Se anche voi siete stati intimoriti dall’annuncio dei prezzi di Mi 10 e Mi 10 Pro potete tirare un sospiro di sollievo. L’azienda che ha da sempre come marchio di fabbrica un listino fatto di prodotti con rapporto qualità/prezzo particolarmente interessante non è sparita e Mi 10 Lite 5G è l’ultimo rappresentante di questa categoria. Annunciato a margine dell’evento di lancio dei due top di gamma come “one more thing” è presto diventato il vero oggetto del desiderio, e ora che finalmente è arrivato in Italia mette in discussione la posizione di uno dei prodotti Xiaomi più ricercati nell’ultimo anno.
Sì, il mio riferimento va proprio a Mi 9T, che circa un anno fa definivamo best buy nella nostra recensione e tuttora resta uno degli smartphone che nomino più spesso quando mi viene chiesto un consiglio per una soluzione affidabile e che funzioni bene in ogni situazione. Ecco, Mi 10 Lite è attualmente il prodotto che potremmo considerare come il suo successore in attesa di un eventuale Mi 10T nei prossimi mesi. Io lo sto usando ormai da più di una settimana e sono pronto a raccontarvi cosa mi ha convinto e cosa no.
SOMMARIO
DESIGN ANONIMO MA COSTRUZIONE OTTIMA
Mi 10 lite non è uno di quegli smartphone che spicca per personalità. Quando si estrae per la prima volta dalla scatola si nota subito un design abbastanza anonimo, specialmente nella colorazione grigia che ho tra le mani. Le linee sono morbide e gli angoli molto smussati, diciamo che è un design sobrio che non vi farà urlare al miracolo ma difficilmente risulterà sgradevole. I materiali con cui è realizzato sono invece buoni: la cornice è in policarbonato mentre fronte e retro sono rivestiti con pannelli di vetro.
Non è uno smartphone piccolo, il display da 6,57 pollici di diagonale fa sì che le dimensioni complessive siano comunque importanti, ma il formato 20:9 permette di impugnarlo con una sola mano raggiungendo i quattro angoli della tastiera virtuale senza troppi problemi, anche non avendo dita da pianista. Mi capita spesso di chattare scrivendo con una sola mano, ad esempio quando porto a passeggio il cane, e anche con la cover che troviamo in confezione applicata non ho mai avuto la sensazione di un ingombro eccessivo.
Le cornici del display sono sottili sui lati mentre il mento è abbastanza pronunciato. Nella parte alta troviamo invece un piccolo notch a goccia con la griglia della capsula auricolare incastrata tra la cornice e il display. All’interno di quest’ultima si nasconde anche il LED di notifica.
Alla base dello smartphone abbiamo la Type C che è soltanto 2.0, non può quindi trasmettere segnale video ma possiamo collegare chiavette per il trasferimento dei dati. Alla sua destra vediamo lo speaker, mentre alla sinistra abbiamo il carrellino per la doppia scheda SIM in formato Nano. Non c’è espansione di memoria con schede microSD ma la versione base dello smartphone offre 64 GB di memoria integrata e con soli 30 euro in più avrete il modello da 128 GB.
Nella parte alta abbiamo poi il jack audio, sempre più difficile da trovare anche in soluzioni di questa fascia di prezzo. Non manca poi il microfono per la soppressione dei rumori in chiamata e il sensore a infrarossi; altro elemento che non fa la differenza ma che quando c’è non guasta. Non abbiamo certificazioni contro l’infiltrazione di acqua e polvere ma come sempre Xiaomi applica un trattamento nanoparticellare che vi garantisce comunque una certa protezione contro gli schizzi di acqua.
UN BEL DISPLAY AMOLED
I display AMOLED sono ormai stati sdoganati anche sui prodotti non di fascia alta; questo Mi 10 Lite non è il primo ad averne uno e non sarà certamente l’ultimo. Inoltre posso dirvi che Xiaomi non si è risparmiata in quanto a qualità del pannello. La diagonale misura 6,57 pollici e la risoluzione è fullHD+, ovvero 2400 x 1080 pixel per via del formato 20:9.
Parliamo di un classico display a 60Hz e se venite da un prodotto con display a 90 o 120 Hz, o ne avete provato uno di recente, sicuramente noterete la differenza. È una sensazione di “scattosità” che durerà poco, dopo un paio d’ore ve ne sarete dimenticati, e se non avete mai utilizzato uno smartphone con refresh rate superiore ai 60Hz non ve ne accorgerete proprio.
Detto questo, come anticipato, parliamo di uno schermo di ottima qualità. La luminosità massima è abbastanza elevata, oltre 400 cd/mq che permettono di visualizzare i contenuti in ogni frangente senza problemi, anche sotto la luce del sole. Operazione che è ovviamente possibile anche grazie al rapporto di contrasto infinito dovuto ai neri assoluti caratteristici dei display realizzati con questa tecnologia.
Buona anche la precisione nella riproduzione dei colori. La nostra misurazione con il colorimetro mostra infatti una copertura dello spazio colore sRGB praticamente completa e dei Delta E medi inferiori a 3 sia per la scala di grigi sia per i colori. Per chi non lo sapesse 3 è il valore che indica la soglia oltre la quale l’occhio umano percepisce una differenza rispetto al colore definito come standard.
4 FOTOCAMERE ALLINEATE ALLA MEDIA
Nella parte posteriore dello smartphone trovano spazio quattro fotocamere: quella principale offre un sensore da 48 megapixel di risoluzione e ottica con apertura f/1.8. Ad affiancarla troviamo un modulo con ottica grandangolare da 8 megapixel e angolo di visione di 120 gradi. Completano la dotazione due moduli entrambi con sensori da 2 megapixel e dedicati rispettivamente alle foto macro e alla raccolta di informazioni sulla profondità di campo per migliorare l’effetto ottenuto con la modalità ritratto. Si tratta di una configurazione ormai abbastanza comune, specialmente tra le soluzioni Xiaomi che adotta questa combinazione di ottiche per molti degli smartphone a listino.
La fotocamera principale è di buon livello, il sensore è il Samsung ISOCELL Bright GM2 che troviamo anche su Redmi Note 9 Pro e i risultati quando scattiamo di giorno sono ottimi. La messa a fuoco è rapida, i colori sono brillanti pur rimanendo fedeli alla realtà, il contrasto è soddisfacente e la nitidezza molto buona. Anche l’HDR funziona bene e risolve le situazioni di controluce sempre in maniera corretta.
La sera, o comunque in presenza di poca luce, le prestazioni calano un po’ ma c’è la modalità notturna che permette comunque di ottenere buone prestazioni anche in queste situazioni “scomode”. Degli scatti notturni ho apprezzato in particolar modo il bilanciamento del bianco, sempre corretto e fedele, oltre alla gestione delle fonti di luce, attorno alle quali non si formano eccessive aberrazioni.
Non c’è lo zoom ottico ma abbiamo la possibilità di attivare con un click uno zoom digitale 2X ottenuto croppando il sensore da 48 megapixel. I risultati sono buoni, specialmente di giorno, per quanto riguarda nitidezza e gestione dei colori. In presenza di poca luce, non potendo attivare la modalità notturna, i risultati non sono certamente all’altezza di quanto otteniamo senza crop.
Segue la fotocamera grandangolare: il giudizio sulle foto scattate con buona luce è sostanzialmente identico a quello della fotocamera principale. Ho particolarmente apprezzato la correzione della distorsione ai lati dell’immagine che avviene senza deformare eccessivamente i soggetti della foto. Rispetto alla fotocamera con lente standard, questa grandangolare non può sfruttare la modalità notturna per gli scatti in ambienti poco illuminati e, proprio per questo motivo, il mio consiglio è quello di limitarne l’utilizzo alle situazioni di stretta necessità.
C’è poi la fotocamera macro con sensore da 2 megapixel. L’ho già detto in altre occasioni e lo ripeto anche qui: la distanza di messa a fuoco molto ridotta la rende una soluzione divertente, che permette di effettuare inquadrature curiose e di ottenere scatti sicuramente particolari. Tuttavia, almeno per quanto mi riguarda, il suo utilizzo è abbastanza limitato. Io mi sono dovuto “costringere” a usarla per il test, altrimenti non ne avrei sentito mai la necessità.
La fotocamera frontale è una 16 megapixel senza caratteristiche sconvolgenti ma in grado di svolgere il suo compito in maniera sempre soddisfacente. I selfie sono ben definiti, dotati di colori brillanti e di un ottimo contrasto. Si può sfruttare anche la modalità ritratto per sfocare lo sfondo e simulare l’effetto bokeh delle lenti con apertura ampia.
[embedded content]
E chiudiamo parlando di video. Mi 10 lite può girare clip fino ad una risoluzione massima di 4K a 30 fps con risultati tutto sommato buoni. La stabilizzazione ha una resa sufficiente, non è al livello dei top di gamma e probabilmente si potrebbe fare qualcosa in più, ma potrebbe bastare un aggiornamento software per migliorarla quel tanto che basta. La messa a fuoco è già ottima, veloce e sempre precisa, così come la regolazione automatica dell’esposizione nel momento in cui varia l’illuminazione della scena.
SNAPDRAGON 765 E PASSA LA PAURA
Il punto di forza di questo Mi 10 Lite, che è poi anche uno degli elementi che permettono di ottenere un rapporto qualità-prezzo molto elevato, è sicuramente il SoC Qualcomm Snapdragon 765G. Teoricamente dovrebbe trattarsi di un chip medio gamma ma all’atto pratico le prestazioni possono essere tranquillamente paragonate a quelle dei top. Riuscire a percepire differenze nell’utilizzo di tutti i giorni è sostanzialmente impossibile e se qui sopra ci fosse anche un display a 90 Hz non si distinguerebbe da un Mi 10 o Mi 10 Pro. C’è anche il modem 5G che supporta reti SA e NSA, esattamente come i dispositivi di fascia più alta.
SCHEDA TECNICA XIAOMI MI 10 LITE 5G
- SoC: Snapdragon 765G
- Display: 6,57″ AMOLED, FHD+ 2400 x 1080 pixel, Corning Gorilla Glass 5
- Memoria:
- 6GB di RAM LPDDR4
- 64/128 GB di memoria di archiviazione UFS 2.1
- Fotocamera:
- Posteriore: quadrupla: sensore principale da 48MP + 8MP grandangolare, angolo di visione 102° + 2MP macro + 2MP depth sensor, video fino a 4K 60fps
- Anteriore: 16MP
- Connettività: 5G SA/NSA, WiFi 6, Bluetooth 5.1, GPS, NFC, Jack 3,5 mm
- Batteria: 4160 mAh con supporto alla ricarica rapida a 20W
- Dimensioni e peso:
- 163,1 x 74,7 x 7,98 mm
- 192 grammi
- Sistema operativo Android 10 con interfaccia MIUI 11
Le applicazioni si aprono sempre in maniera rapidissima, il multitasking viene gestito alla perfezione e potete utilizzare tranquillamente due app con schermo condiviso senza notare rallentamenti. Insomma, l’esperienza di utilizzo è sempre soddisfacente, qualsiasi siano le applicazioni che utilizzate qualunque sia l’intensità con cui operate sullo smartphone nel corso della vostra giornata. Non scalda e non ho mai notato draining anomalo della batteria.
Bene anche la ricezione che è in linea con quella offerta dalla maggior parte degli smartphone. C’è il 5G, come già detto, ma al momento non fa assolutamente la differenza, è più un esercizio di stile. Il WiFi è dual-band ma non è ancora ax, mentre non manca l’NFC e il Bluetooth è in versione 5.1.
Nulla di strano da segnalare anche per la qualità delle chiamate. L’audio prodotto dalla capsula auricolare è molto buono in relazione alla qualità, anche se in alcuni frangenti avrei gradito un volume un po’ più elevato. In vivavoce l’audio è riprodotto dallo speaker mono che offre complessivamente un buon bilanciamento tra i toni e un suono pulito. Anche qui il volume non è altissimo e altri smartphone, anche della stessa gamma Xiaomi, fanno meglio.
C’è il lettore per il riconoscimento delle impronte digitali che è posizionato sotto al display. Stando alle prestazioni potrebbe tranquillamente essere lo stesso lettore utilizzato per Mi 10 e Mi 10 Pro. Sblocca lo smartphone in tutte le situazioni in maniera rapida e precisa, garantendo sicurezza ma allo stesso tempo un’ottima esperienza d’uso.
AUTONOMIA AL TOP
Ed eccoci a parlare dell’autonomia. In questo Mi 10 lite abbiamo un modulo da 4.160 mAh che riesce a portarci sempre a fine giornata senza alcun problema. Vuoi per l’ottimizzazione del processore o per il display a 60Hz che consuma il giusto ma arrivare a sera non è mai stato un problema. Anzi, anche con un utilizzo intenso, ho sempre raggiunto l’ora di cena con un quantitativo di carica residua tale da poter tranquillamente iniziare la giornata successiva ricaricandolo con calma una volta seduto alla scrivania in ufficio.
Moderando l’utilizzo, magari nel weekend, riuscire a coprire i fatidici due giorni diventa un traguardo tutt’altro che irraggiungibile. Anche nel caso in cui siate costretti a ricaricare lo smartphone in emergenza potete comunque contare sul supporto della ricarica rapida che sfrutta la tecnologia Quick Charge 4+. Il caricatore in confezione è da 20W e ricarica lo smartphone completamente in circa un’ora e mezza, ma basta poco meno di mezz’ora per raggiungere il 50%.
CONSIDERAZIONI FINALI
Siamo infine pronti a tirare le somme e cominciamo a fare le nostre considerazioni a partire dal prezzo. Mi 10 Lite è disponibile ad un prezzo di listino di 369 euro per la versione dotata di 6GB di RAM e 64GB di storage e sale a 399 per il modello con 6GB di RAM e 128 GB di storage. Il mio consiglio è quello di puntare direttamente alla versione con 128 GB di storage che, per soli 30 euro in più, rappresenta sicuramente la scelta più sensata anche in ottica di un utilizzo abbastanza prolungato nel tempo.
Commentare il prezzo è quasi superfluo. Considerando tutto è una cifra più che corretta e Xiaomi ha dimostrato di non aver smesso di proporre soluzioni assolutamente democratiche, anzi. Mi 10 lite è attualmente la proposta 5G più economica, ma anche nel caso in cui non vi interessasse questa caratteristica, rimane uno smartphone in grado di offrire un’esperienza d’uso completa e vicina a quella di un top di gamma, a fronte di un esborso decisamente più contenuto.
Se poi consideriamo l’andamento dello street price, che vi porta a trovare già ora la versione da 128GB a cifre molto vicine ai 350 euro, viene facile pensare che molto presto la versione base possa sfondare il muro dei 300 euro rendendo quasi impossibile non consigliarlo.
VOTO: 8.5
VIDEO
[embedded content]
(aggiornamento del 12 giugno 2020, ore 23:27)