Quello dei tablet è un mercato in continuo declino e le aziende che ancora ci credono sono sempre meno. Da un lato Apple, che con il suo iPad gioca una partita tutta sua, dall’altro la concorrenza Android, che è costituita da un numero davvero ridotto di prodotti e che non sembra interessata a spingere oltre. Ci hanno provato tutti, ma alla fine sono rimasti in pochissimi e tra questi troviamo sicuramente Samsung.
L’azienda coreana continua di anno in anno ad aggiornare la sua proposta con modelli più o meno interessanti. Alla fine del 2019 è quindi arrivato puntuale il nuovo top di gamma, ovvero Galaxy Tab S6 (qui la nostra anteprima), che sto provando da qualche giorno e che, almeno sulla carta, potremmo considerare un po’ come l’unica vera alternativa Android ad iPad Pro. La domanda sorge quindi spontanea, possiamo usarlo per sostituire il nostro notebook? O è soltanto un bellissimo e costoso strumento di intrattenimento da divano?
DAVVERO BELLO
Comincio parlandovi di uno degli aspetti che più mi ha sorpreso, ovvero il fattore estetico. Sfido chiunque a non rimanere impressionato da quanto è sottile e leggero questo tablet. Parliamo di soltanto 5.7 mm di spessore per 420 grammi di peso; potrebbero sembrare tanti ma fidatevi che per un prodotto con un display di queste dimensioni non lo sono affatto. E per darvi un’idea di quanto sia sottile senza averlo tra le mani prendete tre monete da un centesimo, impilatele e guardatele di profilo.
Samsung ha lavorato tanto anche sull’ottimizzazione delle cornici e, se guardiamo il tablet frontalmente, possiamo facilmente notare come i bordi del display siano molto ridotti, quasi troppo. Dico questo perchè mi è capitato in diverse occasioni di toccare lo schermo con il palmo della mano o di coprire il sensore per la regolazione automatica della luminosità che si è conseguentemente abbassata involontariamente.
La scocca è realizzata interamente in materiale metallico, una scelta a mio parere intelligente e votata a rendere la soluzione più resistente rispetto al vetro utilizzato fino alla generazione precedente. Nonostante lo spessore ridotto, infatti, abbiamo un tablet apparentemente solido e in grado di rispondere bene alle sollecitazioni dell’utilizzo di tutti i giorni. E se ve lo state chiedendo la risposta è no, non mi è mai sembrato di aver tra le mani un prodotto fragile.
La scocca offre sul retro un piccolo svaso dalla forma allungata che costituisce l’alloggiamento nel quale inserire il pennino in dotazione. La S-Pen si aggancia magneticamente alla cover posteriore e in questo modo viene anche ricaricata via Wireless. Si tratta sostanzialmente di un pennino equivalente a quello che troviamo negli smartphone della serie Note, soltanto un pochino più grande. C’è quindi il Bluetooth che ci permette di effettuare alcune operazioni da remoto, come scattare foto e sfogliare le diapositive di una presentazione Power point; proprio per questo occorre ricaricare la penna ogni tanto.
Un pennino che funziona molto bene e ha una ergonomia discreta, sicuramente migliore di quella della S-Pen dei note, che pagano le dimensioni ridotte, ma peggiore rispetto a quella della Apple Pencil che impugnata assomiglia di più a una classica matita. La punta scorre bene sul display che essendo laminato elimina l’effetto parallasse anche quando non lo osserviamo perpendicolarmente. Nulla da dire riguardo la reattività che è ottima, non si ha mai la sensazione che il tratto insegua la penna. Ovviamente si può modulare il segno tracciato in maniera precisa grazie ai livelli di pressione ma non abbiamo la possibilità di sfumarlo inclinando la punta come accade con la controparte Apple.
Ho sempre apprezzato tantissimo la presenza del pennino nelle soluzioni della serie Note e non posso che fare altrettanto con questo tablet. Anzi, avendo a disposizione una superficie a schermo più ampia la S-Pen acquista ancora più senso. Oltre a prendere appunti e modificare documenti, sottolineando o evidenziando le parti importanti, possiamo infatti disegnare e creare bozzetti con maggiore semplicità.
Sui bordi del Tab S6 trovano poi spazio i quattro speaker, due per ognuno dei lati corti, il carrellino per la SIM (nel modello con connettività) e microSD, il bilanciere per il volume e il tasto di accensione. Su uno dei lati lunghi abbiamo poi i connettori magnetici che ci consentono di collegare la cover con tastiera.
C’è il sensore per il riconoscimento delle impronte digitali sotto al display ma sfortunatamente si tratta di un lettore ottico non esattamente velocissimo e nemmeno troppo preciso, diciamo che sblocca senza problemi l’80% delle volte ma da un prodotto di fascia alta ci si aspetterebbe una percentuale ben più alta.
COVER CON TASTIERA IMPRESCINDIBILE
Vi ho detto poco sopra che su uno dei due lati lunghi del tablet troviamo i pin e l’aggancio magnetico che ci permettono di connettere la cover con tastiera che è, secondo me, un elemento imprescindibile se vogliamo provare in qualche modo a lavorare con questo Galaxy Tab S6. La cover originale Samsung, attualmente quasi introvabile in Italia, costa parecchio, circa 180 euro, ma è costruita bene e ci permette di mantenere delle dimensioni tutto sommato compatte.
In alternativa potete trovare in commercio delle custodie con tastiera bluetooth che non saranno così sottili e ottimizzate ma che fanno sicuramente il loro lavoro in maniera soddisfacente per quello che è il costo. Io ve ne lascio qui un paio con layout italiano che mi sembrano ben costruite.
L’esperienza d’uso di questa cover con tastiera è tutto sommato buona. Bisogna ovviamente considerare tutti i compromessi dovuti alle dimensioni, che non permettono di avere tasti enormi, ma dopo qualche giorno di utilizzo, una volta abituato al layout, posso dirmi soddisfatto dell’ergonomia a mio parere migliore di quella della Smart Keyboard Apple (ma ovviamente è un parere soggettivo).
Rispetto all’alternativa della mela morsicata qui abbiamo poi anche il touchpad, che pur essendo piccolo resta indubbiamente comodo, specie nelle situazioni di emergenza. Potete sfruttare alcune gesture per muovervi tra i menu ma, se lo avete a disposizione, io vi consiglio comunque di utilizzare un classico mouse Bluetooth.
CON DEX SI LAVORICCHIA
Sì, la cover con tastiera è imprescindibile se si vuole fare di questo tablet uno strumento di lavoro ma non è l’unico elemento importante in questo processo. Il software lo è infatti almeno altrettanto e qui, come su molti altri prodotti Samsung di fascia alta lanciati in questi ultimi anni abbiamo la possibilità di attivare l’interfaccia DeX. Giusto per rinfrescarci la memoria possiamo dire che si tratta di una interfaccia parallela che porta il sistema ad una dimensione più simile a quella di un comune notebook.
Parliamo di una soluzione molto interessante, che ci permette di essere più produttivi e di poter, in determinate occasioni, lasciare a casa il nostro PC portatile. Ripeto, in determinate occasioni. Sì perchè per quanto questa interfaccia permetta di attivare alcuni processi avanzati a livello di multitasking, sono presenti alcuni limiti fisici che ci impediscono di avere un’esperienza del tutto fluida e soddisfacente.
Il limite a cui mi riferisco è il display, che è troppo piccolo e che in questa modalità supporta soltanto la risoluzione FullHD. Lo spazio a disposizione, aprendo anche solo due programmi affiancati, è quindi poco e dover continuare a scrollare, zoomare e scorrere i contenuti non è esattamente comodo. Peccato, sarebbero bastati un paio di pollici in più e un formato leggermente più “quadrato” per ottenere un risultato nettamente migliore.
Anche perchè la potenza di calcolo per gestire i flussi lavorativi c’è tutta. Lo Snapdragon 855 presente all’interno di Tab S6, insieme ai 6 GB di RAM e ai 128 GB di storage della versione base, sono più che sufficienti, anzi, in alcuni casi anche superiori rispetto alla dotazione di molti notebook di fascia medio-bassa. Manca davvero soltanto un po’ di spazio sul display, e non per nulla attaccando il Tab S6 ad un monitor esterno con un adattatore HDMI si ha un’esperienza decisamente più appagante.
In uno scenario di utilizzo ideale potrei pensare a questo tablet come ad un supporto con il quale lavorare sul treno nel tragitto casa-lavoro per poi, una volta in ufficio, attaccarlo al monitor proseguendo le operazioni più agevolmente. La portabilità resta del resto una delle sue caratteristiche distintive.
DISPLAY E SPEAKER TOP
E se da un lato il display di Tab S6 ci sta stretto in fatto di produttività, dall’altro è assolutamente ottimo se parliamo di multimedialità. Come ormai Samsung ci ha abituato da tempo quando si fa riferimento a prodotti top di gamma anche qui troviamo un pannello di qualità assoluta. Si tratta ovviamente di un AMOLED da 10,5 pollici di diagonale con risoluzione 2560 x 1600 pixel e supporto ai formati HDR10 e HDR10+.
Difficile spiegarlo con le parole, dovreste vedere un video in alta risoluzione riprodotto su questo pannello per capire di cosa stia parlando. I colori sono ovviamente molto vividi, come in tutti gli AMOLED, ma se attiviamo la modalità Naturale abbiamo delle tonalità anche abbastanza precise, con Delta E vicini alla tolleranza e contrasto elevatissimo, anzi, direi infinito. Trovare un difetto a questo schermo è quasi impossibile, se fossi obbligato direi che si poteva migliorare il trattamento anti riflesso ma abbiamo una luminosità molto elevata e per questo motivo anche l’utilizzo in esterna non è un problema.
L’esperienza di visione di qualsiasi tipo di contenuto è resa ancora poi ancora più immersiva dalla componente audio. Lungo il perimetro della scocca, alle estremità dei due lati corti, sono disposti ben 4 speaker che sono stati studiati e ottimizzati in collaborazione con i tecnici AKG.
I risultati ottenuti sono ottimi. Il volume è molto elevato, ma anche ai livelli più alti non notiamo distorsioni e le frequenze alte e medie sono sempre limpide. Mancano ovviamente un po’ di bassi ma considerando lo spessore e quindi le dimensioni degli speaker non possiamo pretendere molto di più. Diciamo che iPad resta ancora il riferimento in questo senso, ma la concorrenza si sta decisamente avvicinando.
Sono parte del comparto multimediale anche le due fotocamere poste sul retro. Si tratta di due moduli con sensori da 13 e 5 megapixel che offrono una lente standard il primo e una grandangolare il secondo. Devo dire la verità, in queste settimane di utilizzo non ho mai utilizzato questi moduli se non per digitalizzare un paio di documenti. Ciò non significa che siano completamente inutili ma diciamo che avendo sempre in tasca uno smartphone, probabilmente anche con fotocamere migliori, vi capiterà raramente di ricorrere a quelle del tablet, che comunque non sono male.
OTTIMA AUTONOMIA
E veniamo a parlare dell’autonomia. All’interno di questo Galaxy Tab S6 abbiamo un modulo da 7040 mAh, un pochino meno capiente di quello che trovavamo nel suo predecessore. Tab S4 offriva infatti una batteria con una capacità di 7400 mAh, che comunque non possiamo dire di aver rimpianto. L’autonomia fornita dal modello a nostra disposizione è infatti più che sufficiente per portare a termine una giornata di lavoro.
Utilizzandolo sotto rete WiFi per scrivere, navigare e gestire la mail, Tab S6 riesce a garantire circa 10 ore di utilizzo continuativo. Se invece la nostra routine è fatta principalmente di consumo di contenuti video in streaming è necessario abbassare di un paio d’ore le stime di durata della carica completa. Il caricatore in confezione che è in grado di erogare fino a 25W impiega quindi poco più di due ore per ricaricare completamente il tablet da spento.
CONSIDERAZIONI
Ed eccoci qui, pronti per tirare le somme. Siamo indubbiamente di fronte ad uno dei tablet più belli tra quelli commercializzati fino ad oggi. È incredibile come si sia riusciti ad arrivare ad uno spessore tanto ridotto e ad un peso così contenuto senza sacrificare potenza di calcolo e autonomia. Merito sicuramente dei componenti sempre più ottimizzati ma anche di una messa a punto efficace da parte dei produttori.
Tab S6 è una soluzione ottima per chi cerca un prodotto che sia anzitutto un tablet ma che possa anche, in alcune situazioni, sostituire il notebook nella produttività più leggera. Tutto questo, ovviamente, a patto che si possa accettare il compromesso di un display di dimensioni ridotte. Esperienza che sarà arricchita da una componente multimediale eccellente sia dal punto di vista audio che video.
Samsung Galaxy Tab S6
La nota dolente è senza dubbio il prezzo. La versione base, ovvero la 6/128 GB senza connessione LTE, parte da 749 euro, ai quali vanno aggiunti i 180 euro di cover (se volete quella originale), per renderlo più semplice da gestire in fatto di produttività. La cifra è indubbiamente impegnativa; la controparte Apple parte da 899 euro, ai quali vanno aggiunti i 199 euro della cover con tastiera e 135 euro di Apple Pencil. Siamo quindi a oltre 1200 euro per iPad (la cui versione base parte da 64 GB di storage) contro i 900 o poco più del nuovo Tab S6. A mio parere restano due prodotti non paragonabili, principalmente per questioni di ecosistema: chi ha un iPhone e un Mac non avrà dubbi sul da farsi, gli altri hanno invece finalmente una buona alternativa Android.
Ma attenzione, se non vi serve la produttività offerta dalla combo DeX + tastiera, potete trovare tante alternative meno costose e con un comparto multimediale ottimo anche tra le proposte della stessa Samsung. Un esempio? Il Galaxy Tab S5e, che abbiamo recensito lo scorso anno, oppure, scendendo di prezzo e con qualche rinuncia in più, i Tab A.
PRO E CONTRO
VIDEO
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(aggiornamento del 03 marzo 2020, ore 18:40)