Ma probabilmente nessuno lo rimpiangerà.
Non è mai stato uno dei servizi più apprezzati, ma ormai il suo destino è segnato: il prossimo 30 giugno, Amazon Pantry chiuderà definitivamente i battenti.
Creato per gli utenti di Amazon Prime che desideravano acquistare prodotti “da supermercato” non deperibili – dai biscotti secchi alle bibite, dai cereali alle patatine – ha sempre sofferte di modalità un po’ penalizzanti per gli acquirenti.
Per ogni ordine richiede infatti una spesa minima di 15 euro, e ogni consegna richiede il pagamento di una tariffa fissa pari a 4,99 euro: quest’ultimo dettaglio, in particolare, l’ha sempre reso un po’ antipatico agli iscritti ad Amazon Prime (ossia i soli che potevano adoperare il servizio), abituati a non pagare spese di spedizione.
Tutto ciò finirà tra poco più di un mese, ma ciò non significa che Amazon smetterà di commerciare quei prodotti: semplicemente, saranno disponibili attraverso i normali canali di Amazon, senza che sia necessario raggiungere un minimo d’ordine.
Amazon non si sbilancia troppo sui motivi che l’hanno spinta a decidere la chiusura: «Lavoriamo sempre per garantire la migliore esperienza di acquisto possibile. La maggior parte degli articoli più venduti su Amazon Pantry sarà presto disponibile su Amazon.it con una consegna più rapida e nessun valore minimo d’ordine, insieme a migliaia di altri articoli per la spesa già disponibili» è tutto ciò che si legge come risposta alla domanda «Perché interrompete il servizio Amazon Pantry?».
Pare insomma di capire che Amazon abbia deciso di abbandonare il marchio Pantry perché è pronta a superare i limiti che essa stessa vi aveva imposto, e che non desidera siano più associati all’acquisto di cibi e bevande tramite il proprio sito.
Gli utenti che vogliano sfruttare Amazon Pantry sino all’ultimo momento non hanno di che preoccuparsi: tutti gli ordini piazzati entro le 23:59 del 30 giugno verranno consegnati normalmente.