Chiunque può costruirsi Open Book grazie alle istruzioni pubblicate su GitHub.
Per molti, dire lettore e-book significa dire Kindle: nonostante l’esistenza di valide alternative, l’e-reader di Amazon è certamente il più famoso.
Qualunque sia la preferenza di ciascuno, comunque, si tratta sempre di apparecchi proprietari: il settore dei libri elettronici finora praticamente non ha visto proposte davvero open source anche dal punto di vista dell’hardware.
Tale situazione è cambiata da quando è apparso Open Book, che si propone come «un dispositivo “fai-da-te” che chiunque sia dotato di saldatore può costruirsi da sé».
Ideato dallo sviluppatore Joey Castillo, è progettato per essere hackerabile, ossia pienamente modificabile da chiunque abbia capacità, tempo e pazienza di metterci sopra le mani.
Il progetto è nato dall’idea che «come società, abbiamo bisogno di un dispositivo open source per la lettura» poiché «i libri sono i documenti più importanti della nostra cultura».
L’idea alla base, insomma, è che chiunque desideri un e-reader del tutto “aperto”, senza componenti proprietarie e di cui abbia il completo controllo, può procurarsi i materiali e usare le istruzioni pubblicate su GitHub da Castillo per costruire da sé il proprio Open Book.
Anche chi non ha dimestichezza col fai da te, però, non resterà tagliato fuori a lungo dalla possibilità di avere un Open Book.
Il progetto ha infatti vinto l’Hackaday’s Take Flight with Feather contest e, perciò, nel prossimo futuro verranno costruiti 100 schede Open Book, acquistabili tramite DigiKey. Il prezzo non è ancora stato annunciato.
Le specifiche di Open Book comprendono uno schermo ePaper da 4,2 pollici con risoluzione di 400×300 pixel; un processore a 32 bit SAMD51 ARM Cortex-M4; sette pulsanti per la navigazione; LED per l’indicazione dello stato; lettore di schede microSD e jack per le cuffie.
Qui sotto, alcune immagini.