Il montante disprezzo verso la plastica sta spingendo sempre più aziende a inventarsi nuove soluzioni per sostituire l’odiato materiale con alternative eco-compatibili, nell’ottica di fare del bene all’ambiente e alla propria immagine.
Stroodles è un’azienda britannica con un debole per l’Italia, e proprio a una specialità italiana s’è ispirata per trovare un proprio sostituto della plastica: la pasta.
Con acqua e farina di grano duro – gli ingredienti della pasta, appunto – ha creato delle cannucce (la cui produzione avviene nel nostro Paese) che permettono di mandare in pensione le alternative in plastica e dopo l’uso si possono anche mangiare: sono adatte anche ai vegani, mentre chiaramente non sono indicate per chi è intollerante al glutine.
Le Stroodles in sé non hanno sapore, a parte un lieve retrogusto di amido; chi trova strano mangiare la cannuccia una volta finita la bibita (anche perché di regola la pasta si consuma cotta) può semplicemente gettarla nell’umido, dove si decomporrà completamente nel giro di alcuni giorni.
L’azienda afferma che le sue cannucce di pasta sono più robuste di quelle tradizionali e, immerse in un liquido freddo, durano più di un’ora senza ammollarsi. L’importante è non usarle in un liquido bollente, o si otterranno dei bucatini.
L’adozione delle cannucce di pasta in luogo di quelle di plastica fa bene all’ambiente anche in altri modi: Stroodles dona infatti una parte del ricavato delle vendite a Ocean Plastic, organizzazione che si occupa di eliminare i rifiuti di plastica.
Inoltre le cannucce che prima del confezionamento si rivelano imperfette vengono scartate e donate a City Harvest, che si occupa di ridistribuirle alle organizzazioni caritative come alimento.
Le Stroodles si possono ordinare direttamente dal sito ufficiale: una confezione da 12 cannucce costa 3,49 sterline (circa 4 euro) e una da 100 costa 12,99 sterline (circa 15 euro), mentre per gli ordini importanti (più di 1.000 pezzi) bisogna scrivere all’indirizzo email info@stroodles.co.uk.