Si può dire che i padelloni mi hanno stufato a tal punto che non li sopporto più? Ecco, l’ho detto. Mettetevi nei panni di uno che per mestiere prova telefoni per capire la gravità della situazione!
Gli ultimi device che mi sono capitati per le mani sono stati Sony Xperia 1 II, Samsung Galaxy M31, OnePlus Nord e per finire Samsung Galaxy Note 20 Ultra, Abbiamo nell’ordine: 6,5-6,4-6,4,-6,9 pollici di diagonale sul display e posso anche ritenermi fortunato visto che Lorenzo, Davide, Niccolò e Gabriele hanno provato smartphone ancora più grandi.
Giusto per capirci, inserisco a seguire alcuni degli smartphone sotto i 400 Euro (la fascia di prezzo più venduta) che abbiamo selezionato nell’ultima guida all’acquisto.
Mi sembra che le dimensioni parlino da sole no? In particolare è la larghezza che è spaventevole. Ricordo qualche anno fa quando già facevo questo lavoro e nelle recensioni usavo i 70 mm come spartiacque tra un telefono maneggevole e uno che cominciava ad essere ingombrante, qui siamo sempre attorno ai 75mm.
Allora mi sono chiesto, come siamo finiti fino a qui?
PRO E CONTRO DI UNO SMARTPHONE COMPATTO
Nell’ultimo mese in casa mia è arrivato un frugoletto rosa urlante e per questo ho dovuto rallentare un po’ con il lavoro per dedicarmi a lui, questo è significato principalmente mettere un freno al testing continuo di prodotti settimana dopo settimana e nel contempo riassaporare per un po’ la stabilità che si ha non cambiando prodotto in continuazione.
Ne ho approfittato per provare con calma un pieghevole (Galaxy Z Flip) e per usare realmente uno smartphone personale come non mi capitava da tempo. Avendo a disposizione tanti prodotti ho scelto Google Pixel 4. E capirete quindi che è stata una scelta puramente di convenienza, di cuore, non dettata dalla necessità di realizzare una recensione o qualsivoglia altro contenuto.
ELOGIO DELLO SMARTPHONE COMPATTO
Ho scelto Pixel 4 perché è piccolo, adorabilmente compatto e pratico. Poi ci sono anche altre caratteristiche che me lo fanno amare: le fotocamere sono un martello di costanza nelle prestazioni, i materiali con cui è costruito pratici e non scivolosi, il buon audio, le prestazioni sempre consistenti, il software semplice e intuitivo per ogni necessità, lo sblocco con il volto rapidissimo e immediato.
Per me usare uno smartphone di piccole dimensioni è come respirare meglio, avete presente quando aprite le finestre per cambiare aria in una stanza affollata? Lo riesco a usare molto comodamente con una mano, raggiungo ogni punto dello schermo senza problemi e le gesture aiutano ulteriormente nella praticità.
E’ estate e queste dimensioni entrano comodamente in tutti i pantaloncini corti, nel porta telefono per lo sport, nella tasca esterna del borsello da MTB, non è pesante per le escursioni in montagna o banalmente in tasca quando si esce a piedi. Vi assicuro che è facile dimenticarsi di avere con sé il piccolo pixel.
Vi immaginate farvi un giro in bici portandosi dietro 200 grammi di Galaxy Note 20 Ultra? Senza contare che poi solitamente si aggiungono cover e pellicola, facendo lievitare ulteriormente peso e ingombro. Io che posso spendere centinaia di euro per togliere 50-100 grammi alle ruote finisco per portarmi sulla schiena un piccolo mattoncino.
IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA
Ovviamente ci sono anche dei compromessi nel portarsi dietro uno smartphone dalle dimensioni ragionevoli, il primo è senza dubbio l’autonomia. Con Google Pixel 4 non arrivo a sera, c’è poco da fare, 4 ore di display attivo e mi ritrovo verso il tardo pomeriggio con la spia della riserva accesa.
Qualunque contenuto multimediale passi sul display dello smartphone diventa più bello e appagante su uno schermo da oltre 6 pollici, poi se è un AMOLED di fascia alta il tutto viene ulteriormente massimizzato. Ma non è solo questo, perché rispondere ad una mail, navigare un sito, leggere un articolo su HDBlog.it, scorrere il feed di Facebook o Instagram è tutta un’altra cosa se la superficie utile è maggiore.
Perché altrimenti le TV diventerebbero sempre più grandi? perché dovremmo andare al cinema per vedere l’ultimo film uscito? Perché quando si tratta di vedere delle cose più è grande e meglio è, ammettiamolo.
Infine il gaming: ultimamente mi sto dilettando con COD Mobile ed evidentemente su Google Pixel 4 non è impossibile giocare ma non è certamente facile. Uno schermo più grande permette di posizionare meglio le dita, evitare errori con tocchi involontari e vedere meglio dove si sta sparando. Ahinoi se si vuole giocare come si deve ci vuole un padellone, non a caso ROG Phone 3 non è certo uno scricciolo.
QUESTIONE DI GUSTI
Non penso proprio di essere l’unico qui ad amare gli smartphone di piccole dimensioni, Niccolò infatti a fine gennaio si era prodigato in una dichiarazione d’amore per Samsung Galaxy S10e ad un anno dal lancio sul mercato. Però i dati parlano chiaro, gli smartphone stanno diventando sempre più grandi e abbiamo già intuito che per il 2021-22 si punterà sempre più verso il limite dei 7 pollici. Come mai?
Ho scaricato l’ultimo rapporto di Scientiamobile che riguarda il Q1 2020 (gennaio-marzo), in cui troviamo varie analisi sulla composizione del parco circolante degli smartphone nel mondo divisi per continente e sono immediatamente saltati fuori alcuni dati piuttosto interessanti.
Vi invito a concentrarvi sull’istogramma in basso, notando le differenze sostanziali tra Europa/Nord America e il resto dei continenti. Soprattutto in Oceania, continente con smartphone mediamente recenti (guardate i top 5) le due colonne più importanti sono quella dei 5,5-6 pollici e quella dei 6-6,5 pollici, la stessa tendenza in Asia, meno marcata in Sud America e Africa, due continenti dove però il parco circolante è piuttosto datato e quindi considerabile almeno 3 anni indietro rispetto agli altri.
Notate per esempio in Asia quali sono i due smartphone più popolari, iPhone 7 Plus e iPhone 8 Plus, mentre in Europa sono le rispettive versioni compatte, iPhone 7 e iPhone 8. In Oceania, dove addirittura iPhone 11 è uno dei dispositivi più circolanti, la barra dei 6-6,5″ ha una quota del 27% ed essendo il continente con il parco smartphone più recente, possiamo aspettarci che la stessa tendenza verrà seguita a ruota dal continente asiatico e poi Africa e Sud America.
Un veloce sguardo a America del Nord e Europa ci mostra immediatamente come i gusti nei paesi occidentali siano ben diversi, dove addirittura rimane solida la colonna dei 4,5-5″, con una quota del 28%, un dato oltre ogni mia aspettativa.
In questo altro estratto prendiamo in esame iPhone nelle varie generazioni con le differenti quote di mercato nei vari continenti per le versioni standard e plus. Il dato è lampante!
In Europa tutte le versioni standard hanno venduto molto più delle rispettive varianti Plus o Max, seppur si può notare che man mano che ci avviciniamo alla generazione 2019 la discrepanza diminuisce. Ad esempio iPhone 7 ha una presenza del 4,74%, contro appena un 1,48 del 7 Plus, mentre iPhone XS Max ha una presenza del 1,27%, non di molto inferiore rispetto alla versione standard che si attesta sull’ 1,90%.
In Asia solo iPhone 6S è più popolare del fratellone, da lì in poi ogni generazione ha visto il modello dalle dimensioni maggiori avere più successo. Lo stesso andamento anche in Africa, mentre in Oceania non bisogna farsi ingannare dal dato apparentemente controtendenza di iPhone XS/XS Max, lì è entrato in gioco iPhone XR che è popolarissimo e probabilmente è stato scelto da molti potenziali interessati ad iPhone XS Max.
Infine Nord America dove nonostante la grossa fetta di torta appartenente ad iPhone XR, si nota come XS Max sia stato preferito al suo fratello minore, segno che i gusti sono cambiati.
Find more statistics at Statista
Ecco, da questa semplicissima e cruda analisi dei dati si può capire come noi europei siamo una mosca bianca nel mondo, oltre a non essere affatto il mercato con più potenzialità di espansione, totalmente sopraffatti dai paesi emergenti come India e Brasile tutto il continente africano e dai colossi Cina e Giappone.
Insomma, non contiamo un granché. Ecco perché, nonostante i continui lamenti che riscontriamo puntuali ad ogni recensione, il mercato continua a propinarci smartphone dalle dimensioni sempre maggiori.
I PIEGHEVOLI SONO LA SOLUZIONE?
I pieghevoli potrebbero essere la soluzione, certo, ma non per il momento. Lo dico dopo aver provato per diversi giorni il miglior pieghevole attualmente in circolazione ovvero Samsung Galaxy Z Flip.
Per essere più precisi ci sono due concetti di pieghevole adottati in questo momento, quello che richiama gli smartphone a conchiglia, appunto di Z Flip e Motorola Razr, e quello degli smartphone che diventano tablet come il Galaxy Fold di prima generazione, Huawei Mate Xs e il nuovissimo Z Fold 2.
Per quanto riguarda lo stile Fold è evidente che non si risolva il problema delle dimensioni di uno smartphone, casomai si può risolvere il problema di dimensioni di un tablet. L’obiettivo infatti non è quello di ottenere uno smartphone compatto, quanto piuttosto di ottenere uno schermo ancora più grande senza ingrandire ulteriormente le dimensioni generali.
Ci sta, avevo provato il Galaxy Fold di prima generazione e l’avevo trovato molto interessante, seppur con diversi limiti progettuali. Proprio quei limiti che sono stati azzerati nello Z Fold 2, uno su tutti uno schermo frontale realmente utilizzabile per non dover costantemente aprire il dispositivo per ogni cosa. Parliamo però di un prodotto comunque dalle dimensioni generose e 270 grammi di peso.
Venendo invece al concetto di flip sono rimasto davvero poco entusiasta dell’esperienza di utilizzo. Lo smartphone in sé è bello, futuristico, ben costruito e innovativo, ma è proprio la filosofia a conchiglia nella quale fatico a trovare un senso. Bisogna infatti affrontare alcune noie che negli smartphone moderni erano ormai superate, per ottenere in cambio ben pochi vantaggi.
Prima di tutto lo schermo pieghevole è di plastica, raccontiamocela in mille modi ma plastica rimane ed ha un aspetto, una scorrevolezza e una resistenza ai graffi decisamente diversa dai moderni Gorilla Glass. Ma passiamo oltre, il problema è che per ogni singola operazione bisogna estrarre il telefono e aprirlo, poi sbloccarlo, il tutto magari per rendersi conto che la notifica appena arrivata era solo l’ennesimo spam su uno dei 300 gruppi inutili in cui siamo inseriti su WhatsApp. La stessa operazione con un iPhone con FaceUnlock o un qualunque smartphone con lettore di impronte digitali sotto il display si fa in un terzo del tempo. Sapevate che in media un utente sblocca 100 volte al giorno lo smartphone? Ecco, fatevi due calcoli.
Mettiamo il caso che un ipotetico Z Flip 2 metta un bello schermo sulla parte frontale e avremmo risolto il primo problema ma rimane il secondo, ben più importante che è quello delle dimensioni/peso. D’accordo, rispetto ad un Note 20 Ultra un pieghevole a conchiglia sarà sempre più trasportabile, ma rispetto ad uno smartphone mediamente compatto come Galaxy S20 non lo è affatto, e non sono io a dirlo ma i numeri.
Da aperto lo Z Flip è più grande, ma è anche ovvio. Ma da chiuso in tasca si sente comunque di più perché diventa un compatto mattoncino di 1 centimetro e mezzo per quasi 200 grammi di peso. Calcolate anche il fatto che mettendoci una cover lo spessore viene contato due volte e realisticamente si superano facilmente i 2 cm di spessore.
Non voglio dire che lo Z Flip sia un prodotto ergonomicamente scarso, ma da aperto è poi un 6,7 pollici (contro un onesto 6,2 di S20) mentre da chiuso i vantaggi di trasportabilità sono praticamente nulli, a fronte dei sacrifici di cui vi ho parlato.
Morale della favola: se continueranno a esistere smartphone come Galaxy S20, Google Pixel 4, iPhone 11 Pro allora i pieghevoli a conchiglia continueranno ad essere snobbati dal sottoscritto, se invece in futuro vedremo solo smartphone dai 6,5 pollici in su, allora ben vengano e sarò il primo ad utilizzarli.
QUALCHE SUPERSTITE
Chiudo con qualche consiglio per gli acquisti tra gli smartphone dalle dimensioni a misura umana, chiaramente non si tratta di prodotti particolarmente “piccoli” rispetto a qualche anno fa, ma pur sempre utilizzabili senza grossi problemi di ergonomia.
GOOGLE PIXEL 4
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Comincio da lui per una questione puramente di gusto personale, è quello che preferisco per la combinazione notevole di design, materiali, fotocamere ed esperienza d’uso. Purtroppo si fa un po’ fatica a trovare a prezzi interessanti, magari potrebbe essere un buon prodotto da cercare sull’usato per non spendere cifre esagerate.
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Samsung Galaxy S20 non è minuscolo ma è un ottimo compromesso tra diagonale dello schermo e dimensioni generali. E’ un prodotto del 2020 e volendo anche in versione 5G (io vi consiglio la 4G per risparmiare). L’autonomia non sarà eccitante ma nemmeno drammatica, volendo fare un acquisto davvero azzeccato pensate alla versione americana con Snapdragon, dovrete rinunciare a Samsung Pay ma ne guadagnerete in tanti altri aspetti, come abbiamo visto nel confronto tra Exynos e Snapdragon. (LINK CONFRONTO)
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Uno degli smartphone più belli in assoluto di sempre per quanto mi riguarda, un vero gioiellino e dalle dimensioni accettabili. Anche lui non è tra i più piccoli ma si usa tranquillamente con una mano e aggiunge il plus del pennino. La batteria è in linea con S20, c’è di meglio ma non è un disastro. In compenso fotocamere, display, audio, connettività sono al top.
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Io non sono un grande fan di questo smartphone, che trovo anacronistico nel 2020. Tuttavia bisogna riconoscergli di essere estremamente pratico, semplice da utilizzare e affidabile. E’ un classico iPhone in tutti i suoi pregi, in un formato “d’altri tempi”. Se vi siete trovati bene con iPhone 6/6S allora dategli una possibilità, tenendo conto che le prestazioni e la fotocamera sono quelle di uno smartphone di fascia alta 2020.
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E’ il top tra i compatti ma è anche il più costoso per distacco, smartphone che è favoloso sotto diversi punti di vista ed è estremamente funzionale per quanto riguarda la praticità nell’uso di tutti i giorni. Le fotocamere sono ottime, l’autonomia è sufficiente per arrivare a sera, materiali, software, audio, connettività sono quelle del top di gamma Apple dell’ultimo anno, ovviamente da riferimento.
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Rimane un’ottima scelta per risparmiare qualcosa rispetto a iPhone 11 Pro, certo bisogna considerare che tra un mesetto avrà 2 anni sulle spalle. In realtà se preso ad un prezzo interessante può essere comunque una scelta sensata, l’hardware c’è tutto e le differenze con il modello più recente sono più che altro sulle fotocamere, che rimangono comunque di buon livello. Non pagatelo più di 600 Euro.
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Se siete fan degli smartphone compatti vi consiglio infine di tenere sotto controllo la nostra guida all’acquisto dedicata, quando dovrete cambiare smartphone magari riuscirete a trovare ancora qualche raro diamante con dimensioni a misura d’uomo.
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