Finalmente lo vediamo dal vivo, Oppo ha infatti tergiversato per mesi su questo primo Watch che adesso è giunto ufficialmente in Italia, seppure lo vedremo sul mercato soltanto a settembre in un momento ancora imprecisato. Il momento di passaggio è quello che conta, la casa cinese sta pian piano prendendo spazio anche nel mondo degli indossabili dopo essersi focalizzata nella realizzazione dei soli smartphone.
A dire il vero bisogna utilizzare il plurale perché le varianti del Oppo Watch sono due: una più piccolina con cassa da 41 mm e display da 1,6 pollici ed una più generosa con cassa da 46 mm e display molto ampio da 1,9 pollici. In entrambi i casi si parla di un pannello AMOLED rettangolare che ricorda molto da vicino quello dell’Apple Watch 5 (ricordo le diagonali dei due modelli 1,53″ e 1,78″) ma ancora più grande e con un vetro 3D che ben si coniuga con il telaio in lega di alluminio sul più grande dei due.
Su quest’ultimo il display è il vero protagonista, Oppo parla di una copertura del 100% della gamma colori DCI-P3 e luminosità massima di 500 nit, ben visibile anche sotto luce diretta del sole. Sul modello da 41 mm trova invece posto un display piatto più tradizionale, apparentemente molto simile nella riproduzione cromatica e con un picco di luminosità leggermente inferiore. Dal vivo, all’aperto, non ho tuttavia notato particolari differenze.
TUTTE LE PRINCIPALI FUNZIONI
Come già anticipato nei mesi scorsi i Watch sono basati sull’ultima versione di Wear OS di Google e assolvono in pieno tutte le funzioni di uno smartwatch classico: dal rilevamento del battito cardiaco al monitoraggio del sonno e dello sport, non manca infatti il GPS per calcolare gli spostamenti. Per avere il controllo completo delle funzioni bisogna scaricare anche Heytap Health, l’app proprietaria di Oppo con cui si sincronizza il Watch e si accede a tutti i dettagli su progressi, attività e opzioni. Molto simpatica “5”, applicazione preinstalla che include alcuni programmi di attività fisica da fare in cinque minuti, la si può utilizzare nelle giornate più sedentarie per sgranchirsi e muoversi almeno un po’. Ci sono perfino i video che mostrano le attività da svolgere e ci guidano.
Sistema rapido, intuitivo, ci si aiuta con due tasti fisici laterali che permettono una navigazione più precisa all’interno dell’interfaccia: con quello superiore si torna sulla homescreen con un click o si accede alle applicazioni, quello inferiore è invece una porta immediata a certe attività motorie. Proprio le applicazioni sono quelle che fanno la differenza, oltre alle classiche Wear OS preinstallate abbiamo infatti il PlayStore che ci permette – una volta effettuato il pairing con lo smartphone – di scaricare in un batter d’occhio le altre App, anche con il comando vocale.
Sul fianco sinistro si vedono chiaramente due piccole fessure dello speaker, a fianco anche un microfono e grazie ad entrambi è possibile gestire tranquillamente anche le chiamate. Gestione eccellente poi delle notifiche, basta uno swype dal basso verso l’alto per visualizzarle tutte, selezionarle ed eventualmente rispondere velocemente sfruttando sempre la nostra voce.
Se si parla di Oppo ormai siamo certi che da qualche parte ci sarà la ricarica rapida, anche se siamo nel campo degli indossabili. Si parla così di soli 15 minuti necessari per fornire una carica che permette di utilizzarli per diverse ore (tutto da provare); la batteria più capiente si trova naturalmente sul modello da 46 mm (430mAh) ma anche per quello da 41 mm (300mAh) si garantisce una giornata intera di utilizzo con tutte le funzioni attive. La basetta di ricarica è proprietaria, ha dei pin magnetici che s’incastrano rapidamente al Watch, tra l’altro questo accessorio ha altri magneti nella parte esterna e così la si può eventualmente fissare in punti anche imprevisti.
Simpatica la funzione di sincronizzazione del quadrante con l’outfit di chi indossa lo smartwatch, a guidare il cambiamento ci pensa naturalmente l’intelligenza artificiale. Tramite Heytap Health e l’opzione apposita si scatta una foto, si selezionano i colori principali su cui desideriamo creare la trama e l’Ai crea una combinazione unica da sincronizzare all’istante con lo smartwatch.
SCHEDA TECNICA 41MM E 46MM
- Sistema operativo: Wear OS personalizzato dalla ColorOS Watch
- Dimensioni e materiali:
- 41 mm: 41 x 36 x 11,4 mm
- lega di alluminio serie 6000 (29,7 grammi senza cinturino), posteriore in plastica
- cinturino in floruro resistente all’umidità
- 46 mm:
- lega di alluminio serie 6000, posteriore in plastica e ceramica
- cinturino in floruro resistente all’umidità
- Display
- 41mm – AMOLED curvo rettangolare da 1,6″, risoluzione 320 x 360 (301 ppi), schermo/sup. 65,22%
- 46mm – AMOLED 3D rettangolare da 1,91″, risoluzione 402 x 476 (326 ppi), schermo/sup. 72,76%
- Processore: Snapdragon Wear 3100 con co-processore Apollo 3
- Sensori: misurazione battito cardiaco, barometro, prossimità, giroscopio, magnetometro.
- Modalità sportive: fitness, trekking, mountain bike, nuoto, allenamento corpo libero
- Resistenza all’acqua: 41 mm fino a 3 ATM e 46 mm fino a 5 ATM
- Batteria:
- 41 mm: 300mAh (fino a 24 ore di autonomia in modalità intelligente, 14 giorni in modalità risparmio energetico), VOOC Flash Charge (75 minuti per una ricarica completa)
- 46 mm: 430mAh (fino a 36 ore di autonomia in modalità intelligente, 21 giorni in modalità risparmio energetico), VOOC Flash Charge
- Memoria: 1GB RAM + 8GB interna
- Connettività: WiFi 2,4GHz, Bluetooth 4.2 LE, GPS, Glonass, NFC
- Colori: 41 mm Black e Pink Gold, 46 mm solo Black
- Altro: supporto Google Pay, Google Assistant, microfono integrato, monitoraggio del sonno e dello stress
PREZZI
Non abbiamo conferme ufficiali sul posizionamento ma i prezzi ufficiosi già emersi in altre parti d’Europa sono quelli attesi: 249 euro per Oppo Watch da 41 mm nelle due colorazioni Pink e Black, 300 euro circa per Oppo Watch da 46 mm nella sola colorazione Black. Per entrambi vedremo probabilmente altre varianti successivamente al lancio, quelle previste per il nostro mercato saranno ad ogni modo solo WiFi, non arriverà dunque la connettività LTE.
I cinturini vantano un sistema di sgancio rapidissimo e alquanto solido, preciso, Oppo ci ha assicurati che saranno poi disponibili diversi colori che permetteranno di personalizzare ulteriormente i Watch.
Posizionamento interessante considerata la concorrenza, i Wear OS si contano ormai sulle dita di una mano e nessuno di questi vanta una cassa quadrata con simili display, le alternative sono ormai quasi tutte tonde. Belli, funzionali, un po’ costosi per una prima generazione, si trovano a diretta concorrenza con alcuni dei Galaxy Watch di Samsung che però vantano una filosofia e sistema diverso (Tizen).
Bisognerà provarli al polso per capire eventuali limiti e difetti, vi anticipo che uno degli aspetti più importanti da valutare sarà l’autonomia perché display così grandi e luminosi sono belli da vedere ma, spesso, fin troppo energivori.
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