP) composto da ioni (atomi o molecole elettricamente carichi) di zinco metallico. Questi ioni sono in grado di catturare molecole di anidride carbonica con un’efficienza di almeno 10 volte superiore rispetto a tutti gli altri materiali messi a punto per simili operazioni. In più, il sistema è riutilizzabile – e dopo 10 cicli di reazioni lavora ancora alla massima efficienza.
«Abbiamo progettato e messo a punto un polimero poroso che ha un’alta affinità con le molecole di anidride carbonica», spiega il chimico dei materiali Ken-ichi Otake (Università di Kyoto), ricercatore che ha contribuito studio pubblicato su Nature Communications. Da tempo si studiano e sperimentano tecnologie e processi per la cattura di anidride carbonica dall’aria, ma il problema è che richiedono molta energia: al contrario, in questo caso è la struttura del nuovo materiale a favorire la cattura di CO2, come una sorta di aspirapolvere.
Fatto il suo lavoro, il materiale può essere ripulito e riutilizzato oppure riciclato e trasformato in molecole complesse (polimeri) per produrre poliuretano, a sua volta usato per abbigliamento, imballaggi, elettrodomestici e una varietà di altre cose.
Altre strade. All’inizio del 2019 ricercatori del Royal Melbourne Institute of Technology (RMIT, Australia) hanno presentato un metodo per trasformare l’anidride carbonica in carbone con una reazione chimica che utilizza il cerio. Sempre quest’anno, un team di ricercatori della Rice University (Usa) ha sviluppato un dispositivo per trasformare l’anidride carbonica in combustibile liquido.
Tutte ottime idee… che si aggiungono alle tante che ancora necessitano di investimenti e sperimentazioni a più ampia scala per verificare il loro effettivo potenziale.