Apple viene nuovamente accusata di pratiche commerciali scorrette: dopo la famosa denuncia da parte di Spotify, ora la Mela è in rotta di collisione con Airbnb e ClassPass, stando a quanto riporta il New York Times. Per il momento, è importante precisare, non sono state sporte denunce, ma entrambe le società avrebbero esposto la propria questione al Congresso degli Stati Uniti, nell’ambito della colossale indagine Antitrust che proprio tra qualche ora porterà alle interrogazioni di Sundar Pichai, Mark Zuckerberg, Jeff Bezos e appunto Tim Cook.
ClassPass è un servizio che permette agli utenti di prenotare lezioni e allenamenti in palestra: Airbnb, come molti sapranno, serve invece a prenotare soggiorni presso le case di altre persone. Entrambi i business sono stati colpiti duramente dalla pandemia di COVID-19, e hanno dovuto ricorrere agli eventi virtuali per fare un po’ di cassa. ClassPass ha offerto allenamenti da remoto in videoconferenza, Airbnb “esperienze” di vario tipo come lezioni di cucina, sessioni di meditazione, spettacoli e così via. Apple argomenta che in questo modo entrambe le app si sono trasformate in venditori di servizi digitali, e secondo le regole dell’App Store sono tenute a versare il 30% dei loro proventi nelle casse della Mela.
Tecnicamente Apple non ha torto – le regole sono le stesse per tutti, d’altra parte – ma è anche facilmente condivisibile il punto di vista delle due app. ClassPass, tra l’altro, ha deciso di non trattenere nessuna percentuale sulle lezioni virtuali vendute, girando tutti i profitti alle palestre, centri fitness, studi di yoga indipendenti in difficoltà. Dopo aver ricevuto la notifica di Apple, la società ha semplicemente smesso di vendere questo servizio, tagliando quindi una delle poche fonti di introiti rimaste.
Per Airbnb, invece, le cose sembrano un pochino diverse: a quanto pare l’intenzione di vendere esperienze online c’era già prima della pandemia. Vero è che in generale il settore dei viaggi ha patito molto la pandemia, e l’azienda è stata costretta a licenziare migliaia di dipendenti. Dal canto suo, Apple argomenta che la piattaforma ha guadagnato miliardi di dollari nel corso degli anni, anche grazie a iPhone, e senza che Apple vedesse un centesimo.