Gli scienziati del MIT hanno messo a punto un “biocerotto” rivoluzionario che può essere inserito all’interno del corpo umano con procedure di chirurgia mininvasiva robotizzata.
Il cerotto (guarda il video qui sopra) potrà essere impiegato da un chirurgo robot per suturare le lacerazioni interne dei tessuti in maniera molto più sicura ed efficiente di quello che è possibile fare oggi.
Cerotto 2.0 Questo tipo di cerotto non è infatti una novità assoluta, ma l’impiego delle versioni attualmente disponibili non è completamente esente da controindicazioni: questi ultimi, infatti, non sono adatti per suture che richiedano una particolare resistenza oppure, in certe condizioni, possono favorire infezioni e la formazione di tessuto cicatriziale in quantità eccessiva.
Il nuovo cerotto del MIT è formato da 3 differenti strati di materiale: un adesivo a base di idrogel, un rivestimento di silicone, che impedisce al cerotto stesso di “incollarsi” nel posto sbagliato, e una guaina sintetica che lo protegge dalle infezioni batteriche.
Il risultato è un cerotto più affidabile e sicuro, che non si infetta e che non perde la capacità adesiva nemmeno dopo essere stato immerso in un liquido per lungo tempo.
Robot indispensabile. Il processo di applicazione di questo cerotto è relativamente semplice: viene avvolto attorno al braccio di un robot chirurgo che lo sposta all’interno del organismo fino al punto di applicazione.
Per dispiegarlo e metterlo nella corretta posizione si utilizza un minuscolo palloncino che, gonfiandosi, lo fa aderire ai tessuti da sigillare.
Prima di poter commercializzare ed impiegare questo cerotto serviranno altri approfondimenti e studi: l’obiettivo dei ricercatori è ora quello di riuscire a collaborare con le case produttrici robot-chirurghi per mettere a punto modelli di cerotto che siano in grado di adattarsi ai vari strumenti utilizzati da queste macchine.