Wired ha calcolato quante persone under 60 avrebbero ricevuto il vaccino AstraZeneca se Aifa non ne avesse raccomandato l’uso di preferenza nei più anziani. E ora, nel caso peggiore, dobbiamo trovare dosi per coprire questo potenziale ammanco
A essere precisi sono 20.183.093. Si tratta delle persone tra i 18 e i 59 anni che avremmo vaccinato con AstraZeneca, la cui immunizzazione rischia di porre un problema ora che il ministero della Salute ha raccomandato l’uso preferenziale di Vaxzevria, così è stato ribattezzato il prodotto anglo-svedese, nelle persone con più di 60 anni.
Nel senso che, se tutti preferissero un altro vaccino, dovremmo trovare oltre 20 milioni di dosi, 40 se si trattasse di un prodotto che richiede anche un richiamo, come tutti quelli in uso finora. Parte di queste dosi, bene chiarirlo, potrebbero arrivare da vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna non usati per gli over 60. O da Johnson&Johnson, la cui somministrazione a singola dose dovrebbe iniziare dalla fine della prossima settimana.
Per arrivare a questa cifra, Wired è partita dal calcolare la percentuale di persone che hanno ricevuto finora la prima dose di AstraZeneca nella fascia di età compresa tra i 16 e i 59 anni. I dati utilizzati, scaricabili da qui, sono aggiornati al 7 aprile.
Sono state escluse dal calcolo le somministrazioni precedenti all’11 febbraio, quando è iniziata la somministrazione di massa di Vaxzevria e quelle effettuate tra il 16 ed il 18, quando Aifa le sospese in via cautelativa in attesa di un pronunciamento dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) sui rischi di particolari trombosi. Il risultato è che, tra i 16 e i 59 anni, il 66,8% delle somministrazioni ha riguardato il vaccino anglo-svedese (anche se il vaccino di AstraZeneca è consigliato sopra ai 18 anni, purtroppo i dati del ministero fanno pacchetto unico nella fascia 16-19).
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Ora, secondo Istat, al 1° gennaio 2020 gli italiani tra i 16 ed i 59 anni erano 33.589.284. Sottraendo a questa cifra gli under 60 già vaccinati si arriva a 30.268.586, ovvero gli italiani ancora da vaccinare nella fascia di età considerata. Se si mantenesse la percentuale del 66,68% di somministrazioni di Astra Zeneca vista finora, si arriverebbe ai 20.183.093 di persone da vaccinare con Vaxzevira.
Il che, ovviamente, richiederebbe 40.366.186 dosi di vaccino se si usassero Pfizer/BioNTech e Moderna, che richiedono due somministrazioni per essere efficaci. Meno se nel conto entrasse, come effettivamente sarà, anche Johnson & Johnson, la cui efficacia è garantita con un’unica iniezione. Ma insomma, sono queste le dimensioni delle conseguenze logistiche della decisione di Aifa di consigliare il vaccino AstraZeneca agli over 60.
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