Microsoft Flight Simulator è senza dubbio uno dei titoli più attesi di questa estate – come ci avete dimostrato anche voi lettori nei commenti di ogni notizia ad esso dedicata -, tuttavia è bene sapere che non si tratta di un gioco adatto a tutti, tutt’altro.
Nel corso dei mesi precedenti il titolo è stato sulla bocca di tutti, creando la percezione che si trattasse a tutti gli effetti di un prodotto destinato al pubblico di massa; niente di più sbagliato. Microsoft Flight Simulator è infatti un titolo pensato per una precisa nicchia di utenti, nonostante il lavoro sbalorditivo svolto da Asobo Studio meriti di essere toccato con mano almeno una volta da tutti.
Noi vogliamo aiutarvi a orientarvi e a capire se, al netto dei tantissimi pregi e di qualche difetto, Flight Simulator sia il titolo per voi, sul quale investire tanto del vostro tempo. Certamente gioca a suo favore l’inserimento sin dal day one sul catalogo Game Pass, il quale permette di giocarlo sin da subito – assieme a tanti altri titoli – spendendo pochi euro, ma andiamo con ordine.
I MOTIVI PER GIOCARE A FLIGHT SIMULATOR
Dopo ben 14 anni di silenzio radar (l’ultimo episodio principale è uscito nel 2006), Microsoft ha scelto di riportare in pista la serie affidandola ad Asobo Studio, non di certo uno dei team più blasonati del settore. Recentemente tornata alla ribalta con A Plauge Tale: Innocence e con un curriculum ricco di tie-in legati a celebri pellicole Disney (come Ratatouille, Wall-E, Up e Toy Story 3), la piccola software house francese (conta meno di 150 dipendenti) ha fatto sparire nel nulla ogni possibile timore e ha confezionato quello che può essere definito senza troppi indugi il miglior Flight Simulator di sempre.
Naturalmente non è bastato il lavoro del singolo team per raggiungere questo risultato; Microsoft ha infatti collaborato in maniera attiva al progetto, al punto che si potrebbe guardare a Flight Simulator come a un vero e proprio concentrato delle migliori tecnologie realizzate negli anni dalla casa di Redmond, incluso il cloud computing. Ricordate quando durante la presentazione di Xbox One si guardava con scetticismo alle potenzialità del cloud applicato ai videogiochi? Ecco, ora oggi i tempi sono maturi per cominciare a sfruttarle a dovere. Come spesso accade, Microsoft guarda nella giusta direzione con troppo anticipo, ma questo è un tema che merita un approfondimento a sé.
L’edizione 2020 di Flight Simulator è quindi la dimostrazione lampante e più efficace di come il rapporto tra tutti questi elementi sia superiore alla somma dei singoli. Il motore di gioco sviluppato da Asobo non ci avrebbe offerto nulla di particolarmente innovativo se non fosse supportato dagli oltre 2 petabyte di dati provenienti dalle mappe di Bing le quali, a loro volta, non sarebbero altro che un semplice foglio ben disegnato se non fossero state ricostruite in 3 dimensioni grazie all’intelligenza artificiale mossa dall’infrastruttura Azure.
Ogni tecnologia adottata permette quindi a Flight Simulator di proporre un’esperienza di volo che prima d’ora non era possibile neanche immaginare. Il terreno di gioco non è più delimitato ma assume le dimensioni di tutto il globo terrestre, permettendo al giocatore di esplorare completamente la Terra con un livello di dettaglio assurdo. A tutto ciò si aggiungono i tanti dati in tempo reale che sono stati integrati nel gioco, dall’orario e le condizioni atmosferiche (le quali ricalcano fedelmente quelle attuali della località scelta) alla lista dei voli e del traffico aereo in quel preciso istante.
Insomma, la simulazione punta ad accedere al maggior numero di dati possibile in modo da diventare estremamente realistica, anche se viene comunque lasciata la libertà al giocatore di non seguire la realtà e di volare nelle condizioni meteo e all’orario desiderati. Menzione speciale merita proprio il meteo, i cui effetti sono riprodotti in maniera realistica e hanno un effetto incisivo sia sulle condizioni di guida dell’aereo, sia su alcuni fattori estetici come l’umidità sui vetri e così via.
Massima libertà anche per le tratte a disposizione, visto che Flight Simulator include tutti i 37.000 aeroporti presenti al mondo. Ogni struttura è stata ricostruita in maniera fedele ancora una volta grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, partendo da immagini in altissima risoluzione e planimetrie. Tra questi ne troviamo un piccolo gruppo (30, 35 o 40, in base a quale edizione avete acquistato tra Standard, Deluxe e Premium) che sono stati ricostruiti a mano e hanno un livello di dettaglio e precisione decisamente superiore (purtroppo nessuno italiano).
Il globo terrestre e le sue strutture sono quindi i principali protagonisti del titolo, ma non sono gli unici. Ovviamente parliamo degli aerei, più precisamente di 20, 25 o 30 modelli (anche in questo caso il numero varia in base all’edizione di gioco, quella offerta con il Game Pass è la Standard) ricostruiti in maniera fotorealistica sia per quanto riguarda l’aspetto esterno che quello della cabina di pilotaggio.
Il giocatore ha a disposizione una discreta selezione di aeromobili, dal leggero e tradizionale Cessna 152 sino al più impegnativo Boeing 747-8. Il comportamento degli aerei varia in maniera considerevole da un mezzo all’altro, restituendo un feedback dei controlli adeguato in base alla categoria a cui appartiene. Tenere a bada un aereo di linea è tutt’altra cosa rispetto al condurre un piccolo 2 posti, così come la strumentazione presente nella cabina di pilotaggio sarà esattamente quella presente nella controparte reale di ogni aereo.
Tutti questi elementi combinati assieme contribuiscono a creare una delle migliori esperienze simulative disponibili per l’utente comune (che non ha accesso a prodotti professionali), al quale viene data la possibilità di mettersi alla guida di un velivolo nella maniera più realistica possibile. La curva d’apprendimento è estremamente ripida, quindi non aspettatevi di iniziare sin da subito a pilotare con maestria il vostro aereo scegliendo lo schema di controlli privo di sistemi di guida assistita.
Fortunatamente Flight Simulator permette di approcciare il titolo in maniera graduale, partendo con uno schema di controlli completamente assistito in cui l’utente può concentrarsi solo sugli aspetti principali della fase di decollo, di crociera e di atterraggio. I rudimenti di queste fasi vengono insegnati tramite una serie di tutorial che aiutano a prendere graduale confidenza con i controlli, tuttavia non sono sufficienti per acquisire dimestichezza con l’uso dei vari aeromobili.
MAESTOSO E BELLO DA VEDERE, MA NON PER TUTTI
Veniamo quindi alle ragioni per cui Microsoft Flight Simulator, pur essendo un titolo in grado di lasciarci a bocca aperta, non è proprio adatto a gran parte dei giocatori. Il motivo principale risiede proprio nella sua natura; di fatto non si tratta di un gioco in senso stretto, bensì di un vero e proprio simulatore.
Una simulazione è tanto meglio realizzata quanto più si avvicina alla realtà che cerca di riprodurre, motivo per cui il titolo non presenta (e NON DEVE PRESENTARE) le classiche meccaniche legate al medium videoludico. Il suo obbiettivo non è quello di intrattenerci (o almeno non nel senso tradizionale) con un continuo senso di appagamento o con trofei e ricompense di vario tipo, bensì di porci davanti a uno scenario di volo realistico.
Per questo motivo ogni tratta può essere percorsa impiegandoci lo stesso tempo richiesto al volo reale (circa 1 ora per il Cagliari-Roma, ad esempio, o oltre 5 ore per il Londra-New York e così via), elemento da tenere in seria considerazione quando viene impostato il Piano di Volo. Per alcuni questa potrebbe già essere una delle fasi interessanti del titolo, visto che ci permette di gestire la rotta tenendo conto del carburante a disposizione e così via.
All’interno di questa categoria ricadono tutti coloro che rappresentano il pubblico ideale per Flight Simulator, ovvero i giocatori che non hanno paura di affrontare lunghe ore di volo controllando i parametri del mezzo, effettuando piccole correzioni di tanto in tanto e ammirando il paesaggio circostante. È chiaro che il titolo è particolarmente indicato solo ad una ristretta nicchia di utenti, mentre la maggior parte di chi vi si avvicina finirà per trattare il gioco come una versione infinitamente più potente, dettagliata e interattiva di Street View, limitandosi a compiere brevi voli attorno ad alcuni centri abitati (solitamente si ricade in una rosa di scelte che include la propria città e le principali capitali del mondo).
D’altronde simulare il volo di un aereo non è per forza di cose un’esperienza divertente, quindi è bene essere coscienti di ciò prima di gettarsi a capofitto. Flight Simulator non farà nulla per semplificare l’esperienza e adottare un approccio di stampo arcade; ogni azione sulla pista, in fase di decollo, di crociera e di atterraggio richiede che vengano memorizzate svariate combinazioni di tasti per effettuare le operazioni principali, quindi bisogna avvicinarsi al gioco con pazienza e voglia di imparare. I pochi tutorial presenti non sono in grado di coprire in maniera esaustiva la complessità nemmeno del più semplice dei velivoli, lasciando quindi che sia il giocatore a dover imparare da solo come si guida ogni singolo aereo. Questo rappresenta uno scoglio non da poco per chi si avvicina per la prima volta.
Il titolo è anche particolarmente esoso in termini di risorse, sia per quanto riguarda le specifiche hardware, lo spazio a disposizione da dedicargli e il continuo utilizzo di banda per lo streaming delle informazioni e della mappa in tempo reale (possibile anche giocare offline, ma cala la qualità). Generalmente abbiamo notato un consumo di circa 450MB all’ora, un valore non certo elevatissimo, ma da tenere in considerazione qualora abbiate una connessione poco prestante o a consumo.
Per quanto riguarda le performance, invece, noi abbiamo provato il titolo su un MSI GL65 Leopard, un portatile dotato di CPU Intel Core i7-10750H, scheda video GeForce RTX 2060 mobile, 16GB di RAM e schermo FullHD da 120Hz. Siamo riusciti a far girare il gioco al massimo dettaglio (in FullHD) scegliendo di optare per un frame rate basso e decisamente instabile, compreso tra i 25 e i 35 fps in base alla situazione. Con titoli di altre categorie avremmo preferito optare per un frame rate più elevato e stabile scendendo a compromesso con le impostazioni grafiche, tuttavia, vista la natura per nulla frenetica del gioco, vi consigliamo di dare preferenza al comparto grafico per apprezzare i modelli degli aerei e dell’ambiente alla massima qualità possibile.
Attenzione anche allo spazio d’archiviazione richiesto; i requisiti consigliano 150GB ma è possibile dedicarne sino a 200GB per la miglior esperienza di gioco possibile. Insomma, è chiaro che si tratta di un importante investimento in termini di risorse, specialmente se scegliete di installarlo su un SSD con capienza inferiore al terabyte.
QUINDI CHE FARE?
Come potete vedere ci sono ottime ragioni per provare Microsoft Flight Simulator e qualche attenzione da prestare al fine di evitare di restare scottati o di farsi aspettative troppo diverse dalla realtà offerta dal titolo. Nel complesso ci sentiamo di consigliare a tutti di provare almeno una volta Flight Simulator, magari sfruttando una delle tante promozioni legate al Game Pass (ma anche il costo standard dell’abbonamento non è certo elevato), in modo da toccare con mano le caratteristiche uniche del simulatore (su Steam viene offerto a 69,99€ in versione Standard, 89,99€ per la Deluxe e 119,99€ per la Premium)
Ovviamente ciò vi richiederà un piccolo investimento in termini di tempo e risorse, ma se ciò non vi spaventa vi invitiamo a provare il gioco anche se non siete appassionati del genere. Flight Simulator è davvero il primo assaggio della prossima generazione di videogiochi, non tanto per quanto riguarda il solo comparto tecnico (ad esempio, non è supportato il ray tracing), ma per come le tecnologie messe in campo da Microsoft lavorino in sinergia per creare un mondo che riesce a essere incredibilmente esteso e dettagliato allo stesso tempo.
Non vediamo l’ora di provarlo anche in modalità VR, non appena verrà resa disponibile, e segnaliamo che Asobo ha già confermato che i prossimi aggiornamenti introdurranno il supporto agli elicotteri, ai danni visibili (al momento non sono implementati), al multi player e ad una campagna per il giocatore singolo. Quest’ultima è da tenere d’occhio, in quanto potrebbe diventare il vero elemento in grado di attrarre anche il pubblico meno interessato al solo aspetto della simulazione.
Flight Simulator è il titolo che ogni appassionato di videogiochi dovrebbe provare anche solo una volta per capire quali sono le potenzialità che il settore potrà esprimere nel corso dei prossimi anni, con la consapevolezza che però potrebbe trattarsi di un’opera non adatta alle proprie esigenze. Ma quello è meglio scoprirlo con la propria esperienza.