Quali sono i migliori smartwatch sportivi? Questa è la prima selezione di 5 prodotti, ne seguirà una con i 5 migliori smartwatch puri. Avrete già capito che qui, il nocciolo della questione, è dividere correttamente i wearable device. Noi abbiamo in mente una suddivisione di questo tipo:
- Smartwatch puri: per esempio i prodotti con WearOS, Tizen o Apple Watch, si tratta di orologi capaci di gestire numerose funzioni intelligenti e spesso possono sostituire l’uso dello smartphone se dotati di connettività con eSIM. Alcuni di essi hanno qualche funzione sportiva, ma sono pensati prevalentemente per l’uso di tutti i giorni.
- Sportwatch puri: sono prodotti degli storici brand che si occupano di sport, come Garmin, TomTom, Polar, Suunto. Sono settoriali e dedicati esclusivamente a chi fa sport, la massima funzione smart di cui dispongono sono le notifiche e la gestione della musica via Bluetooth, per il resto si concentrano sul monitoraggio dell’attività sportiva e lo sanno fare molto bene.
- Ibridi: o anche smartwatch sportivi, sono quelli di cui ci occupiamo in questa guida, si tratta di orologi pensati per l’uso di tutti i giorni, monitorano le attività quotidiane (passi, calorie, battito ecc), godono di qualche funzione smart come le chiamate, la possibilità di leggere le notifiche con un ampio display a colori, a volte la possibilità di installare app, gestire musica, meteo e sincronizzare tutto con app per la salute installate sullo smartphone. Gli ibridi hanno spiccate doti per il tracking dello sport ma sono meno completi degli sportwatch puri, ad esempio non hanno la possibilità di collegare accessori o di preparare dettagliatamente gli allenamenti.
INDICE
HONOR MAGIC WATCH 2: MIGLIORE RAPPORTO QUALITA’/PREZZO
Anche Honor si è lanciata nel mondo dei wearable ibridi e l’ha fatto con un prodotto da “buona la prima”. Honor Magic Watch 2 ci è piaciuto molto per l’equilibrio generale tra funzioni smart e sport, il design curato e un rapporto qualità prezzo da primo della classe. Il concetto di prodotto non si distanzia da Amazfit GTS, così come le funzioni che rimangono grossomodo le stesse su entrambe le aree, migliora però sul fronte della qualità costruttiva e integra un piccolo speaker ed un microfono per la gestione delle chiamate direttamente dal polso.
Honor Magic Watch 2 è circolare, con una cassa metallica che racchiude un bel display AMOLED da 1,39 pollici (c’è anche una versione da 1,22 pollici) capace di arrivare alla luminosità massima di 1000 nit, si legge benissimo quindi anche sotto il sole, mentre la regolazione automatica della luminosità aiuta a non accecare nelle ore serali. Il look è davvero elegante, avvalorato dalle tante watch faces selezionabili a scelta dall’utente. La batteria da 450 mAh consente un utilizzo medio di 5 giorni, che possono salire o scendere in base a quanto viene sfruttato il tracking delle attività sportive. A tal proposito non mancano numerosi sport, compreso il nuoto in vasca o in acque aperte, è ottima la precisione del GPS così come positiva quella del lettore di battito cardiaco.
Honor Magic Watch 2 può tenere traccia dei passi, calorie bruciate, battito cardiaco e sincronizza tutto con l’app Huawei Health, una delle migliori per completezza e immediatezza. Peccato manchi la possibilità di sincronizzazione con servizi esterni come Strava, c’è invece la possibilità di caricare e scaricare tracce GPX, di ascoltare musica via Bluetooth salvando le tracce in memoria. La sfera smart non è particolarmente convincente e si limita alla lettura delle notifiche e alla gestione delle chiamate, non si possono installare app o espandere le funzionalità del sistema operativo.
Tenete d’occhio anche l’alternativa Huawei Watch GT 2 che vi proponiamo in basso, si tratta praticamente dello stesso prodotto con un design leggermente diverso.
ALTERNATIVA SIMILE: HUAWEI WATCH GT 2
AMAZFIT GTS: IL PIU’ ECONOMICO
Amazfit è un’azienda che si è fatta strada negli ultimi 3 anni, propone orologi ibridi e fin dall’inizio ha adottato la scelta di non abbracciare WearOS, concentrandosi invece su un sistema operativo proprietario. I vantaggi sono principalmente nell’autonomia, vero tallone d’achille per tutti gli smartwatch puri, mentre lo svantaggio è nella limitata capacità “smart”.
Amazfit GTS non è il più economico della casa ma è quello che meglio rappresenta l’idea di ibrido. E’ infatti dotato di un bel display da 1,65 pollici AMOLED con risoluzione 442 x 348 pixel, un design curato e compatto, un buon cinturino sostituibile e diverse colorazioni tra cui scegliere. A ciò si aggiunge un abbozzo di parte smart con la possibilità di leggere chiaramente le notifiche, o per lo meno in modo certamente più confortevole rispetto ai piccoli schermi delle smart band o ai display TFT. Per il resto rimane il cuore classico dei prodotti Amazfit, con il tracking di diverse attività (tra cui il nuoto), funzioni di fitness monitoring per passi, calorie e sonno, il tutto sincronizzato con la ben organizzata applicazione Amazfit.
La sua arma vincente è senza dubbio l’autonomia: in base all’utilizzo della sensoristica per lo sport riuscirete a coprire dai 10 ai 15 giorni completi, niente male!
Lo consigliamo agli sportivi occasionali, non potete infatti organizzare allenamenti o esportare i dati, tracce gpx e quant’altro, è solamente possibile sincronizzare le attività con Strava. Il conteggio dei passi e il monitoraggio del sonno sono sufficientemente precisi, il GPS funziona senza problemi, mentre il sensore cardio è piuttosto lento a reagire ai cambi di ritmo e non sempre restituisce valori corretti. Una mancanza importante sul lato smart è sul chip NFC, che non può essere utilizzato per i pagamenti. D’altra parte però Amazfit GTS è il prodotto più economico che vi consigliamo, i compromessi sono dunque più che comprensibili.
ALTERNATIVA SIMILE: AMAZFIT GTR
GARMIN VIVOACTIVE 4: IL PIU’ SMART DEI GARMIN
Passiamo ad un prodotto che possiamo considerare la versione “pro” degli orologi precedenti. Garmin è un nome storico dei dispositivi per lo sport e con il Vivoactive 4 ha raggiunto una buona maturità anche per gli ibridi, a metà tra sportwatch puri e smartwatch, per quanto la vocazione sportiva emerga chiaramente in alcuni dettagli. L’arma in più dei prodotti Garmin è nell’ecosistema per la preparazione degli allenamenti, nella possibilità di connettere accessori Ant+, e nell’integrazione con servizi terzi.
Vivoactive 4 ha una scocca in plastica e una ghiera in acciaio che ne impreziosisce il look minimale ed elegante, il cinturino è in gomma zigrinata abbastanza rigida, comodo e in ogni caso sostituibile. Sulla parte destra trovano posto due tasti fisici, oltre al touch screen per il controllo del display TFT retroilluminato da 1,3 pollici (260×260 pixel). Posteriormente trovano posto il sensore cardio Garmin Elevate di ultima generazione e il sensore per la misurazione dell’ossigenazione del sangue. E’ equipaggiato con tutti i sensori utili per il tracking delle attività sportive tra cui accelerometro, giroscopio, altimetro barometrico. Tutte le attività vengono poi sincronizzate con Garmin Connect, disponibile come app e web, su cui potrete visionare le statistiche e creare allenamenti con moltissime possibilità di personalizzazione. Tra i plus ricordiamo la misurazione dello stress e ossigeno nel sangue, e un’accurata misurazione di passi, calorie e sonno.
La parte smart di Vivoactive 4 è leggermente più sviluppata rispetto alle altre proposte di questa guida (ad eccezione del Suunto 7) ma rimane comunque marginale nella proposizione del prodotto. Potrete visualizzare le notifiche di tutte le app (solo con Android), rispondere ad una chiamata dal polso (ma non potete gestirla completamente in vivavoce) e rispondere con brevi messaggi di testo preimpostati, è poi disponibile Garmin Pay che permette di pagare via NFC sui principali circuiti di credito. Se siete particolarmente attenti alle caratteristiche smart potreste valutare Garmin Venu, che è sostanzialmente lo stesso prodotto ma con uno schermo AMOLED più confortevole per la visualizzazione dei contenuti.
Tutte queste funzionalità si ripercuotono sull’autonomia, limitata a 5 – 7 giorni in base a quanto si utilizzano i sensori per le attività, ricordando che il GPS in rilevazione continua scarica l’orologio in una decina di ore.
ALTERNATIVA SIMILE: GARMIN VENU
SUUNTO 7: LO SMARTWATCH VERO CON ANIMA SPORTIVA
Suunto si è lanciata in un esperimento da cui i big del settore sono rimasti bene alla larga: integrare Wear OS in un vero e proprio sportwatch. Stiamo provando attualmente il dispositivo e vi diremo nella recensione completa alcune informazioni in più, vale comunque la pena menzionare Suunto 7 in questa guida perché rappresenta una vera e propria unicità. L’azienda finlandese ha creato un orologio con l’iconico look sportivo massiccio, equipaggiandolo con un superlativo display OLED, una marea di sensori e soprattutto WearOS, il sistema operativo di Google per smartwatch.
Suunto ha pensato il suo orologio per l’utilizzo ibrido, durante la giornata e nelle attività sportive, per questo il look è ben sposato tra le due aree, per quanto le dimensioni siano generose ed emerga il classico stile Suunto. La scocca è in policarbonato rinforzato con fibra di vetro, la cassa è invece in acciaio inossidabile. Deriva dal mondo degli sportwatch, per questo l’azienda ha cercato di immettere tutte le funzionalità dei suoi prodotti, riuscendoci solo in parte. Mancano infatti alcune cose importanti come la preparazione degli allenamenti o la compatibilità con sensori Ant+ o Bluetooth per la cadenza, il passo ecc. Non mancano comunque i sensori principali per l’outdoor (bussola, barometro) ed è positiva l’integrazione di vaste possibilità per la gestione di mappe offline.
L’app Suunto permette la visualizzazione delle statistiche, la sincronizzazione di servizi terzi tra cui Movescout (che però è in via di dismissione), si tratta però di una semplice app da installare nel vero e proprio sistema operativo WearOS, il più completo e smart per gli orologi, in particolare se associato ad uno smartphone Android, peccato solo manchi uno speaker per le chiamate vivavoce. Per il resto avrete a disposizione la flessibilità di WearOS nella gestione completa delle notifiche, la possibilità di installare app, personalizzare le watch faces ed espandere le funzionalità dell’orologio. Il prezzo di tutto ciò? L’autonomia è scarsa, appena 2 giorni con uso blando, che si accorciano se in mezzo trovate il tempo per un’attività sportiva monitorata con tutti i sensori.
L’ALTERNATIVA: AMAZFIT STRATOS 3
GARMIN 945: SPORTWATCH VERO CON ANIMA SMART
Garmin Forerunner 945 è uno sportwatch puro, include cioè tutte le possibili funzionalità che uno sportivo potrebbe desiderare. Arriva dopo il grande successo del Forerunner 935, e ne espande alcune funzionalità sia sul lato sportivo che su quello smart. Non cambia la destinazione verso un target di sportivi attenti ai numeri e alle prestazioni. Lo abbiamo inserito perché è l’incarnazione perfetta di uno sportwatch moderno, capace di coccolare gli atleti ma con un occhio alla sfera smart, dai pagamenti con NFC alla gestione delle notifiche.
Garmin Forerunner 945 si può portare ogni giorno, integra infatti funzioni di monitoraggio dell’attività quotidiana e del sonno, ha un aspetto sportivo ma non è eccessivamente grande o pesante. E’ costruito principalmente in policarbonato per mantenere basso il peso, il display non è un ammiccante OLED ma un più pratico TFT, questi due aspetti ci suggeriscono di come rimanga un orologio in cui tutte le caratteristiche sono orientate a massimizzare il comfort e le funzionalità sportive. Garmin tuttavia ha voluto inserire la possibilità dei pagamenti con NFC via Garmin Pay, la possibilità di lettura e risposta alle notifiche con brevi messaggi di testo (Android), la gestione della musica offline tramite servizi dedicati come Amazon Music, Spotify e Deezer (necessario abbonamento premium).
Lato sportivo le novità di Garmin Forerunner 945 sono il pulsossimetro integrato insieme al sensore cardio Elevate V3, la possibilità di gestire mappe cartografiche e un buon miglioramento dell’autonomia (12 ore in GPS continuo). Sono poi stati implementati nuovi parametri per il calcolo del training status e del Vo2 Max.
In generale possiamo dire che il nuovo Forerunner 945 si sovrappone quasi al mondo Fenix, abbracciando il tracking di numerosi nuovi outdoor sports, molto più di quanto facessero i predecessori, orientati per lo più a corsa, ciclismo e nuoto.
L’ALTERNATIVA: GARMIN FORERUNNER 935
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