Anche i capelli hanno ‘fiuto’ e lo sfruttano per crescere più in fretta: almeno questo è quanto accade quando ‘annusano’ l’aroma del legno di sandalo. Lo dimostra un esperimento condotto su bulbi piliferi coltivati in laboratorio, nei quali è stato scoperto il recettore olfattivo OR2AT4: già noto per la sua presenza tra le cellule della pelle, su cui esercita un effetto stimolante, potrebbe presto diventare il bersaglio di nuove terapie contro la calvizie. A indicarlo è lo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications da un gruppo internazionale di ricerca operativo tra Stati Uniti, Gran Bretagna e Germania presso le università di Miami, Manchester e Munster.
Esaminando campioni di cuoio capelluto coltivati in provetta, i ricercatori guidati dal dermatologo Ralf Paus hanno scoperto che nell’epitelio del follicolo pilifero (in particolare nella guaina esterna della radice) è presente il recettore olfattivo OR2AT4: pochi anni fa era stato ritrovato anche nella pelle, dove stimola la crescita delle cellule chiamate cheratinociti. Per verificare il suo ruolo nel bulbo pilifero, i ricercatori hanno provato ad attivarlo usando una molecola odorosa sintetica che riproduce l’aroma del legno di sandalo: hanno così osservato che il recettore stimola la crescita del capello, riducendo la morte dei cheratinociti nel follicolo e aumentando la produzione del fattore di crescita IGF-1 nella guaina esterna della radice.