Arriva il Sì della Camera alla legge di Bilancio 2020, un provvedimento da 32 miliardi di euro che interviene sulle politiche fiscali, sulla sanità, sull’ambiente e introduce nuove micro-tasse. Non mancano le polemiche nell’opposizione per il testo, arrivato, di fatto, blindato a Montecitorio
(foto: Fabio Cimaglia / LaPresse)
Con 334 sì, 232 no e quattro astenuti la Camera ha votato, senza modifiche, la fiducia al testo della legge di Bilancio. Il provvedimento, che aveva già ottenuto la fiducia al Senato, era stato licenziato lo scorso sabato dalla commissione Bilancio di Montecitorio. Il governo aveva poi chiesto, senza modificarlo, la fiducia alla Camera. Una decisione necessaria a chiudere i lavori evitando così lo spettro dell’esercizio provvisorio, ma generando moltissime proteste fra le fila delle opposizioni. Il disegno di legge (Ddl) originale era stato approvato lo scorso 15 ottobre dal Consiglio dei ministri (Cdm) “salvo intese”. Il via libera definitivo è atteso per stasera, dopo che si saranno espletate le procedure di esame della nota di variazione al Bilancio e la discussione degli ordini del giorno.
Perché il testo era blindato?
Le lamentele si sono focalizzate sull’impossibilità di modificare il testo nel passaggio a Montecitorio, dove di fatto è arrivato blindato dopo la fiducia al Senato di martedì scorso. Tradotto: tutte le ultime modifiche sono state apportate a Palazzo Madama, mentre la Camera lo ha solo votato. Questo è avvenuto per la ristrettezza dei tempi e per non incorrere, appunto, nell’esercizio provvisorio di bilancio.
Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia avevano abbandonato i lavori protestando contro la mancata discussione degli emendamenti. Le opposizioni hanno così accusato la maggioranza di aver censurato un ramo del parlamento e generando un “gravissimo vulnus” per la democrazia. Da parte sua la maggioranza ha parlato di “piccolo miracolo” – riprendendo l’espressione usata per la prima volta dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – considerato che l’asse giallo-rosso ha portato a casa il risultato in tempo record.
Il presidente della Camera Roberto Fico ha respinto le accuse dell’opposizione: “Anche io non sono contento dei tempi, non potrei esserlo né da presidente della Camera, né da deputato. Ho usato tutti gli strumenti possibili, non possiamo andare oltre perché c’è il rischio dell’esercizio provvisorio e la necessità di mandare la legge al Capo dello Stato per firmarla. Io – ha detto – non ho violato in alcun modo il regolamento”.
Le misure principali
Vi avevamo già spiegato nel dettaglio tutte le misure contenute nel provvedimento. Di fatto, il provvedimento da 32 miliardi di euro blocca essenzialmente l’aumento dell’Iva costato da solo 23 miliardi di euro. Fra le altre cose, si prevede il taglio del cuneo fiscale per un costo di 3 miliardi, la lotta all’evasione che si traduce in incentivi all’uso delle carte di credito, e lo stop al superticket, ovvero la tassa di 10 euro che le Regioni possono aggiungere al costo delle prestazioni sanitarie già a carico dell’assistito.
Altro capitolo centrale alla legge di bilancio sono le nuove tasse: dalla plastic tax alla sugar tax sono stati i provvedimenti che hanno acceso maggiormente il dibattito politico nel corso delle ultime settimane. La nuova tassa sui prodotti di plastica monouso e sugli imballaggi alla fine è scesa a 45 centesimi al chilo, mentre l’aliquota maggiorata per le bevande che contengono zucchero è stata direttamente posticipata a ottobre 2020. Corposo anche il pacchetto ambiente con un fondo di 4,24 miliardi di euro destinato al periodo 2020-2023 che mira a realizzare un piano di investimenti pubblici per un Green New Deal italiano. Sono saltate, invece, all’ultimo modifica al Senato la legalizzazione della cannabis light e la Tobin tax, che avrebbe tassato dello 0,04% alcuni tipi di transazioni finanziarie online.
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