Il mondo scientifico è ormai certo che l’epidemia del nuovo coronavirus stia entrando in una nuova fase: secondo molti virologi ed epidemiologi, intervistati dalle riviste Science e Nature, si è a un passo dalla pandemia.
“L’identificazione di casi precedentemente non riconosciuti in gran numero in Iran e Italia, oltre che nella Corea del Sud, ci mostra che è impossibile contenere il coronavirus”, commenta su Nature Ben Cowling, epidemiologo dell’università di Hong Kong.
Secondo Marc Lipsitch, dell’università di Harvard, “qualsiasi cosa dica l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), io penso che le condizioni epidemiologiche per una pandemia ci siano”. Anche per Christopher Dye, dell’università di Oxford, la finestra di contenimento del virus è quasi ormai chiusa, e il virus si diffonderà ampiamente fuori dalla Cina. A destare preoccupazione sono soprattutto le morti in Iran, Paese dal quale sono stati esportati casi in Libano e Iraq.
“E’ preoccupante perchè i viaggi internazionali non sono molto comuni tra gli iraniani. E’ quindi probabile che nel Paese vi sia un alto numero di casi non rilevati, che stanno circolando da tempo”, rileva Andrew Tatem, dell’università di Southampton.
Che si tratti di pandemia o meno, l’altra questione riguarda le misure di contenimento adottate, che presto non saranno più praticabili. “Le misure ai confini non saranno efficaci o praticabili a lungo e bisognerà invece concentrarsi per mitigare l’impatto sulla comunità, finchè non sarà disponibile il vaccino”, aggiunge su Science Luciana Borio, ex consulente di Biodifesa del Consiglio di sicurezza Usa.
Anche per Alessandro Vespignani, fisico esperto di sistemi complessi della Northeastern University, “la sfida ora è mitigare, mantenere funzionante il sistema sanitario e non farsi prendere dal panico”. I bandi ai viaggi possono inoltre ritorcersi contro, ostacolando il flusso di forniture mediche ed erodendo la fiducia pubblica. Tra l’altro, con l’aumento dei Paesi coinvolti, i bandi avranno meno senso e potrebbero avere un caro prezzo.
Per Lipsitch “non sarebbe prudente allentare domani le restrizioni ai viaggi ,ma se la malattia dovesse continuare a diffondersi al ritmo degli ultimi giorni, tra una settimana penso che diventerà chiaro che non sono più la contromisura principale”.
Per prepararsi, concludono gli esperti, gli ospedali devono fare scorta di materiale di protezione respiratoria e aggiungere posti letto, mentre andranno aumentate le vaccinazioni per influenza e infezioni da pneumococco, per ridurre il carico delle patologie respiratorie, e rendere più semplice l’identificazione dei casi di Covid-19.