Aggiornamento 12/12:
Sony ha avviato la distribuzione dell’aggiornamento ad Android TV 9 Pie anche in Europa. Si procederà come di consueto a scaglioni a partire da ieri, 11 dicembre 2019. Tutte le informazioni sono disponibili sulla pagina ufficiale del sito italiano. I cambiamenti introdotti sono i seguenti:
- Apple AirPlay / HomeKit sono ora supportati.
- Supporto integrato di Dolby Atmos tramite gli speaker integrati del TV.
- Menu Impostazioni rapide rinnovato e menu Impostazioni semplificato.
- Risoluzione dei problemi di riproduzione di contenuti Netflix in 4K UHD (Ultra Alta Definizione) o Dolby Vision quando ci si collega a delle cuffie Bluetooth A2DP.
- Risoluzione dei problemi audio durante la riproduzione di formati audio specifici con ARC e migliore compatibilità generale con alcuni dispositivi ARC.
Articolo originale – 03/12/2019
Sony ha avviato la distribuzione dell’aggiornamento che porta Android 9 Pie su alcuni Android TV della gamma 2018 e 2019. Il nuovo firmware aggiunge anche il supporto a AirPlay, HomeKit e Dolby Atmos, come era stato annunciato a inizio anno al CES 2019. Si comincia, come accade solitamente in questi casi, con gli Stati Uniti, per poi proseguire a scaglioni con il resto del mondo e quindi anche con l’Europa e l’Italia. I televisori che riceveranno l’aggiornamento sono i seguenti:
Android TV 2018
Android TV 2019
Sony ha apportato alcune modifiche ai menu e all’interfaccia, tutte descritte nelle pagine ufficiali disponibili per la gamma 2018 e 2019. Le novità introdotte sono invece le seguenti:
- Aggiunto il supporto per AirPlay 2 e HomeKit. É ora possibile inviare video, musica, foto e giochi in streaming da iPhone, iPad o Mac.
- Integrato il supporto al Dolby Atmos tramite gli speaker dei TV.
- Le applicazioni Video, Album e Musica sono state combinate con l’app Media Player. (solo modelli 2018)
- Aggiunto il supporto ai video in HEVC a 100/120 Hz visualizzati tramite USB (solo modelli 2018).
Al momento non è stata indicata una data per l’avvio della distribuzione in Europa. Generalmente è bene considerare alcune settimane di ritardo – in altri casi le tempistiche sono stata anche più lunghe.