È notizia di pochi giorni fa: POCO ha presentato ufficialmente il suo terzo smartphone destinato al mercato globale. Ancora una volta, come è finora accaduto per questo marchio, il punto forte del dispositivo è il rapporto qualità prezzo. Oltre a una piattaforma hardware di tutto rispetto per questa fascia, il produttore ha deciso di lanciarlo con un’offerta particolarmente appetibile.
Insomma, pare che la sostanza non manchi, e il prezzo lo renderebbe decisamente un affare: resta da capire se quelle che sulla carta sono ottime premesse si rivelino tali anche alla prova dei fatti. Dunque, ecco qui la mia recensione dopo un paio di settimane d’utilizzo.
DESIGN E PRATICITÀ
Senz’altro, come si era già avuto modo di notare nella preview, l’ultimo arrivato in casa Xiaomi si distingue dalla massa a colpo d’occhio, soprattutto per il retro. Disponibile in due colorazioni (Shadow Gray e Cobalt Blue, qui vedete la prima, più sobria), la scocca in policarbonato è attraversata al centro da una fascia a contrasto più scura con una evidente scritta POCO che lascia poco spazio all’interpretazione e da un modulo fotocamere dalla forma decisamente insolita.
Pur essendo in materiale plastico, al tatto il retro sembra quasi vetro: complice il frame in lega di alluminio, dà l’idea di una buona qualità costruttiva, anche se la back cover raccoglie parecchie impronte (di sicuro, molte più del Gorilla Glass 5 che protegge il display, il quale ha evidentemente un buon trattamento oleofobico).
Anche se sono abituata – e prediligo – smartphone decisamente più compatti e leggeri (questo pesa 215 grammi), devo dire che è abbastanza comodo da tenere in mano: reggendolo con la destra, il pollice arriva esattamente al pulsante di accensione col sensore di impronte incorporato che non sbaglia un colpo, quindi sbloccarlo è facile e comodo.
Al netto della forma insolita invece, il modulo fotocamere sul retro mi ha lasciato un po’ perplessa quando l’ho visto, più che altro per la stabilità e la sicurezza: è alto quasi due millimetri, quindi quando lo si appoggia su un piano la sporgenza fa traballare un po’ lo smartphone ed è la parte più esposta a eventuali danni.
Il problema però viene risolto direttamente dal produttore: ha inserito in confezione anche una cover in silicone che, se da un lato inspessisce ulteriormente uno smartphone di dimensioni già importanti (76.8 x 165.3 x 9.4 mm), dall’altro ha una protezione rialzata appositamente pensata per il comparto fotocamere. Unica nota curiosa: la protezione è circolare, ma il comparto, non essendo rotondo, ne occupa solo una porzione; insomma, una parte, seppur non vitale, rimane scoperta ed esposta alla polvere.
Quanto al resto della dotazione, gli altoparlanti sono stereo e l’audio è di buona qualità, sia in chiamata che durante la riproduzione musicale, e anche il microfono fa il suo dovere: l’interlocutore ci sente forte e chiaro. In vivavoce, la qualità è nella media: volume non altissimo, pochi bassi. Sul resto della scocca troviamo il già citato pulsante di accensione, il bilanciere del volume, la porta USB-C 2.0 per la ricarica, il jack audio da 3,5 mm e, piacevole sorpresa, il sensore IR con tutto il suo vasto ventaglio di utilizzi.
COMPARTO FOTOGRAFICO
Giusto per rinfrescarvi la memoria vi ricordo che c’è una fotocamera anteriore da 20 MP e quattro fotocamere posteriori: una principale da 64 MP, una grandangolare da 13 MP, una macro da 2 MP e una per il rilevamento della profondità di campo da 2 MP. Quelle rilevanti sono le prime due, e se la grandangolare fa un buon lavoro ma in linea con le altre della stessa fascia, quella principale è sopra la media, come è possibile notare dagli esempi qui sotto.
Anche se il passaggio tra le modalità non è fulmineo, il risultato finale è buono: l’interfaccia offre la possibilità di scegliere tra un gran numero di opzioni, da quella automatica agli scenari pre-impostati, a quella manuale. È possibile scegliere se attivare l’AI, mentre l’HDR è automatico.
Molto ben riuscite le foto in buone condizioni di luce, con una messa a fuoco abbastanza reattiva. Non si può dire lo stesso invece quando la luce diminuisce: i colori si fanno più impastati e bisogna passare alla modalità notte, che supplisce fino ad un certo punto. Per la fascia di prezzo, comunque, rimane un comparto fotografico di tutto rispetto.
Per quanto riguarda i video, si può arrivare a girarli in 4K 30 fps, e la grandangolare viene supportata con video fino a 1080p 60 fps. Entrambe vantano una buona stabilizzazione, che si può attivare o disattivare con un tap dal menù principale dell’interfaccia. La fotocamera anteriore invece è da 20 MP ed è posizionata in un foro al centro della parte alta dello schermo e, essendo il display IPS, è circondata da un piccolo alone nero non particolarmente spiacevole alla vista.
DISPLAY
Il display FullHD+ da 6,67” ha senz’altro delle caratteristiche notevoli per un dispositivo di questa fascia di prezzo: soprattutto un refresh rate massimo da 120 Hz (che può essere ridotto dalle impostazioni, se volete risparmiare energia) e un touch sampling rate di 240 Hz, che rendono l’esperienza d’uso molto fluida anche per i gamer incalliti. Certo, non è AMOLED ma LCD, e quindi la differenza si nota soprattutto nella visualizzazione delle scene più scure. Buono l’angolo di visuale, anche se i neri, a un certo punto, tendono un po’ al grigio, come d’altronde c’era da aspettarsi.
Dalle impostazioni è possibile selezionare tre profili colore – intenso, standard, automatico – ma quest’ultimo, scelta consigliata che dovrebbe regolarsi in base alle condizioni di luminosità della stanza, ogni tanto ha qualche defaillance. Come si sarà intuito, personalmente gli schermi così imponenti non sono nelle mie corde, ma devo ammettere che l’ho sfruttato per vedere qualche puntata di una serie tv con Amazon Prime e l’esperienza non mi è dispiaciuta; chiaramente, è una cosa che non faccio mai con gli smartphone più compatti.
PRESTAZIONI: VOCAZIONE GAMING
Al centro della piattaforma hardware fa bella mostra di sé il recente Qualcomm Snapdragon 732G, uno degli ultimi SoC annunciati. La G non sta per 5G, bensì per gaming, a indicare, insieme al refresh rate e al touch sampling elevati, come questo POCO X3 sia stato pensato con un occhio di riguardo per il mondo dei videogiochi, che infatti girano bene. Due invece le configurazioni di memoria disponibili: entrambe hanno 6 GB di RAM LPDDR4x, ma una ha 64 GB e l’altra 128 GB di archiviazione (UFS 2.1).
Le prestazioni sono soddisfacenti considerato l’hardware, e le temperature rimangono quasi sempre sotto controllo; scalda solo in alcuni momenti di stress, ma appena chiusa l’applicazione particolarmente pesante tutto ritorna nella norma. Qualche problema, a dire il vero, l’ho riscontrato con Maps, ma solo quando ci sono tante altre app aperte in background: un paio di volte, abbandonata nella navigazione, ho dovuto accostare con l’automobile, chiudere tutte le app non necessarie e riavviare quella di Maps.
Un inconveniente che ho risolto semplicemente ricordandomi di chiudere tutto il superfluo prima di partire. Il dispositivo monta la nota MIUI 12 basata su Android 10, che gira in maniera soddisfacente e ha anche tre anni di aggiornamenti garantiti.
Non manca nulla anche lato connettività: il carrellino può contenere due nano sim o una nano SIM e una scheda microSD che permette di espandere la memoria fino a 256 GB; poi sono presenti Bluetooth 5.0, WiFi 5 dual band e, ultimo ma non per importanza, l’NFC, un elemento notevole su un dispositivo così economico, con tutte le possibilità annesse in termini di pagamenti contactless e via dicendo.
Ottima anche la vibrazione: il motore aptico fornisce 150 feedback e vibrazioni differenti, e devo dire che sono ben calibrate. Dunque, al netto di qualche bug sporadico e si spera facilmente risolvibile con un aggiornamento software, come la rotazione dello schermo che ogni tanto si impappina e qualche piccolo rallentamento ogni tanto, sicuramente è il massimo che si può trovare sul mercato a questo prezzo.
SCHEDA TECNICA
- Display:
- 6,67″ LCD DotDisplay, FHD+ (2400×1080 pixel), formato 20:9, 395ppi
- 120Hz refresh rate, 240Hz touch sampling rate
- Luminosità 450 nit (typ) / 380 (min), contrasto 1.500:1 (typ)
- Copertura spazio colore: NTSC 84% (typ), DCI-P3 87,4%
- Supporto HDR10 e Netflix HD
- Supporto modalità lettura 2.0
- Vetro Gorilla Glass 5
- SoC Snapdragon 732G, 8nm
- CPU octa-core Kyro 470m, sino a 2,3GHz
- GPU Adreno 618 con Elite Gaming
- Memoria:
- RAM 6GB LPDDR4x
- 64/128GB di storage UFS 2.1, espandibili sino a 256GB
- Fotocamera:
- Posteriore quadrupla:
- Principale con sensore da 64MP (Sony IMX682) da 1/1,73″, ottica con apertura f/1.89, lenti 6P, 1,6µm 4-in-1 Super Pixel
- 13MP (dimensioni dei pixel da 1µm), ottica ultra grandangolare, angolo di visione di 119°, apertura f/2.2
- 2MP (dimensioni dei pixel da 1,75 µm), ottica macro, apertura f/2.4, distanza minima messa a fuoco 4cm
- 2MP (dimensioni dei pixel da 1,75 µm), rilevamento profondità di campo, apertura f/2.4
- Registrazione video sino a 4K a 30fps
- Anteriore da 20MP integrata nel display, ottica con apertura f/2.2, pixel da 1,6 µm 4-in-1 Super Pixel
- Posteriore quadrupla:
- Connettività: Bluetooth 5.1, Dual SIM dual standby, WiFi 5; bande: GSM B2/3/5/8, WCDMA B1/2/4/5/8, LTE FDD: B1/2/3/5/7/8/20/28, LTE TDD: B38/40/41 (120MHz), USB Type-C
- Audio: doppio altoparlante stereo
- Batteria: 5.160 mAh, supporto ricarica rapida 33W
- Dimensioni: 165,3 x 76,8 x 9,4mm
- Peso: 215 grammi
- Sistema operativo: MIUI 12 for POCO, Android 10
- Colorazioni: Shadow Gray, Cobalt Blue
- Altro: sistema di dissipazione LiquidCool Technology 1.0 Plus, tubi in rame e grafie multi strato, trasmettitore IR, NFC, sensore di impronte laterale, resistente agli schizzi IP53
AUTONOMIA SOPRA LA MEDIA
Il capitolo autonomia merita senz’altro una menzione d’onore: la batteria da 5160 mAh garantisce di arrivare comodamente fino a sera, e oltre. Personalmente, con un uso mediamente intenso (soprattutto per oltre un’ora di navigazione su maps, e poi internet, social, mail, streaming video e musicale) sono arrivata a fine giornata con il 20%-30% di carica residua.
Insomma, notevole: con un utilizzo intenso si arriva comunque alla fine della giornata, mentre con una modalità più light, magari abbassando il refresh rate a 60 Hz, si possono fare anche due giorni senza vedere presa elettrica. Inoltre, il POCO X3 arriva con supporto alla ricarica rapida a 33W (anche se il caricatore non ha la USB type C) quindi sotto questo aspetto non ha davvero nulla da invidiare ai colleghi più patinati: per la ricarica completa ci vuole meno di un’ora.
PREZZO E DISPONIBILITÀ
Come anticipato, POCO X3 NFC fa del prezzo uno dei suoi punti di forza: le cifre ufficiali, già di per sé contenute, vengono ulteriormente ridotte grazie alle offerte early bird price e flash sale valide per un periodo di tempo limitato.
Da oggi fino al 30 settembre la versione con 6GB di RAM e 64 GB di archiviazione sarà disponibile a 199 euro invece che 229 euro, mentre quella con 6 GB di RAM e 128 GB di archiviazione a 249 euro invece che 269 euro, il tutto su mi.com e Amazon.
CONCLUSIONI
Quindi, concludendo, questo POCO X3 punta alle cose importanti, dallo schermo alla batteria, dalla ricarica rapida alle fotocamere, senza dimenticare le chicche come sensori infrarossi, NFC, presenza del LED di notifica e pure la protezione contro gli schizzi certificata IP53.
Non gli manca nulla: l’unico limite, se vogliamo, è il peso non indifferente, ma con questa dotazione e, soprattutto, il prezzo di vendita, si può dire che non abbia molti rivali in questa fascia.
PRO E CONTRO
VOTO 8,6
VIDEO
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(aggiornamento del 18 settembre 2020, ore 21:08)