PaperTale sorveglia ogni aspetto della produzione, dal rispetto dell’ambiente a quello della dignità dei lavoratori.
Per chi cerca di vivere in maniera rispettosa dell’ambiente e di utilizzare soltanto prodotti realizzati senza aggredire impietosamente le risorse naturali o sfruttare i lavoratori la vita non è sempre facile.
Come si può, per esempio, sapere se i materiali adoperati per quella giacca così elegante sono davvero sostenibili, o se le condizioni di lavoro in fabbrica tengono conto della dignità umana degli operai?
Grazie a PaperTale. Ideata dallo svedese Bilal Bhatti, che per 15 anni ha raccolto testimonianze sulle ingiustizie e le vere e proprie atrocità che si compiono nel campo della moda, è uno smart tag (consultabile dalla relativa app) che permette di seguire ogni fase della produzione, dalla raccolta dei materiali fino al trasporto finale.
Ovviamente, PaperTale richiede la collaborazione dell’intera filiera, che deve fornire puntualmente tutte le informazioni a mano a mano che il processo avanza.
Chi vuole partecipare al progetto si registra e verifica che il passo di sua competenza si svolga nel pieno rispetto dell’etica, indipendentemente da chi cura il passo precedente e quello successivo dell’intera catena produttiva: in questo modo si dovrebbe riuscire ad avere una fotografia il più reale possibile di quanto davvero accade.
Con questi dati, PaperTale calcola l’impronta ambientale del prodotto finito, comprensiva di utilizzo dell’acqua, delle immancabili emissioni di anidride carbonica e delle ore di lavoro di ogni operaio, per potersi accertare che la paga sia dignitosa.
Ogni lavoratore che partecipa al prodotto, poi, ha pieno accesso a questi diari (tramite un’apposita postazione sita all’interno della fabbrica, o dal proprio smartphone) per garantire che nessuno menta sulle informazioni immesse, che vengono conservate e gestiti appoggiandosi alla tecnologia blockchain al fine di evitare la manipolazione dei dati e ottenere una maggiore trasparenza.
Gli acquirenti del prodotto finito possono rendersi conto di tutto ciò facendo tramite l’app una scansione dello smart tag presente sul capo finito e, sempre attraverso l’app, possono anche inviare delle mance ai lavoratori o contribuire a programmi di crowdfunding per il sostegno di iniziative volte ad aumentare il tasso d’istruzione, per gli operai stessi o i loro figli.
Quello qui descritto è l’ideale che PaperTale si prefigge di realizzare. Per diventare realtà si affida a una raccolta fondi su Kickstarter; se avrà successo, la produzione di smart tag e app avrà inizio a gennaio.