Uscendo dal corpo del dispositivo consente di scattare fotografie migliori.
Anche se li chiamiamo “telefoni”, gli smartphone sono certamente molto più di questo e, fin dalla loro apparizione, hanno ambito a sostituire le fotocamere amatoriali.
Dover restare all’interno dei limiti fisici del corpo dello smartphone ha sempre però penalizzato un po’ le possibilità e la flessibilità delle fotocamere integrate nei telefonini, mentre le macchine fotografiche digitali hanno sempre goduto almeno del vantaggio degli obiettivi a scomparsa.
Ora Xiaomi, in occasione della Mi Developer Conference 2020, ha mostrato un prototipo di smartphone dotato di obiettivo che “fuoriesce” dalla scocca, consentendo in tal modo la gestione di più lunghezze focali e il supporto a una maggiore apertura rispetto a una fotocamera per smartphone tradizionale.
Secondo quanto dichiarato da Xiaomi, che per il resto è stata piuttosto avara di dettagli su questa tecnologia e sugli effettivi guadagni che comporta, la soluzione scelta consente di aumentare la luce catturata dall’obiettivo del 300 per cento.
Inoltre, il prototipo introduce un nuovo sistema di stabilizzazione dell’immagine che, unito agli altri passi in avanti, consente di ottenere foto meno sfocate e un miglioramento del 20% nella definizione dell’immagine, anche nel caso di fotografie notturne.
D’altro canto, tutto ciò comporta un dispositivo un po’ più spesso della media e l’introduzione di tutta una serie di parti in movimento che, in quanto tali, sono soggetto alla possibilità di rompersi.
Per il momento Xiaomi non ha annunciato quando abbia intenzione di lanciare sul mercato la tecnologia appena svelata.
Qui sotto, un breve video di presentazione.
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