Nuovo record in Antartide per una nave italiana: la rompighiaccio “Laura Bassi”, dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), ha raggiunto il punto più meridionale della Terra, battendo il precedente precedente primato italiano, finora detenuto dalla storica nave utilizzata dai ricercatori in Antartide, la “Explora”, sempre dell’Ogs. Il record mondiale è invece della nave da crociera “The World”, che nel 2017 si è spinta a poco più di 1 miglio nautico più a Sud (circa 2 chilometri dal punto raggiunto dalla Laura Bassi).
La campagna oceanografica della Bassi rientra nell’ambito della 35/a spedizione del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), finanziato dal Ministero dell’Università e Ricerca e gestito dall’Enea per la pianificazione e l’organizzazione logistica e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) per la programmazione e il coordinamento scientifico. Il record, spiega l’Enea, è stato raggiunto per raccogliere campioni di acqua alla profondità prossima al fondale di 316 metri nell’ambito del progetto “Estro” per lo studio della dinamica delle acque in questa area. L’analisi preliminare dei dati ha evidenziato la presenza a 300 metri di una massa d’acqua alla temperatura di circa 2 gradi sotto zero, la più bassa finora mai registrata in un campionamento marino nel corso della 35a spedizione.
A bordo della “Laura Bassi” ci sono 50 persone; di queste 26 sono ricercatori e tecnici (tra cui il capo spedizione Riccardo Scipinotti dell’Enea) e 24 membri dell’equipaggio, sotto la guida del comandante Franco Sedmak. La conclusione della campagna oceanografica è prevista questa settimana con l’arrivo della nave alla stazione italiana “Mario Zucchelli” a Baia Terranova, dove saranno scaricati combustibile e materiali necessari per il funzionamento della base e caricati campioni scientifici da far rientrare in Italia. Dopo aver imbarcato 12 tecnici italiani e 2 tecnici coreani, la prossima settimana la rompighiaccio farà rotta verso Nord, alla volta del porto neozelandese di Lyttelton, dove l’arrivo è previsto intorno al 20 febbraio.