Qualche settimana fa mi ero prodigato in un lungo approfondimento sul perché vorrei aver uno smartphone piccolo, lo trovate qui (LINK ARTICOLO), nel quale mi lamentavo del fatto che tra i top di gamma Android i device compatti si contassero sulle dita di una mano e che in ogni caso tutti avessero compromessi importanti a cui dover sottostare.
E’ per questo che dopo aver provato alcuni giorni il Sony Xperia 5 II la mia passione per questi oggetti si è riaccesa improvvisamente e con lei anche la voglia di riscoprire una Sony che finalmente fa vedere quel che sa fare.
Sony Xperia 5 II è un vero top di gamma delle dimensioni compatte in cui i sacrifici non sono richiesti, autonomia convincente, qualità costruttiva eccellente e uno dopo l’altro numeri ineccepibili snocciolati sulla scheda tecnica.
E’ perfetto? ovviamente no, c’è qualche sbavatura, ma si tratta più che altro di scelte “originali” di Sony per la parte fotografica e di alcune pecche veniali per la dotazione hardware. Aspetti su cui si può tranquillamente chiudere un occhio vista l’esperienza d’uso globale che riesce a mettere in campo questo prodotto.
INDICE
DESIGN: ELEGANTE E COMPATTO
Sony Xperia 5 II prima di tutto è uno smartphone compatto, bisogna tenere conto di questo aspetto per comprendere fino in fondo il suo valore. Le sue caratteristiche non sono infatti un’esclusiva, e anzi condivide grossomodo le stesse specifiche della maggior parte dei top di gamma, con la differenza però che questo è maneggevole e pratico.
Le dimensioni, unite ad una scheda tecnica senza rinunce fanno di questo smartphone un unicum nel panorama Android.
158 x 68 x 8 mm per 163 grammi, non è “piccolo” in assoluto ma è molto stretto e leggero. Non pesa in tasca, non ingombra e offre comunque un display da 6,1 pollici di diagonale grazie al formato allungato di 21:9.
Purtroppo è davvero molto scivoloso, quasi come se i bordi in alluminio avessero ricevuto un trattamento oleofobico, lasciatemi dire che è incredibile che solo Apple abbia capito come gestire il frame metallico per evitare che lo smartphone diventi una saponetta.
Scivolosità a parte oltre al bordo in alluminio troviamo due facce in vetro Gorilla Glass 6, particolarmente resistente alle cadute, non manca la resistenza ad acqua e polvere con certificazione IP68.
Voglio però soffermarmi un attimo sul design perché Xperia 5 II è uno dei pochissimi smartphone capace di distinguersi dalla massa. Sono sempre tutti più o meno simili, lui invece può piacere o meno, ma è diverso.
Sony segue la linea di design squadrato che risale ai tempi del primo Xperia Z, non mette un notch, non mette quadratoni nel gruppo ottico posteriore, non mette bordi curvi. Il risultato è uno smartphone che personalmente trovo estremamente elegante e raffinato.
SCHEDA TECNICA
Altra peculiarità di Sony Xperia 5 II è la sua scheda tecnica con pochissime sbavature e anzi, persino qualche sorpresa.
- Display: OLED da 6,1″ FullHD+, 21:9, pannello OLED, refresh rate 120Hz, touch sampling rate a 240Hz, HDR
- SoC: Snapdragon 865 octa-core
- Memoria:
- 8GB di RAM LPDDR5
- 128 GB di storage espandibili UFS 3.0
- Fotocamera
- posteriore tripla:
- 12MP 24mm (1/1.7″), ottica con apertura f/1.7, 24mm, angolo di visione di 82 gradi
- 12MP 16mm, ottica ultra grandangolare con apertura f/2.2, angolo di visione di 124 gradi
- 12MP 70mm, ottica tele con apertura f/2.4
- registrazione video in 4K HDR fino a 120fps
- stabilizzazione ottica ed elettronica per i video
- frontale:
- posteriore tripla:
- Connettività: 5G sub-6GHz
- Audio: jack 3,5 mm, speaker stereo, DSEE Ultimate, Dolby Atmos, 360 Reality
- Altro: Dualshock 4, certificazione IP65/68, lettore impronte laterale
- Batteria: 4.000 mAh, supporto per la ricarica rapida a 18W
- Porte: USB-C, jack cuffie da 3,5mm
- Dimensioni e peso: 158 x 68 x 8 mm // 163g
- Colori: nero, grigio, blue
- IP68
Arriviamo subito al punto, cosa manca? La ricarica wireless, lo Snapdragon 865+, una ricarica ultra rapida.
Sono mancanze rispetto ad altri top di gamma usciti in questo periodo, è oggettivo. Che poi queste lacune abbiano un reale impatto nell’utilizzo di tutti i giorni invece è un altro discorso.
- Ricarica wireless: questa è un peccato, molto probabilmente è stata una scelta di compromesso dovuta alle dimensioni onde evitare di creare uno smartphone più spesso di 8 mm o di sacrificare troppo la batteria, forse meglio così ma è inevitabilmente un neo.
- Snapdragon 865+: non ne faccio un dramma, è davvero impossibile rendersi conto della differenza con l’865 nell’uso quotidiano.
- Ricarica ultra rapida: scelta precisa di Sony, condivisibile. Fermo restando che comunque Xperia 5 II supporta la ricarica a 21 Watt (il caricabatterie in confezione è da 18 Watt) che è comunque una ricarica veloce, Sony punta sulla durevolezza nel tempo del modulo da 4000 mAh preferendo dotare il suo smartphone di una serie di algoritmi che ottimizzano la ricarica notturna e che preservano l’efficienza della batteria.
In tutto il resto Sony ha fatto benissimo i compiti, la sorpresa è la presenza della porta jack audio da 3,5 mm, non manca lo spazio anche per due potenti speaker stereo di una fotocamera con ingrandimento ottico 3x e di un sistema di raffreddamento in grafite, il tutto con una batteria notevole.
Le prestazioni sono chiaramente eccellenti, non ci sono mai rallentamenti e surriscaldamenti, smartphone sempre pronto e scattante, proprio quello che ci si aspetta da un top. Tutto ciò si conferma anche con l’opzione 120 Hz del display attivata, frequenza evidentemente digerita senza difficoltà dalla Adreno 650.
Merita una menzione il comparto gaming che è avvalorato dall’app dedicata alla gestione dei titoli, con la quale è possibile sfruttare una serie di funzionalità aggiuntive. La vibrazione dinamica è supportata in alcuni giochi, la registrazione dello schermo ma soprattutto sampling rate a 240 Hz e 240 Hz di aggiornamento schermo simulati (120 Hz + motion blur reduction).
I 240 Hz si possono attivare solo nei giochi, si tratta infatti di un algoritmo che inserisce un frame nero per ogni frame a 120 fps, una tecnologia mutuata dal mondo delle TV Sony Bravia. I 120 Hz del display invece possono essere attivati di default in tutto il sistema.
Non ho molto da dirvi invece sulla parte telefonica e di connettività, tutto funziona come dovrebbe. Nella norma la ricezione del segnale (SAR corpo 0,95 W/Kg- SAR testa 1,03 W/Kg), c’è addirittura il WiFi 6, nessun intoppo con Android Auto e con il GPS.
Ricordo che la memoria è espandibile ma lo slot è condiviso con la seconda SIM. Sony Xperia 5 II uno smartphone 5G con supporto alle sub 6 Ghz, niente mmWave. Ormai è uno standard il supporto azzoppato per la rete 5G azzoppata con cui facciamo i conti e che fatica davvero a decollare.
DISPLAY E MULTIMEDIA: CHE QUALITA’
Si è giustamente abbandonato l’estremo display 4K di Sony Xperia 1 II per adottare un più “intelligente” display FullHD+ OLED HDR su spazio colore BT.2020. In realtà si tratta di un pannello tutto fuorché banale, dotato di refresh rate a 120 Hz, grande luminosità e una calibrazione dei colori quasi perfetta (100% DCI-P3).
La modalità creazione è quella che riesce a esprimere la miglior calibrazione ed è pensata per la revisione dei contenuti multimediali realizzati con le fotocamere e videocamere professionali Sony con colori il più possibile fedeli alla realtà. Volendo però si può optare per una visualizzazione più accattivante con i classici colori particolarmente accesi e l’utente in ogni caso può scegliere di agire su diversi parametri per una calibrazione personalizzata.
Numeri a parte, che tolti utilizzi specifici forse non sono così importanti, Xperia 5 II è uno smartphone con una multimedialità eccellente, merito di questo display così brillante e di un comparto audio forte di due speaker stereo potenti e con una discreta presenza di bassi.
Non meno interessante la sfera dedicata all’ascolto dell’audio, c’è infatti la porta jack audio da 3,5 mm, senza un DAC dedicato ma con supporto ai file audio ad alta risoluzione e Dolby Atmos. Presente la tecnologia Sony DSEE Ultimate che tramite upscaling aggiunge informazioni ai file audio lossy per simulare file ad alta risoluzione. Non manca anche il codec LDAC per il Bluetooth così come aptx HD per la trasmissione wireless a 24bit. Infine è supportata la tecnologia 360 Reality Audio con decodifica hardware compatibile con Tidal. Difficile trovare smartphone così completi e per altro con memoria espandibile, spesso utilizzata per conservare file ad alta risoluzione dagli audiofili).
SOFTWARE e UX
Sony ha un approccio piuttosto semplice ad Android ormai da diversi anni, software per lo più stock con qualche leggera aggiunta.
Complessivamente Sony Xperia 5 II offre quindi un’esperienza d’uso piuttosto snella e piacevole, anche se cominciano a farsi sentire alcune mancanze per un prodotto così evoluto. Per esempio non c’è una modalità desktop dedicata che possa sfruttare l’uscita video della Type-C, non è possibile programmare la modalità scura, clonare app, utilizzare uno spazio privato per alcune app.
Ritroviamo alcune funzioni tipiche di Sony come la vibrazione dinamica, le funzioni del tasto laterale virtuale e pochissime gesture. La personalizzazione è quasi assente, per esempio non è possibile invertire la posizione dei tasti back e recenti nel caso non si faccia uso di gesture. Non è un dramma ma ormai tutti i costruttori cercano di dare qualcosa in più a disposizione dell’utente.
Due parole ulteriori sull’usabilità, in particolare parliamo del lettore di impronte digitali e degli altri tasti, posizionati tutti sul lato destro dello smartphone.
Per un mancino non è così comodo raggiungere il lettore di impronte, perfetto invece per un destrorso. Il lettore è incastonato nel tasto di accensione, basterà appoggiare il pollice per un riconoscimento istantaneo. Ci sono però un paio di problemini che voglio segnalarvi: il primo è che non si può premere il tasto e far riconoscere l’impronta nello stesso momento, cosa che invece verrebbe naturale per risvegliare il telefono dallo standby, l’altro aspetto critico è la continua attivazione del sensore mentre si tiene il telefono in mano appoggiando i polpastrelli o il palmo della mano sul lettore, con il risultato di dover spesso sbloccare con codice a causa del raggiunto limite di tentativi con il lettore, che scocciatura!
Difetto storico per alcuni smartphone Sony è la troppa sensibilità del sensore di prossimità, problematica che puntualmente è presente anche su questo Xperia 5 II. Cosa significa? In chiamata spostando leggermente l’orecchio si attiverà lo schermo, nell’ascolto di note vocali all’orecchio vi capiterà che la nota passi inaspettatamente agli altoparlanti perché avete appena mosso lo smartphone, infine portando lo smartphone in tasca o in borsa il display proverà ad accendersi di continuo ad ogni piccolo movimento, questo perché la modalità tasca si disattiva a causa di un segnale errato portato dal sensore. Basterebbe così poco per sistemare questa grana! Sony ci sei?
Su Xperia 5 II è presente un tasto ulteriore per il richiamo di Google Assistant, purtroppo non è personalizzabile nella funzionalità. Confermato anche il tasto per lo scatto delle foto a doppia corsa, questa volta invece personalizzabile per l’attivazione della fotocamera standard o della fotocamera “pro”.
AUTONOMIA E RICARICA
La batteria di Sony Xperia 5 II è da 4000 mAh, un dato notevole considerando le dimensioni globali dello smartphone. Ancor più sorprendente è però l’autonomia che ne risulta.
Con il display impostato a 60 Hz si coprono circa 6 ore e mezza di display attivo per una giornata e mezza di utilizzo medio, nessun problema a concludere anche le giornate più impegnative magari all’aperto e con connettività dati attiva 5G/4G.
Sfruttando i 120 Hz l’autonomia scende ma non in modo drammatico, sono riuscito senza problemi a chiudere la giornata ma senza lunghi periodi dedicati al gaming. Chiaramente con i 240 Hz e gioco il consumo è decisamente elevato ma è più che comprensibile.
Interessante il sistema di ricarica conservativo. Sony ha predisposto alcune possibilità per aumentare la vita e l’efficienza della batteria nel tempo: si può bloccare la ricarica oltre l’80 o 90%, si può programmare la velocità di ricarica in modo dinamico in modo che gli ultimi punti percentuali vengano raggiunti solo in prossimità del momento in cui si scollegherà il telefono, tutto ciò è personalizzabile oppure automatico grazie all’AI che impara dalle nostre abitudini.
In altre parole l’azienda ha studiato un meccanismo ottimale per la ricarica notturna ed ha equipaggiato il telefono per riuscire a rimanere attivo tutta la giornata. In linea teorica è perfetto, in pratica potrebbe capitarvi di sentire la mancanza di una “fiammata” di pochi minuti ma è un sacrificio più che accettabile a fronte di uno smartphone sempre stabile sulle performance di autonomia anche a distanza di anni.
COMPARTO FOTOGRAFICO
Posteriormente 3 fotocamere da 12 MP in configurazione standard+tele+grandangolo. Non ci sono cambiamenti perciò rispetto al fratello maggiore Xperia 1 II, nonostante in effetti qualche novità software sia stata introdotta.
In particolare il sensore principale è abbinato ad un obiettivo F/1.7 da 24 mm equivalenti con OIS, stabilizzazione ottica anche per il teleobiettivo da 70 mm equivalenti con ingrandimento ottico 3X e apertura F/2.4, infine ultrawide con apertura F/2., AF e FOV di 124 gradi. Frontalmente invece una singola fotocamera da 8 MP.
Sony ha un approccio molto particolare al software fotografico dividendo completamente l’app standard, totalmente automatica e in alcuni aspetti limitata, dai programmi “Photo Pro” e “Cinema Pro” che invece consentono controlli estensivi di tutti i parametri di scatto e registrazione clip.
Con l’app fotografica standard le foto vengono benissimo in tutte le situazioni, la messa a fuco è fulminea e sfrutta la rilevazione automatica del volto del soggetto con focus sull’occhio, non sbaglia un colpo ed è possibile realizzare raffiche a 20 fps per “fermare” azioni di movimento.
C’è un’ottima uniformità di colori e dettaglio tra i tre obiettivi, accurati i colori e buona anche la gestione di HDR e modalità notturna che vengono attivati all’occorrenza in modo totalmente automatico. Non avevo a disposizione un Xperia 1 II per un confronto diretto ma la mia impressione è che siano migliorate tanto le foto con poca luce e in notturna. Le immagini sono quindi a livello degli altri principali top di gamma, a volte addirittura meglio se pensiamo allo zoom ottico nei confronti della linea Galaxy S20.
Facendo uso dell’app base in video è possibile arrivare fino al 4K a 30 fps con e senza HDR e in slomo FullHD a 120 fps, sparita la possibilità di registrazione a 960 fps. I video sono ottimi, sfruttano la stabilizzazione ottica e digitale fino al 4K, catturato bene anche l’audio se non attivate la riduzione del disturbo del vento che è un po’ troppo aggressiva.
Non mi è piaciuto il fatto che non si possa passare da una fotocamera all’altra una volta attivata la registrazione nonostante sia possibile appunto registrare con tutti e tre i sensori. Scelta inspiegabile.
All’applicazione fotografica di base si affiancano altre due app “Pro” nelle quali ritroviamo alcune possibilità degne di nota non presenti all’interno dell’applicazione standard.
- Photo Pro: consente di controllare tutto, HDR on/off (anche se solo all’interno di un sottomenù), velocità dello scatto burst, ISO, tempi, WB, AF/MF, misurazione dell’esposizione, registrazione in RAW (DNG), on/off del focus tracking sull’occhio, bilanciamento dell’esposizione. I vari setting sono organizzati in “posizioni” proprio come sulle fotocamere: auto, M (totalmente manuale), P (controllo della compensazione esposizione), A (controllo ISO dato che il diaframma è fisso), S (controllo dei tempi). Ridondante la posizione M ed S, tra le due cambia solo il blocco ISO dato che non c’è possibilità di controllare il diaframma.
E’ stata poi aggiunta una posizone MR molto comoda perché conserva i settings personalizzati dell’utente.
- Cinema Pro: qui possiamo controllare il profilo colore scegliendo tra diversi standard anche flat, tempi, fuoco, stabilizzazione. L’app funziona a progetto, questo significa che ogni volta che vorremo cambiare alcuni parametri come la risoluzione sarà necessario creare un nuovo progetto per poter registrare le clip. Qui i video sono realizzati in HLG per impostazione fissa e non è possibile attivare un controllo dinamico e automatico dei tempi, che vanno quindi impostati prima della registrazione.
Incredibile ma vero, solo all’interno dell’app Cinema Pro possiamo impostare la produzione di video in 4K a 120 fps!
CRITICA DOVEROSA
Metto le mani avanti perché conosco bene i fan Sony, non prendetevela ma questa gestione delle possibilità per foto e video divisa tra app è incomprensibile a mio modo di vedere.
Va bene lasciare due app con controlli manuali ma perché bloccare una delle funzionalità migliori del telefono come il 4K a 120 fps? o la gestione manuale dell’HDR e del focus sull’occhio. Che senso ha? misteri giapponesi.
In questo modo ci ritroviamo con un’app standard che funziona bene ma nella quale non possiamo regolare quasi nulla a nostro piacimento e due app professionali fin esagerate e complicatissime che probabilmente userete pochissimo.
CONCLUSIONE
Sony Xperia 5 II costa 899 Euro di listino, con il preordine fino al 30 novembre vi regalano anche le Sony WF-1000XM3 (valore commerciale 250 Euro), un prezzo chiaramente alto ma parecchio inferiore ad altre proposte equivalenti uscite nel 2020 e allineato a ciò che ha da offrire.
Un prodotto che mi è piaciuto da cima a fondo, nonostante le sbavature evitabili come quella sul sensore di prossimità o le scelte discutibili per la gestione delle app fotografiche rimane uno smartphone eccellente per la completezza hardware abbinata ad un design distinguibile e compatto. Bel lavoro!
VIDEO
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