Il Sole è tra i protagonisti del cielo in questi giorni di metà dicembre, con l’eclissi totale di lunedì 14, non visibile dall’Italia ma dall’oceano Pacifico meridionale, da Cile e Argentina fino all’ Atlantico meridionale. Dal 13 dicembre, giorno in cui lo sciame delle stelle cadenti d’inverno raggiunge il picco, la nostra stella comincia a tramontare prima.
Contrariamente a quanto si pensi comunemente, il 13 dicembre non è il giorno più corto dell’anno, ma quello in cui le giornate cominciano ad accorciarsi progressivamente per toccare il record del giorno più breve il 21 dicembre, nello stesso giorno del solstizio che segna l’inizio dell’inverno.
“Lunedì 14 il disco nero del Sole attraverserà il Cile e l’Argentina, la totalità avrà una durata massima di 2 minuti e 10 secondi, quando in Italia saranno le 17:14”, spiega all’ANSA, l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual telescope project.
La riga arancione indica la zona dalla quale è visibile l’eclissi del 14 dicembre 2020 (fonte: NASA)
“Sarà un’eclissi particolare, che registrerà probabilmente un’affluenza minima senza precedenti nei luoghi interessati, a causa della pandemia di Covid-19”, aggiunge. La Luna coprirà completamente la nostra stella, proiettando un cono d’ombra sulla Terra e permettendo così di osservare la parte più esterna dell’atmosfera del Sole, la corona.
Per quanto riguarda la durata delle ore di luce, “per le prime due settimane di dicembre – spiega l’Unione Astrofili Italiani (Uai) – l’orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16:40 e le 16:41. Il giorno più breve dell’anno, però, coinciderà con il solstizio d’inverno. Il 21, infatti, il Sole tramonterà un po’ più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16:44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, alle 7:37 contro le 7:32 del 13 dicembre. Quindi il 21 dicembre il Sole resterà sopra l’orizzonte circa due minuti in meno rispetto al 13 dicembre”.