Un anno e mezzo fa provavo il Lenovo Yoga C940, probabilmente uno dei migliori notebook convertibili passati dalle mie mani negli ultimi anni e sicuramente un prodotto premium ed estremamente solido sia dal punto di vista delle prestazioni che per quanto riguarda l’accezione più materiale del termine. A 12 mesi di distanza Lenovo ha cambiato la nomenclatura che definisce questa famiglia di prodotti ma ha mantenuto intatti i canoni stilistici e conservato buona parte dei punti di forza. Ecco quindi da dove nasce lo Yoga 9i che sto utilizzando da qualche giorno e del quale vi parlerò nelle prossime righe.
SOMMARIO
SOLIDO E SOBRIO
Come detto poco fa questo Lenovo Yoga 9i è il diretto successore del C940, dal quale eredita e mantiene diverse caratteristiche fisiche ed estetiche. La scocca è realizzata interamente in lega di alluminio, con dei pannelli anche abbastanza spessi che conferiscono grande solidità alla soluzione. Non ci sono scricchiolii o cedimenti di nessun tipo e si ha sempre la sensazione di avere tra le mani un prodotto di grandissima qualità. Il peso non è tra i più bassi della categoria, parliamo di 1,35 Kg, mentre lo spessore passa da 15,3 a 16,4 mm, misure che, pur senza eccellere, fanno di questo Yoga 9i un portatile comunque facilmente trasportabile e poco ingombrante.
Le linee sono molto pulite e la sobrietà è accentuata dalla colorazione nera opaca, mentre un tocco estroso di eleganza è dato dal rivestimento del pannello del display che è realizzato in simil-pelle. Un’altro tratto caratteristico è sicuramente la cerniera che corre lungo tutto la scocca e integra gli speaker come in una sorta di soundbar; questo espediente permette agli altoparlanti di ruotare insieme al display e all’utente di avere il suono praticamente sempre frontale. L’audio è certificato Dolby Atmos e ed è caratterizzato da un buon volume e da una qualità discreta.
Il vero fiore all’occhiello di questa soluzione è però senza dubbio la tastiera, probabilmente una delle migliori che possiate trovare oggi a bordo di un noteboook, se non la migliore in assoluto. I tasti sono delle giuste dimensioni e la spaziatura è perfetta, così come la forza necessaria per l’attivazione. Vi basteranno pochissimi istanti per familiarizzare con questo layout, al punto che vi sembrerà di non aver mai digitato con altre tastiere al di fuori di questa.
Meno buono, invece, il giudizio sul tocuhpad. Dimensioni, scorrevolezza e precisione sono buone e si riescono a sfruttare anche le gesture di sistema senza alcun problema. Quello che non mi ha assolutamente convinto è il click, di tipo elettroattuato e a mio modo di vedere poco netto e non sempre preciso come avrei voluto. Oltre a questo i contorni del touchpad non sono ben definiti ed è necessaria qualche ora di utilizzo per abituarsi completamente.
Alla destra del touchpad troviamo poi il lettore di impronte digitali per l’accesso sicuro a Windows, preciso e veloce ma anch’esso non semplicissimo da individuare. Nella parte alta del display abbiamo poi la webcam che offre un otturatore meccanico per proteggere la nostra privacy ma che non è affiancata dai sensori a infrarossi per il riconoscimento del volto. Peccato, da una soluzione così mi sarei aspettato anche questa alternativa.
Sufficiente la dotazione di porte che include due USB-C con supporto Thunderbolt e una USB tipo A, oltre ovviamente al jack audio combo per microfono e cuffie. Con un buon adattatore USB-C è possibile espandere a piacimento questo set di connessioni ma non sarebbe stato male avere a disposizione un lettore di schede di memoria, anche microSD, e una uscita video che non necessitasse di adattatori o di cavi appositi.
Al netto di queste piccole mancanze Yoga 9i resta un notebook decisamente piacevole da utilizzare e da portarsi appresso nelle giornate lavorative.
UN BUON IPS 4K
Il display che troviamo a bordo di questa soluzione è un IPS da 14 pollici di diagonale, con finitura lucida e risoluzione 4K (3840×2160 pixel). C’è il supporto al touch, come detto sopra, ed è possibile sfruttare la penna in dotazione per prendere appunti o semplicemente per a vere un controllo più preciso in modalità tablet o “tenda”. Il pannello utilizzato è di buona qualità e lo vediamo sin dalla prima accensione.
La luminosità massima è molto elevata; parliamo di oltre 500 cd/mq, un valore difficile da riscontrare a bordo di un notebook, anche quando parliamo di soluzioni premium come questa. Proprio grazie alla luminosità elevata e ai neri tutto sommato abbastanza profondi abbiamo poi un rapporto di contrasto che supera i 1900:1. Detto in altre parole non sarà un problema lavorare in ambienti interni, ma se vi dovesse capitare di utilizzarlo in esterna rimarrete comunque soddisfatti; attenti solo ai riflessi dovuti alla finitura lucida.
Lenovo dichiara lo spazio colore DCI P3 come riferimento per questo pannello ed effettivamente la nostra misurazione con colorimetro conferma questa voce della scheda tecnica. Il display offre una copertura quasi completa del Gamut di riferimento e anche una discreta precisione del bilanciamento del bianco. La scala di grigi mostra una leggera tendenza alle tonalità fredde solo in corrispondenza dei valori medi, mantenendo però un andamento complessivamente lineare.
A TUTTO TIGER LAKE
Veniamo quindi a scoprire cosa si nasconde sotto la scocca di questo Lenovo Yoga 9i che una volta aperto mostra una doppia heatpipe con raffreddamento affidato a due ventole che spingono l’aria verso la parte posteriore del notebook. Sempre da una rapida analisi degli interni possiamo poi notare la RAM saldata sulla scheda madre e l’SSD PCIe inserito in un classico slot M.2 che diventa così l’unico elemento aggiornabile della configurazione.
Il modello tra le nostre mani offre un processore Intel Core i7 di undicesima generazione, per la precisione un Core i7 1185G7 dotato di scheda grafica integrata Intel Iris Xe Graphics. Il chipset in questione offre 4 core e 8 thread con un teorico TDP massimo di 28W che, come vedremo tra poco, si spinge in realtà anche un pochino sopra per quanto riguarda il picco. Ad affiancare la CPU troviamo 16 GB di RAM a 4267 MHz e un SSD NVMe PCIe da 1 TB con velocità di lettura e scrittura sequenziali superiori ai 3000 Mbps. Ok, fin qui tutto bene, ma come si comporta questo hardware?
Specifiche tecniche Lenovo Yoga 9i
- CPU: Intel Core i7 1185G7 / 4 core 8 thread
- GPU: Intel Iris Xe Graphics
- RAM: LPDDR4X-4267MHz saldata
- Schermo: 14 pollici 16:9, 3840×2160 pixel, touch con supporto penna, IPS, DCI P3
- Archiviazione: WDC PC SN730, 1TB
- Porte: 1 USB 3.1 Gen 2 Type-A, 2 USB 3.1 Gen 2 Type-C con Thunderbolt, Jack audio combo, 1 Lettore impronte digitali
- Rete: Wi-Fi ax / Bluetooth 5.0
- Dimensioni: 21,09 cm x 31,84 cm x 1,53 – 1,64 cm / Peso: 1.35 kg / MIL-STD 810G
- Batteria: 60 Wh / Alimentatore: 65 watt / OS: Windows 10 Home
- Altro: Webcam: 720p / Altoparlanti 2x 2 W / Tastiera illuminata con LED bianchi / TPM 2.0
Lo stress test con CPU a pieno carico produce il grafico che vedete qui sopra. I core toccano una frequenza massima di circa 3,3 GHz che con il passare dei minuti cala leggermente fino ad assestarsi intorno ai 2.6 GHz. Un andamento che va ovviamente di pari passo con le temperature. Nel picco iniziale la CPU arriva a toccare i 98 gradi per poi calare a 80 alla fine del test, con una media di 85 gradi. Allo stesso modo variano anche i consumi, con un picco di 40W iniziale e una media di 25W alla fine del test. C’è quindi un pochino di throttling che non risulta comunque penalizzante. Anche nel momento di massimo carico il sistema resta infatti comunque reattivo.
Aggiungendo poi la GPU al nostro test notiamo come, ovviamente, le frequenze medie dei core si abbassino in maniera evidente fino a stabilizzarsi intorno agli 1,5 GHz. La temperatura sui core, dopo un picco iniziale sempre di 98 gradi, scende fino a circa 70, con una media alla fine del test di poco meno di 72 gradi. Il consumo totale a pieno carico è di 57W di picco e circa 40W di media.
Nonostante queste temperature così elevate dentro la scocca, in superficie non abbiamo mai un surriscaldamento evidente con un picco di 36/37 gradi sulla tastiera e 40-42 sul retro della scocca. Il sistema di raffreddamento a doppia ventola è quindi abbastanza efficace e anche sotto stress mantiene una rumorosità accettabile. A pieno carico le ventole si sentono ma non sono così fastidiose, il fruscio è costante senza diventare mai insopportabile.
La GPU integrata Intel Iris Xe Graphics è quello che definirei il giusto compromesso. Permette di accelerare in maniera evidente alcune operazioni che richiedono l’intervento dell’intelligenza artificiale rendendo più rapidi alcuni processi che, con le schede di precedente generazione non avremmo nemmeno pensato di poter affrontare. Non è ovviamente una soluzione per videogiocatori anche se, volendo, possiamo far girare qualche titolo non troppo impegnativo scendendo ad ovvi compromessi nel dettaglio e nella risoluzione. Non dovrei nemmeno specificarlo me è certo che le prestazioni non sono assolutamente paragonabili a quelle di una scheda grafica dedicata; diciamo però che se non si hanno grosse pretese questa Iris Xe basta e avanza.
Ovviamente tutti i test sono stati eseguiti impostando la modalità massime prestazioni all’interno dell’app Lenovo Vantage, un software proprietario che permette di modificare alcuni parametri legati al raffreddamento, alla modalità di ricarica e alla gestione della batteria.
AUTONOMIA DISCRETA
Giustamente chiudiamo la nostra analisi parlando di un’altro aspetto fondamentale per un notebook di questo genere, ovvero l’autonomia. All’interno di questo Yoga 9i troviamo un modulo da 60Wh che è sufficiente per garantire una autonomia discreta, specialmente considerando luminosità e risoluzione del display. Ovviamente, come sempre, tutte le prove sono state eseguite in modalità bilanciata e con volume e luminosità del pannello al 50%.
Con un utilizzo lavorativo standard, fatto di navigazione sotto rete WiFi, videoscrittura, gestione mail e un pochino di Photoschop, siamo riusciti ad arrivare a circa 7 ore di utilizzo. Queste stesse salgono arrivano a 8 se utilizziamo il notebook in modalità “tenda” per guardare film su Netflix utilizzando l’app di Windows. Se utilizzato al massimo delle sue possibilità, invece, Yoga 9i si spegne dopo circa un’ora e 40 minuti di utilizzo.
La ricarica avviene tramite USB-C con il caricatore in confezione che è in grado di erogare fino a 65W, una potenza sufficiente a caricare il notebook anche quando questo stesso sta lavorando a pieno carico. Per completare una ricarica, con il notebook in stand-by, occorrono circa 90 minuti. Grazie alla ricarica rapida, però, si possono ottenere fino a 4 ore di utilizzo con soli 30 minuti di ricarica.
CONSIDERAZIONI
Ed eccoci al momento di tirare le somme. Partiamo dal prezzo. Quanto costa questo Lenovo Yoga 9i? La configurazione a nostra disposizione è quella che in gergo definiremmo “maxata” e viene proposta ad un prezzo di listino di oltre 2.000 euro. Il modello base, con 8 GB di RAM, SSD da 256 GB e display FullHD, parte invece da poco più di 1500 euro. Sono cifre indubbiamente elevate ma allineate a quelle che sono le proposte della concorrenza. Se avessi la disponibilità economica necessaria probabilmente lo comprerei per via della sua solidità, dell’ottimo display e della tastiera praticamente perfetta.
Allo stesso modo è fuori dubbio che, rinunciando a qualcosa dal punto di vista estetico, dei materiali e della qualità generale, si possono trovare soluzioni in grado di offrire le stesse prestazioni e la stessa piacevolezza d’uso a prezzi anche molto inferiori. Qualche alternativa simile? Dell XPS 13 2in1 e HP Spectre X360 su tutti.
PRO E CONTRO
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