Lo spazio europeo può contare su un finanziamento di 14,4 miliardi di euro per i prossimi tre anni, ossia circa due in più del previsto. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Jan Woerner, al termine della Conferenza ministeriale Space19+, che ha riunito a Siviglia i rappresentati di tutto gli Stati membri dell’Esa. “Sono felice”, ha detto Woerner, per il quale “lo spazio unito d’Europa” è una realtà.
L’Italia continua a essere il terzo partner dell’Esa in termini di contributi, con 2,282 miliardi pari al 15,9%. E’ preceduta dalla Germania, che con 3,294 è il principale contributore al budget dello spazio europeo (22,9%), e dalla Francia, seconda con un contributo di 2,664 miliardi (18,5%).
Dettaglio dei contributi degli Stati membri dell’Esa (fonte: ESA)
Dei 14,4 miliardi a disposizione dello spazio europeo, la maggior parte sono destinati all’osservazione della Terra, con 2,541.”Ci chiediamo – ha detto Woerner – che cosa possiamo fare dallo spazio per la società, per le industrie europee e per le università, che cosa possiamo fare per l’ambiente, sempre più minacciato? A tutte queste domande vogliamo rispondere con fatti”, ha aggiunto riferendosi ai servizi e ai dati che i satelliti per l’Osservazione della Terra possono fornire. Il trasporto spaziale, con l’assegnazione di 2,238 miliardi, è la seconda voce nel programma di investimenti degli Stati membri dell’Esa, che comprende i programmi di sviluppo per la famiglia dei lanciatori europei, della quale presto entreranno a far parte Vega C, quest’ultimo costruito in Italia dalla Avio, e Ariane 6, i cui motori sono basati sulla tecnologia del motore di Vega. Rientra in questo settore anche la futura navetta europea Spacerider, in grado di rientrare a Terra.
Distribuzione di finanziamenti per aree (fonte: ESA)
L’esplorazione umana e robotica è la terza voce degli investimenti spaziali europei, con 1,953 miliardi. Molto importante anche l’investimento per l’attività scientifica, che rientra nei programmi obbligatori dell’Esa e che per questo, a differenza degli altri programmi, può contare su un investimento quinquennale pari a 1.671 miliardi per tre anni, più 1,152 per altri due anni.
I programmi scientifici obbligatori dell’Esa (fonte: ESA)